La mannaia dei tagli da parte della Regione Marche cade pesantemente sulla testa dei Parchi ed il futuro è diventato buio sia per i dipendenti che per l’ indotto.
Tagli drastici e pesanti, negli ultimi cinque anni del 60%, cifre che non permettono di proseguire l’ attività delle Aree Protette marchigiane, che stava marciando a gonfie vele, con ricadute positive sul territorio. Si pensi che ad esempio nel comparto turistico, il 42% circa dei viaggiatori hanno scelto come meta le Marche, grazie alla presenza di un Parco. L’ attività di contenimento cinghiali e lo stop degli indennizzi agli agricoltori sono altri due spine dolenti che non potranno avere seguito, con tagli di questa entità. Di esempi ce ne sarebbero ancora un’ infinità, comunque questo quadro dalle tinte nere, ha fatto scendere in piazza i Parchi e tutti i sostenitori delle politiche ambientali. Sono scesi in piazza per una manifestazione di protesta lunedì 16 dicembre e, giovedì 19, nell’ ambito di una conferenza stampa, i Parchi hanno spiegato come non potranno continuare la loro attività ed hanno annunciato lo start di una petizione popolare. Il malcontento è uscito in tutta la sua forza: ‘Premetto che capiamo benissimo la criticità del momento –ha spiegato Lanfranco Giacchetti, Vice Presidente di Federparchi Marche, nonché Presidente del Parco del Conero- e non discutiamo le priorità che si è data la Regione Marche. Ma non ci sono lavoratori di serie A e di serie B e, rischiano il posto, sia i dipendenti del Parco che tutti quelli che lavorano grazie alle ricadute che il Parco ha sul territorio. Lamentiamo l’ assoluta mancanza di coraggio e la miopia, mostrate sia dall’ Assessore all’ ambiente Maura Malaspina, che dal consiglio e dalla giunta regionale, ad eccezione dei consiglieri Busilacchi, Cardogna, Bellabarba e Giancarli, che hanno firmato un ordine del giorno che impegna la giunta a recuperare i fondi in sede di assestamento di bilancio’. Concorda con Giacchetti Luigino Quarchioni, Presidente di Legambiente Marche, anch’essa associata a Federparchi, in prima linea a fianco dei Parchi e della giusta causa a favore delle politiche ambientali, che aggiunge: ‘E’ la prima volta che registro una tale sciatteria istituzionale. I Parchi gestiscono il 10% del territorio regionale e, qualora la Regione Marche avesse deciso di apporre tagli di tale entità, avrebbe dovuto almeno consultare i diretti interessati, non c’è stata alcuna delicatezza istituzionale. Le politiche si fanno con coraggio e questo modo di fare istituisce l’ idea che la politica ha dei Parchi, ferma ad anni fa’. L’ Incoerenza è il secondo punto su cui si è scagliato Quarchioni: ‘Prima la Regione dice che la crescita deve seguire tre direzioni. La prima è l’ intelligenza, ma vede bene di cancellare i CEA, i centri di educazione ambientali, contesti dove si ‘produce’ intelligenza. Il secondo è la crescita sostenibile ed anche qua non sa far altro che indebolire i Parchi. Il terzo è l’ inclusività della comunità ed avrei qualche cosa da ridire altresì su questo punto’. Ma il dito Quarchioni l’ ha puntato dritto verso l’ allegato C del bilancio regionale dove: ‘non si contano quante voci ci siano, incomprensibili in rapporto al taglio ai Parchi. La Regione ha tolto i finanziamenti ai CEA della rete Infea stabilita dalla stessa Regione sulla base del criterio della qualità ed ha destinato 30 mila euro ad un CEA di Osimo che non rientra nella rete ufficiale dei CEA. Il perché dovranno spiegarcelo. L’ indignazione è verso quelle sacche di risparmi che si potevano avere, mettendo a confronto le voci con quella dei Parchi’. Del contrasto tra i tagli alla rete dei CEA scelta e che opera a nome della Regione Marche e dei 30 mila euro assegnati ad un CEA fuori da questa rete, ha parlato anche Maurizio Baccanti della rete dei Cea Infea Marche: 'i CEa delle Marche non potranno continuare ad operare per far crescere la cultura ambientale e della sostenibilità'. 'Poco coraggio e mancanza di analisi, visto che ora i servizi da noi offerto torneranno a carico della stessa Regione' è il sunto dell' intervento di Gianfranco Soriani del Parco Sasso Simone Simoncello, mentre Massimiliano Scotti, Direttore del Parco Gola della Rossa Frasassi ha evidenziato come i Parchi riescano ad intercettare finanziamenti europei. 'Abbiamo progetti per 3 mioni di euro che ricadrebbero positivamente nel territorio, ed ora andranno in fumo, perchè coofinanziati dalla Regione Marche. Con un finanziamento di 500 mila euro siamo riusciti a moltiplicare i benefici da far ricadere sul territorioi per 1 milione e duecento mila euro', ha concluso il Direttore del Parco del Conero Marco Zannini.
Si comunica che è online una petizione, sostenuta da Federparchi e Legambiente e da: Provincia di Ancona, Comune di Ancona, Comune di Gabicce, Comune di Pesaro, Comune di Camerano, Roberto Donovaro Direttore Dip. Scienze Università Politecnica delle Marche, CEA delle Rete Regionale Infea Marche, Legambiente Marche, Italia Nostra Onlus Marche, WWWF Marche, WWF Ancona, Gli amici del Lupo, Associazione Riviera del Conero, Associazione Albergatori Riviera del Conero, Fondazione Ferretti-Castelfidardo, Forestalp, CAI Club Alpino Italiano sezione di Ancona, CAI Marche, Consorzio Marche Verdi, Macchia Soc. Coop, Coop. Fito Ars. Federparchi Marche ha sostenuto la petizione in rappresentanza di: I Parchi Nazionali (Monti Sibillini e Gran Sasso e Monti della Laga), i Parchi, Regionali (Monte Conero, Sasso Simone e Simoncello, Monte San Bartolo e Gola della Rossa e di Frasassi), le Riserve Naturali (Abbadia di Fiastra, Montagna di Torricchio, Ripa Bianca, Sentina, Gola del Furlo e Monte San Vicino e Monte Canfaito), più di 100 Aree Floristiche, 15 Foreste Demaniali, 44 Centri di Educazione Ambientale. Tutti coloro che non condividono l’ idea che l’ esistenza dei Parchi venga messa a rischio, potranno firmare la petizione cliccando su: http://chn.ge/IYgnsE oppure copiando sulla barra di ricerca del computer https://www.change.org/it/petizioni/regione-marche-aiutiamo-i-parchi-delle-marche-a-vivere-diciamo-si-alle-politiche-ambientali-di-tutela-attiva-del-territorio. La Petizione si chiama: Aiutiamo i Parchi delle Marche a vivere: diciamo 'SI' alle politiche ambientali di tutela attiva del territorio!
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