27 Dicembre 2013

Stop al contenimento degli ungulati e degli indennizzi agli agricoltori: i tagli della Regione Marche significano anche questo

I tagli ai Parchi significano lo stop al contenimento degli ungulati previsto dalla legge e degli indennizzi agli agricoltori per i danni causati da fauna selvatica. Significano anche la chiusura dei CEA, dei Centri di educazione ambientale, cioè dell’ abbandono di politiche ambientali, fatto che segnerebbe un regresso nella salvaguardia del territorio in quanto il loro obiettivo è quello  di far conoscere meglio l’ambiente per poter agire al fine di proteggerlo.

Nei CEA ogni anno lavorano con 2000 classi di scuole marchigiane di ogni ordine e grado per un totale di 6000 bambini, ragazzi, giovani. Danni incalcolabili quindi, arrecherebbero questi tagli che la Regione Marche ha previsto in i Parchi, tagli che li costringerebbero a chiuderla i battenti  perché li metterebbe nell’ impossibilità di continuare ogni attività. Ricordiamo infatti che la scure dei tagli è già caduta ed ulteriori restrizioni rappresenterebbero fine certa. Se la Regione non rivedrà le proprie posizioni, i Parchi non saranno in grado, tra l’ altro, di liquidare i danni dalla fauna selvatica poiché non solo non ci saranno più i fondi correnti con i quali finanziare la spesa, ma non ci sarà anche il personale per fare i sopralluoghi e liquidare. Parimenti non si potranno più garantire i monitoraggi e i piani di gestione che sono per legge alla base dell’attività di selezione del cinghiale all’interno delle aree protette, ovvero fine dei selettori, fine dell’attività di trappolaggio da parte degli agricoltori e sicuro inasprimento dei danni all’agricoltura e dei contenziosi legali. Per non parlare delle ripercussioni di ordine sociale e di pubblica sicurezza in situazioni particolarmente antropizzate come quelle del Conero. Inoltre la Regione Marche con il taglio ai parchi incasserebbe una cifra pari a circa lo 0,036% del bilancio regionale e non solo destabilizza un delicato e faticoso rapporto tra abitanti delle aree protette, fauna selvatica e agricoltura, ma priva l’economia regionale della gestione di territori di eccellenza in cui si attua da anni un’economia ecosostenibile, ovvero quell’economia del futuro in cui la protezione dei valori naturalistici e paesaggistici unici che li caratterizzano passa attraverso le risorse umane in un’ottica di coinvolgimento sociale che parte dal settore primario ovvero dall’agricoltura nella consapevolezza che l’agricoltore sia il primo custode dell’ambiente e tassello importante per il turismo di qualità. Un esempio è il Parco del Conero che è riuscito in questi ultimi anni a portare gli agricoltori dell’Area Protetta a partecipare ai bandi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) per i finanziamenti alle filiere agroalimentari. Così è nata la filiera delle “Terre del Conero” per porre sulle tavole dei cittadini, dei ristoranti e delle scuole, prodotti di qualità a chilometro 0 nella convinzione che la qualità tuteli l’ambiente. Le “Terre del Conero” è una filiera agroalimentare di qualità certificata biologico o Qm marche che riunisce 60 aziende agricole e coinvolge  operatori turistici e commerciali, ristoratori, trasformatori alimentari ed enti locali: questa rete virtuosa, oltre a garantire la qualità dei prodotti e la loro provenienza locale e rafforzare il sistema di relazioni tra produttori e consumatori, assicura alle aziende agricole un’equa remunerazione del proprio lavoro e ne favorisce la permanenza sul territorio, contribuendo inoltre a promuovere un sistema di produzione biologica e a basso impatto ambientale, così da poter conservare la biodiversità e un’economia ecosostenibile. Nella convinzione che produttore e consumatore siano parte di una stessa realtà ecosostenibile, la filiera raccoglie sotto il marchio “Terre del Conero” prodotti locali di qualità, certificati o in corso di certificazione QM (Qualità garantita dalle Marche), Biologici, IGP e Doc/Docg: cereali e legumi, farine, pane speciale a lievitazione naturale, pasta, vino, olio extravergine di oliva, carne bovina, suina e ovina, salumi, miele, erbe aromatiche, ortaggi e frutta freschi e trasformati. Pertanto non c’è altra scelta che opporsi alla scelta miope di tagliare i finanziamenti alle aree protette in cui bisognerebbe invece investire, perché sinonimo di futuro possibile, come già succede al livello nazionale, europeo e in tutti i paesi sviluppati.

