Due detenuti ristretti a Barcaglione, pronti per il reinserimento sociale, inizieranno a gennaio a lavorare per il Parco del Conero.
A dicembre è stato firmato il Protocollo d’ Intesa con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per le Marche, per l’attuazione di iniziative volte a favorire l’addestramento professionale e l’inserimento socio-lavorativo di persone ristrette negli istituti penitenziari della città di Ancona. ‘Il Parco del Conero è anche questo- puntualizza Lanfranco Giacchetti, Presidente dell’ Ente Parco del Conero- impegno nel sociale, nel dare la possibilità a persone che hanno pagato il loro debito con la giustizia e che hanno voglia di riscattarsi, di vivere una vita normale all’ insegna della legalità. Persone che vogliono reinserirsi nel contesto sociale, mettendocela tutta. L’ inizio del percorso occupazionale partirà prima di Natale e siamo sicuri che sarà l’ inizio di una positiva e proficua collaborazione. I campi su cui si muove il Parco del Conero sono molteplici e con risorse irrisorie, che hanno già subito tagli su tagli fino ad essere ridotte all’ osso ed è inconcepibile che la Regione Marche stia valutando di porre altri tagli che fermerebbero di fatto l’ esistenza dei Parchi’. L’ idea di una collaborazione tra Ente Parco ed Amministrazione Penitenziaria è partita da un convegno avvenuto di recente presso la Casa di Reclusione “Barcaglione” di Ancona. L’Ente Parco del Conero, si è subito attivato per percorsi di sensibilizzazione all’educazione ambientale ed alla tutela del territorio. Questo, nella consapevolezza che il lavoro riveste un ruolo di assoluta centralità in ogni percorso riabilitativo finalizzato al reinserimento sociale delle persone ristrette che, attraverso l’impegno quotidiano, possono riappropriarsi dei valori e del senso di legalità smarriti a seguito della commissione del reato. Un’ idea divenuta realtà con la firma di un Protocollo d’ Intesa che tra le altre cose, prevede: la disponibilità ad ospitare detenuti in borsa lavoro, predisponendo azioni ed interventi di work in progress che siano occasioni di apprendimento e diano la possibilità ai borsisti di acquisire competenze; l’elaborazione di percorsi dedicati all’utilizzo di manodopera detenuta per le attività di cura delle aree del Parco, di manutenzione delle infrastrutture per la conoscenza e fruizione del Parco e di attenzione al territorio di competenza dell’ area protetta; l’attività di informazione/formazione ambientale rivolta alla popolazione detenuta. ‘Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per le Marche –spiega la Dott.ssa Ilse Runsteni Provveditore Regionale che con alcuni colleghi dell’ Amministrazione Penitenziaria delle Marche hanno partecipato alla conferenza stampa, assieme anche al Dott. Marco Nocchi dell’Assessorato Servizi Sociali Regione Marche-è da tempo impegnato nella promozione di progetti che concretizzino il graduale reinserimento nella società dei detenuti che sono ristretti negli istituti penitenziari marchigiani. ‘’Il lavoro penitenziario: una sfida per tutti” è uno dei progetti, finanziato dalla Regione Marche e dalla Cassa Ammende, Ente dell’Amministrazione Penitenziaria, grazie al quale dal 2012 ad oggi si è realizzato l’inserimento formativo di venti detenuti in aziende, ditte, cooperative, Comuni della regione. I venti detenuti, avviati a percorsi di formazione professionale, hanno fruito di borsa lavoro per sei mesi. Alla fine del tirocinio formativo alcuni detenuti sono stati anche assunti a tempo determinato presso aziende del territorio pesarese. Obiettivo del Provveditorato, condiviso dall’Ente Parco del Conero con il quale si è firmato il Protocollo d’intesa, è quello di potenziare tale opportunità per i detenuti negli istituti penitenziari della città di Ancona, in particolare nella Casa di Reclusione a custodia attenuata di Ancona Barcaglione dove sono ristretti detenuti prossimi alla scarcerazione. Inoltre, il Protocollo d’intesa con il Parco del Conero è particolarmente interessante perché nella futura collaborazione si prospetta la possibilità di utilizzare la legge n. 94 del 09.08.2013 sui lavori di pubblica utilità che prevede la partecipazione di detenuti a titolo volontario gratuito a progetti in favore della collettività presso lo Stato, Enti ed organizzazioni di assistenza sociale’.
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