17 Settembre 2013

Agenda della natura

L' agenda della natura è una rubrica ideata e curata dal Vice Presidente dell' Ente Parco Gilberto Stacchiotti. In questo numero trovate: Un successo chiamato Treno Trekking; Area Marina del Conero…..qualcosa si muove; I Gioielli del Conero; Un mare di attenzioni; Vademecum sulla fauna del parco

Un successo chiamato Treno Trekking.

Venti anni. Sono passati venti anni da quando, nella primavera del 1994, vedeva la luce, grazie all’intuizione di tre dipendenti delle Ferrovie – Giorgio Pergolini, Roberto Del Papa e Fabio Frontini – il primo programma annuale del Treno Trekking di Ancona, giunto quest’anno alla ventesima proposta di escursioni. Si trattava di un’iniziativa già avviata in altre regioni d’Italia dalle Ferrovie dello Stato e che veniva lanciata anche nelle Marche. Poche gite e mete sicure, il Treno Trekking partiva con cautela per saggiare quale sarebbe stata la risposta del pubblico. L’accoglienza fu decisamente positiva e si è mantenuta così nel tempo, visto che siamo ancora qua, con qualche capello bianco in più, qualche acciacco ma lo stesso entusiasmo di allora. Attraverso il Treno Trekking siamo riusciti a fare meglio conoscere e apprezzare a tanti marchigiani il grande patrimonio di bellezze naturali dei nostri territori. Allo stesso tempo abbiamo permesso agli escursionisti, almeno per qualche domenica, di tenere l’auto ferma e di usare per gli spostamenti il mezzo più ecologico: il treno. Si potrebbe pensare che l’uso del treno ci abbia pesantemente condizionato, perché le linee marchigiane corrono prevalentemente in fondovalle. Per salire in collina o in montagna siamo stati costretti a concentrare l’attenzione sulle stesse tratte, sugli stessi punti di partenza e, a volte, sugli stessi itinerari. Anziché un limite è stato per noi uno stimolo alla riscoperta del territorio. Il treno ci ha permesso di conoscere approfonditamente e minuziosamente luoghi interessanti ed incantevoli che ci stanno relativamente vicini, poco fuori l’uscio di casa; i monti dell’Appennino fabrianese e gualdese, gli ambienti della riserva del monte S. Vicino, i rilievi dell’area del monte Cucco e, soprattutto, le valli e i boschi del parco della Gola della Rossa e di Frasassi. Montagne spesso dolci e arrotondate, godibili attraverso itinerari facilmente percorribili anche da chi non è allenato. Monti poco frequentati dal punto di vista turistico, ma stupendi in gni stagione dell’anno. E in ogni stagione siamo andati, percorrendo sentieri ancora innevati, sudando sotto il sole atroce dei primi caldi estivi, bagnandoci durante i temporali autunnali. Le escursioni sono state occasioni per imparare a riconoscere i componenti dell’ambiente naturale. Chi, tra gli escursionisti abituali del Treno Trekking, non sa ormai distinguere le varie orchidee spontanee, non riconosce il giglio martagone, il narciso, il croco, il bucaneve o la viola di Eugenia? Chi non sa differenziare una roverella da un cerro, oppure non si spiega per quale motivo il leccio cresce sulle rupi calcaree di Valleremita mentre più in basso prospera una secolare faggeta? Treno Trekking è sinonimo di natura ma anche di cultura. Abbiamo riscoperto frazioni di collina e di montagna, ma anche qualche piccolo centro vicino al mare, con i loro scrigni di storia custoditi gelosamente e spesso quasi dimenticati: Coldellanoce, Gagliole, Crispiero, Castelletta, Cupra Marittima. Le città di Gualdo Tadino, San Severino, Castelraimondo, Fabriano, Genga e Serra S. Quirico sono state tante volte punto di partenza e altrettante volte mete delle nostre passeggiate. Passeggiate o escursioni? Possiamo chiamarle escursioni, se ci riferiamo alla lunghezza del percorso e al dislivello. Strade e sentieri, però, sono stati percorsi sempre senza troppa fretta, come in passeggiata, privilegiando il godimento del paesaggio o le quattro chiacchiere alla velocità e alla prestazione sportiva. Crediamo che il nostro modo diverso, più riflessivo, di camminare sia stata la caratteristica delle oltre 200 iniziative di questi anni, che tanti hanno apprezzato e che ci ha contraddistinto.