 

Archivio Giornale

Sommario

27 Dicembre 2013

Una PETIZIONE per salvare la vita ai Parchi delle Marche

Il Direttore Zannini e la Mobilità Dolce:Il traffico è un problema sanitario e incide gravemente sul bilancio di stato e regioni
Marco Zannini - Direttore Ente Parco del Conero

Il Vice Presidente Gilberto Stacchiotti all' indomani della cerimonia di consegna della CETS a Bruxelles
Gilberto Stacchiotti Vice Presidente Ente Parco del Conero

La CETS ai Parchi delle Marche, tutti certificati. La cerimonia al Parlamento Europeo di Bruxelles

La Green Economy Marche legata alla Natura ed ai Parchi, i numeri

La natura delle Marche. La Green Economy, quale contributo allo sviluppo regionale

Coldiretti- Terranostra Ancona: Parchi motore di sviluppo, NO ai tagli

Legambiente, ItaliaNostra, WWF: Salviamo i Parchi, i tagli sono un autogol della Regione. A rischio turismo, economia, ambiente

Il Parco ed il reinserimento sociale di due detenuti

Stop al contenimento degli ungulati e degli indennizzi agli agricoltori: i tagli della Regione Marche significano anche questo

I CEA e quindi l' educazione ambientale scompariranno, con i tagli della Regione Marche ai Parchi

‘Sciatteria istituzionale ed assenza di sensibilità politica’ Luigino Quarchioni di Legambiente, non fa sconti alla Regione e parte una petizione popolare contro i tagli

La scienza internazionale applaude i Parchi marchigiani per un progetto di rete sul lupo, mentre la Regione Marcheaccompagna le Aree Protte verso la chiusura

Un anno di attività con la LIPU di Ancona
Norma Babini - LIPU

Il CAI, 150 anni di storia - II puntata
Arnaldo Piacenza, Presidente CAI Ancona

Grazie all' Ente Parco, oltre 1 milione di euro di ricadute positive nel territorio del Conero
Ludovico Caravaggi - Resp. Ufficio Urbanistica Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 1 – Cosa c’è sotto il Conero?
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 2 - Il CamminAmare
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria del Parco del Conero
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Come finanziare le Aree Protette delle Marche
Mariano Guzzini

TAGLI AI PARCHI: Documento presentato alla Commissione Bilancio della Regione Marche, da Federparchi Marche e da Legambiente Marche

L' arte di Paolo Bolognini nello scatto delle Due Sorelle, pubblicato nel sito della NASA

I ‘Sabati Culturali’ al Centro Visite del Parco, dell’ Unitrè Numana e Sirolo

Ciao Giocondo!

E’ fortemente diminuita la popolazione del cinghiale, ecco i dati dell’ ultimo censimento
Marco Zannini -Direttore Ente Parco del Conero

Un coro di voci si alza in difesa del Parco: Caro Giuseppe Misiti, basta populismo e miopi polemiche, non aiutano la crescita culturale ed economica del territorio

Il Parco è un valore aggiunto, altro che 'inutile carrozzone'! Caro Giuseppe Misiti, la demagogia spiccia non regge e certi suoi argomenti sono antiquati

Il Presidente Giacchetti scrive al Sindaco Misiti: incontriamoci per la riapertura del Passo del Lupo
Lanfranco Giacchetti - Presidente Ente Parco del Conero

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