La scienza internazionale applaude i Parchi delle Marche, che continuano a mietere successi, ma la Regione Marche vuole renderli inattivi con drastici tagli. Una vera contraddizione, lo dimostra anche l’ ultimo applauso a livello internazionale, dal Gotha della scienza, i primi di dicembre a Roma per il progetto riguardante il lupo, l’indagine congiunta effettuata dalle Aree protette in relazione alla presenza del lupo nelle Marche.
All’ appuntamento “I parchi incontrano la Scienza” organizzato da Federparchi, presente il Presidente delle Marche Fabrizio Giuliani, sotto l’ egidia del Ministero dell’Ambiente, è stato riconosciuto il progetto come un vero e proprio successo, per innovazione e capacità di fare rete, un “progetto di Sistema” realizzato nel biennio 2010- 2012 grazie al sostegno della Regione Marche, al cofinanziamento delle Aree protette che lo hanno portato avanti in maniera sinergica e contemporanea ed al coinvolgimento delle Province, dell’Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche, dell’ISPRA e del Corpo Forestale dello Stato. ‘L’intervento –spiega Massimiliano Scotti, Direttore del Parco Gola della Rossa Frasassi- è stato particolarmente apprezzato per la ‘’visione a scala regionale, senza perdere il dettaglio locale” secondo il commento del Prof. Luigi Boitani, zoologo di fama internazionale e massimo esperto di lupo in Italia al quale ha fatto seguito il Direttore Generale della Direzione protezione della natura del Ministero dell’Ambiente, Dott. Renato Grimaldi che ha voluto sottolineare più volte quanto sia importante “fare sistema” per il futuro delle aree protette e per le Aree protette del futuro’. “Siamo molto orgogliosi che questo progetto, abbia potuto portare alla ribalta il Sistema delle Aree Protette marchigiane - sono le parole del Presidente di Federparchi Marche, Fabrizio Giuliani – I parchi della nostra regione, infatti,hanno avviato da tempo programmi e collaborazioni di questo tipo nella convinzione che lavorare insieme ci consente di raggiungere migliori ottimizzando le risorse ed evitando inutili sprechi. In particolare, la seconda fase di questo progetto, avviata nel corso di quest’anno, che prevede interventi finalizzati a diminuire i conflitti con la zootecnia, evidenzia chiaramente possibili sviluppi nell’ambito della programmazione 2014-2020”. Purtroppo, tutto questo impegno e queste capacità sembrano oggi destinati a soccombere sotto la scure dei profondi tagli che il Consiglio Regionale ha intenzione di apportare e che incideranno ulteriormente sui bilanci dei Parchi,già messi a dura prova dai robusti interventi di forbice a cui sono stati sottoposti nell’ultimo biennio. Tutto ciò denota l’incapacità di una visione “al futuro” inclusiva,intelligente e sostenibile, caratteristica che i parchi hanno invece già dimostrato di possedere; tutto ciò rischia di vanificare i notevoli sforzi compiuti e disperdere le capacità professionali formate.
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