E’ terminata con l’approvazione di una mozione come contributo alla Conferenza Nazionale delle Aree Protette ‘La Natura dell’Italia.
Biodiversità e aree protette: la Green Economyper il rilancio del Paese’ (a Roma l’11 e il 12 dicembre) l' appuntamento in regione dedicato alla ‘Green Economyquale contributo allo sviluppo delle Marche’. I partecipanti, rappresentantidi Enti Locali, enti gestori dei Parchi, Riserve Naturali, Siti Natura 2000,Aree Floristiche, Associazioni Ambientaliste e paesaggistiche, Centri diEducazione Ambientale, Centri di Ricerca, Università, Fondazioni,Operatori Economici e turistici delterritorio, hanno tenuto un vivo confronto sulle politiche e le strategie da sviluppare neiprossimi anni per garantire il mantenimento dei benefici offerti dalla naturain considerazione della preoccupante crisi economica e occupazionale che stadeterminando evidenti ripercussioni anche sull’assetto sociale ed economicodella regione. “Al centro dell’azione regionale – ha dichiarato l’assessoreall’ambiente, Maura Malaspina – c’è la massima attenzione alla difesaambientale, alla creazione di una Infrastruttura Verde per le Marche, alprogramma delle aree Protette e ai cambiamenti climatici, alla biodiversità,alle energie rinnovabili”. La buona green economy, aggiunge l’assessore – “staportando effetti benefici, oltre che sui bilanci delle nostre famiglie, ancheper il settore agroalimentare, il sistema dei Parchi e nelle politiche per lamontagna, fondamentali in una regione come le Marche. Un’altra spinta poderosaai processi di sviluppo e diversificazione dell’economia regionale potrà venireanche dall’integrazione della elevatissima qualità ambientale con le risorseturistiche, culturali, territoriali e rurali. Abbiamo uno straordinariopatrimonio di risorse di qualità che possiamo e dobbiamo saper valorizzare perincrementarne la nostra ‘riconoscibilità’ su scala nazionale e internazionale:è in questo modo che produrremo valore per tutta la comunità marchigiana”.
L’appuntamento,hanno concordato i relatori, è stata un’occasione preziosa per definire strategie per lo sviluppo e ilconsolidamento di una Green Economy legata alla natura, importante punto diriferimento per l’economia regionale. “E’ un legame vivente con la storia, lacultura e le tradizioni legate alla realtà agricola del nostro passato ma chesoprattutto vuole garantire una migliore qualità di vita, intesa sia in terminiambientali che socio-economici, a tutti i cittadini delle Marche assicurandonel contempo lavoro ed occupazione”.
Nellamozione finale, che sarà inviata al Ministero dell’Ambiente, sono state evidenziatele problematiche e avanzate proposte tra cui quella di “sviluppare a tutti i livelliistituzionali, i rapporti fra i diversi settori che interagiscono conl’ambiente, con particolare riferimento all’agricoltura, alla forestazione,alla cultura, al turismo, alla sanità e ai trasporti con il finedell’ottimizzazione delle risorse umane, economiche e strumentali”. Inoltre sivuole “favorire la tutela degli elementistrutturali e fondanti la Rete EcologicaMarchigiana (REM), nell’ottica del mantenimento delle dinamiche didistribuzione degli organismi biologici;rafforzare le connessioni ecologiche necessarie per garantire la vitalità dellepopolazioni e delle comunità vegetali e animali di fronte ai cambiamenticlimatici che si stanno registrando; sviluppare azioni per la pienafunzionalità all’Infrastruttura VerdeMarche (I.Ve.M.) che abbia il compitospecifico di aumentare la resilienza degli ecosistemi e diminuire lavulnerabilità del territorio, garantendo piena funzionalità dei serviziecosistemici. Nel corso della giornataè stata presentata una interessante pubblicazione, realizzata nell’ambito deiprogetti di “Sistema” di cui al Programma Triennale Aree Protette Regionale(PTrAP), sugli oltre 20 anni di ricerche svolte dalle Aree protette delle Marche .
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