23 Dicembre 2013

Pagine di memoria 1 – Cosa c’è sotto il Conero?

E' chiaro che se non ci fossero stati i vincoli militari, la storia del Conero avrebbe potuto avere sviluppi diversi. 

Prima ancora che le spinte ambientaliste avessero voce e consistenza, la presenza di ampie zone soggette a servitù militari hanno certamente “difeso” il monte da attacchi speculativi. Oggi la base militare del Conero è una presenza discreta. Ristrutturato e tinto di grigio il caseggiato dietro il campo sportivo del Poggio, dismessa la casermetta a metà monte oggetto di (per ora) inconcludenti trattative sulla cessione al parco per un riutilizzo culturale, resta il presidio in vetta. Poco lontano, andando verso belvedere Nord due costruzioni incompiute disturbano l’ambiente boschivo con la loro ingombrante inutilità e forse si potrebbero togliere senza tanti problemi. Ormai in piena era satellitare sono pressoché scomparsi i cartelli minacciosi con divieto di fotografare o eseguire rilievi a vista e soprattutto sono spariti i cani sentinella che sorvegliavano il perimetro esterno tra due cortine di recinzioni in alto rifinite da filo spinato. Resta il segreto di cosa c’è sotto il Conero, tema questo su cui voci popolari sempre hanno fornito versioni capaci di alimentare curiosità senza dare risposte adeguate.  Da parte militare ovviamente massimo riserbo. Nel 1984 però la questione finisce sulla stampa locale e nazionale. Il 14 gennaio infatti Gianfranco Guanti – redattore del periodico ambientalista Il Pungitopo – alla ricerca di qualche risposta sul mistero del Conero sotterraneo  viene arrestato insieme ai coniugi Lanari dal nucleo antiterrorismo dei CC di Ancona. Dopo una prima condanna a otto mesi  per il delitto di tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, la vicenda si conclude in appello  il 28 febbraio 2006 con l’assoluzione piena perché il fatto non costituisce reato.  Nel frattempo un ampio dibattito si scatena nel mondo politico, tra associazioni e cittadini sempre più preoccupati per la base militare vicina alla città. La psicosi da missili puntati contro la costa slava e fonte di eventuali ritorsioni oppure  il rischio per possibili depositi di armi nucleari sotto il Conero  infiammano vivaci confronti.  Il 26 gennaio 1984 gli onorevoli Polluce e Ronchi presentano un’interrogazione parlamentare cui risponde l’allora ministro della difesa Spadolini precisando che “sulla funzione delle installazioni militari esistenti sul Monte Conero e sulla sicurezza della popolazione si dà ampia assicurazione che trattasi di installazioni delle quali non può derivare alcun pericolo per la sicurezza e la salute dei cittadini e che non vi è incompatibilità per l’eventuale costituzione di un parco nazionale”. Pochi giorni dopo è il momento di una singolare assemblea pubblica alla Provincia di Ancona in cui sarebbe stata finalmente svelata la pianta della Marina e gli organizzatori pronti a farsi così arrestare per solidarietà con Guanti:  grande suspence tra i presenti con le forse dell’ordine pronte ad intervenire. Dopo i vari interventi di un dibattito tutto “innocentista” però arriva il lieto  fine a sorpresa: la pianta scoperta a conclusione dell’incontro  era poco più che un bonsai e non sapremo mai se la proprietaria si chiamasse davvero Marina. Altri tempi davvero.

Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Archivio Giornale

Sommario

23 Dicembre 2013

Una PETIZIONE per salvare la vita ai Parchi delle Marche

Il Direttore Zannini e la Mobilità Dolce:Il traffico è un problema sanitario e incide gravemente sul bilancio di stato e regioni
Marco Zannini - Direttore Ente Parco del Conero

Il Vice Presidente Gilberto Stacchiotti all' indomani della cerimonia di consegna della CETS a Bruxelles
Gilberto Stacchiotti Vice Presidente Ente Parco del Conero

La CETS ai Parchi delle Marche, tutti certificati. La cerimonia al Parlamento Europeo di Bruxelles

La Green Economy Marche legata alla Natura ed ai Parchi, i numeri

La natura delle Marche. La Green Economy, quale contributo allo sviluppo regionale

Coldiretti- Terranostra Ancona: Parchi motore di sviluppo, NO ai tagli

Legambiente, ItaliaNostra, WWF: Salviamo i Parchi, i tagli sono un autogol della Regione. A rischio turismo, economia, ambiente

Il Parco ed il reinserimento sociale di due detenuti

Stop al contenimento degli ungulati e degli indennizzi agli agricoltori: i tagli della Regione Marche significano anche questo

I CEA e quindi l' educazione ambientale scompariranno, con i tagli della Regione Marche ai Parchi

‘Sciatteria istituzionale ed assenza di sensibilità politica’ Luigino Quarchioni di Legambiente, non fa sconti alla Regione e parte una petizione popolare contro i tagli

La scienza internazionale applaude i Parchi marchigiani per un progetto di rete sul lupo, mentre la Regione Marcheaccompagna le Aree Protte verso la chiusura

Un anno di attività con la LIPU di Ancona
Norma Babini - LIPU

Il CAI, 150 anni di storia - II puntata
Arnaldo Piacenza, Presidente CAI Ancona

Grazie all' Ente Parco, oltre 1 milione di euro di ricadute positive nel territorio del Conero
Ludovico Caravaggi - Resp. Ufficio Urbanistica Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 1 – Cosa c’è sotto il Conero?
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 2 - Il CamminAmare
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria del Parco del Conero
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Come finanziare le Aree Protette delle Marche
Mariano Guzzini

TAGLI AI PARCHI: Documento presentato alla Commissione Bilancio della Regione Marche, da Federparchi Marche e da Legambiente Marche

L' arte di Paolo Bolognini nello scatto delle Due Sorelle, pubblicato nel sito della NASA

I ‘Sabati Culturali’ al Centro Visite del Parco, dell’ Unitrè Numana e Sirolo

Ciao Giocondo!

E’ fortemente diminuita la popolazione del cinghiale, ecco i dati dell’ ultimo censimento
Marco Zannini -Direttore Ente Parco del Conero

Un coro di voci si alza in difesa del Parco: Caro Giuseppe Misiti, basta populismo e miopi polemiche, non aiutano la crescita culturale ed economica del territorio

Il Parco è un valore aggiunto, altro che 'inutile carrozzone'! Caro Giuseppe Misiti, la demagogia spiccia non regge e certi suoi argomenti sono antiquati

Il Presidente Giacchetti scrive al Sindaco Misiti: incontriamoci per la riapertura del Passo del Lupo
Lanfranco Giacchetti - Presidente Ente Parco del Conero

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