10 Settembre 2013

Il CAI, 150 anni di storia

La storia del CAI inizia il 12 agosto 1863, in montagna, sul Monviso. 

La storia del CAI inizia il 12 agosto 1863, in montagna, sul Monviso. Quel giorno infatti, Quintino Sella, ministro delle finanze dell’allora appena nato Regno d’Italia, i nobili piemontesi Paolo e Giacinto Ballada di Saint-Robert e il deputato calabrese Giovanni Barracco raggiungono la vetta, realizzando così la prima salita assoluta italiana. L'impresa, notevole a livello sportivo, lo fu anche simbolicamente perché venne “piantata una bandiera”, quella del nuovo Stato italiano, in un campo, l’alpinismo, in cui gli inglesi la facevano da padroni. Di fatto, fu una mossa volta a celebrare la nascita del Regno d’Italia, della sua unità e di un sentimento nazionale. Sulla forte spinta dell’entusiasmo che aveva accompagnato l’impresa, qualche mese dopo fu fondato il Club Alpino che presto diverrà Club Alpino Italiano. La data ufficiale di nascita è il 23 ottobre 1863 nel Castello del Valentino a Torino. Il primo presidente sarà il barone Ferdinando Perrone di San Martino e non Quintino Sella, contrariamente a quanto di solito si crede. Quest’ultimo ne fu invece il principale e più deciso promotore. Fin dai primi anni, con l’aumento degli iscritti e in particolare della loro diffusione su tutto il territorio italiano, si costituiscono le sezioni territoriali e inizia così la storia del CAI che prosegue fino ad oggi. Sono diverse le radici più storiche del CAI nate nell’Ottocento: fra le prime Ancona, la cui sezione è stata fondata nel lontano 1875. Il messaggio 'CAI 150° la montagna unisce', nello speciale anniversario 1863-2013, segna la passione per i 'pilastri del cielo' e l'amore per la montagna degli oltre 315.000 iscritti, dei quali più di 30.000 soci giovani. La base territoriale è costituita dalle sezioni e sottosezioni: oggi 498 con 310 sottosezioni, presenti in tutta l’Italia dove sono federate da 21 Gruppi Regionali, di cui 2 raggruppamenti provinciali (Trentino e Alto Adige), che hanno il compito di coordinarle e raccordarle con la Sede Centrale a Milano. In montagna insieme al CAI per crescere con passione, entusiasmo e amicizia. Iscriversi alla Sezione di Ancona del Club Alpino Italiano significa entrare a far parte di una grande famiglia che conta oggi quasi 400 Soci, una realtà di volontariato, coraggio e spirito di servizio per la montagna tra le più numerose e vivaci. Sono giovani, donne e uomini associati dalla stessa passione per la conoscenza e lo studio delle montagne e la difesa e tutela del loro ambiente naturale, in particolare del Monte Conero, simbolo della Sezione. La Sezione svolge un insostituibile e riconosciuto ruolo sociale, culturale e educativo finalizzato alla promozione della pratica, conoscenza, valorizzazione e tutela della montagna, al formazione alpinistica, sci escursionistica, escursionistica, speleologica e dell'alpinismo giovanile, oltre alla fondamentale cultura della sicurezza e della prevenzione degli infortuni. L'iscrizione al Club Alpino Italiano è utilissima per motivi ideali, educativi e culturali che legano tutti gli appassionati della montagna, e per ragioni pratiche, che interessano tutti coloro che la frequentano. Iscriversi al C.A.I. significa, quindi, accrescere la propria esperienza, perfezionare la propria tecnica, approfondire la cultura, aggiornare le nozioni alpinistiche, escursionistiche e di sicurezza, conoscere dal di dentro il misterioso mondo della montagna che affascina e attrae per la sua ricchezza ambientale, per la storia, le genti e le civiltà e infine, ma non ultima, significa trovare sempre nuovi amici. Diventare soci del CAI, però, non deve essere il solo godere delle agevolazioni che ne derivano, ma il porre a disposizione dell’Associazione un libero impegno di volontariato e la gratuità personale, perché anche altri, soprattutto i giovani, sperimentino le loro capacità e qualità per la montagna e, per la stessa, il proprio spirito di servizio. Tutti i soci possono credere, condividere e sostenere insieme i grandi valori della fatica, gioia e solidarietà e partecipano ai seguenti vantaggi: usufruiscono dei rifugi del Club a condizioni preferenziali rispetto ai non soci; godono delle stesse condizioni nei rifugi dei Club alpini esteri aderenti all'U.I.A.A. che hanno il diritto al trattamento di reciprocità con il CAI; usufruiscono del materiale tecnico, bibliografico, fotocinematografico e geografico degli Organi tecnici centrali/ territoriali e delle Sezioni; sono ammessi a condizioni preferenziali alle Scuole e ai Corsi istituiti dagli Organi tecnici centrali e dalle Sezioni, e a tutte le manifestazioni da esse organizzate (corsi, gite, escursioni, stage, conferenze, mostre, proiezioni); partecipano alle assemblee sezionali (i maggiorenni con diritto di voto) e, quando eletti Delegati, ai congressi nazionali e regionali; usufruiscono della copertura assicurativa “Soccorso Alpino” in Europa, valida sia nell’attività sociale sia nell’attività personale, secondo i massimali in vigore; usufruiscono della copertura assicurativa “Responsabilità Civile”, valida per tutte le attività sociali organizzate dal CAI, secondo i massimali in vigore; usufruiscono della copertura assicurativa “Infortuni” valida per tutte le attività sociali organizzate dal CAI, secondo i massimali in vigore; usufruiscono di particolari sconti nelle gite ed escursioni sociali organizzate dalle Sezioni; godono di riduzioni nell'acquisto di pubblicazioni sociali, e possono avvalersi di sconti particolari presso gli esercizi commerciali convenzionati; Il CAI e la Tutela dell'Ambiente Montano Il Club Alpino Italiano, fin dalla sua fondazione nel 1863, si è proposto il compito di diffondere la conoscenza e l'interesse per i territori montani, riconoscendo la loro importanza sia per i valori scientifici custoditi nei suoi molteplici ambienti naturali, sia per i valori culturali e storici espressi dal suo paesaggio e dalle testimonianze antropiche connesse.

 

Continua nel prossimo numero...

Arnaldo Piacenza - sezione CAI Ancona

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Sommario

10 Settembre 2013

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I° Festival Parco del Conero - Psyco Walking Therapy
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7° Edizione del Festival Adriatico Mediterraneo - Convegno “Creare economia con l’ambiente': Francesca Pulcini di Legambiente ed il turismo verde che non sente crisi
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Il CAI, 150 anni di storia
Arnaldo Piacenza - sezione CAI Ancona

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‘Subito l’ Area Marina Protetta' dice il Vice Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, in visita al Parco del Conero

7° Festival Adriatico Mediterraneo- Il Direttore Marco Zannini ed il miglioramento della mobilità intermodale incentrata sui corridoi marittimo-fluviali
Marco Zannini - Direttore Parco Naturale Regionale del Conero

Sono più di 5.800 i rapaci avvistati nel 2013 nel Parco del Conero

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Il Tartaday: uno degli appuntamenti più attesi dell' estate!

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