Circolo Naturalistico “Il pungitopo” - Legambiente di Ancona ; CAI – ClubAlpino Italiano Sezione di Ancona

Area Marina del Conero…..qualcosa si muove

Dopo la brusca interruzione del iter istitutivo a causa del  frettoloso abbandono del tavolo di concertazione da parte del sindaco Giuseppe Misiti nel 2007, è ripartita proprio da Sirolo la discussione sull’area marina del Conero.  Merito del locale circolo “Impegnati per Sirolo” che il 10 maggio 2013 ha organizzato un’interessante serata culturale dal titolo “Santuario marino del Conero”  per fornire una corretta informazione su un tema sempre più ostaggio di preconcetti e pregiudizi. Particolarmente apprezzati la relazione introduttiva del presidente Filippo Moschella ed i contributi tecnico-scientifici di Fabio Vallarola (direttore dell’AMP Torre del Cerrano) e Carlo Cerrano (docente universitario del Politecnico di Ancona). Di area marina protetta del Conero si è parlato anche durante la campagna elettorale per le votazioni amministrative di Ancona, riscontrando peraltro ampio consenso tra i diversi candidati. La vittoria di Valeria Mancinelli che successivamente alla nomina ha subito ribadito con forza l’impegno per l’istituzione dell’AMP Conero in tempi “ragionevoli” apre spiragli importanti di fattibilità grazie anche alla ribadita adesione del sindaco di Numana Marzio Carletti. Altro evento significativo è stato l’appuntamento su “”Area Marina Protetta del Conero: un’opportunità ambientale, economica e sociale per l’intero territori” promosso alla Mole Vanvitelliana il 29 giugno 2013 da Legambiene Marche in occasione del passaggio della Goletta Verde. Riprendendo la base di condivisione raggiunta in precedenza sulla proposta di AMP, il dibattito è stata occasione per rilanciare il progetto proprio a partire dal consenso già allora espresso da amministratori, associazioni ed operatori economici. La presenza ai lavori di Renato Grimaldi, Direttore Generale per la protezione della natura e del mare del ministero Ambiente, ha dato modo di riallacciare il confronto a livello ministeriale e confrontarsi sulle migliori soluzioni perché dopo la parte terrestre anche il mare del Conero abbia una sua specifica tutela e unitarietà di gestione. Quanto ai timori di quanti si ostinano a  criticare una presunta  accelerazione verso la decisione finale, basta  ricordare che  la Provincia di Ancona nel marzo 1976 aveva approvato una prima proposta di parco del Conero individuandone già una porzione “marina protetta” per comprendere che – al contrario - di tempo ne è passato fin troppo.

I Gioielli del Conero

Gli insetti giocano un ruolo fondamentale per l’ecosistema, ma di solito suscitano nelle persone sensazioni decisamente negative; io sono dell’opinione che se si conoscessero meglio si apprezzerebbero di più, quindi mi piacerebbe parlarvi di questi piccoli animali. In questo caso vorrei portare l’attenzione su alcuni piccoli gioielli presenti nel Parco del Conero: animali che generalmente passano quasi inosservati, ma che, nel loro piccolo, sono molto fotogenici e svolgono una funzione utilissima per l’ambiente: i coleotteri buprestidi. I buprestidi sono detti “insetti gioiello” a causa dei loro colori accesi e brillanti. Fin dall’antichità le elitre di questi splendidi insetti sono state utilizzate per costruire monili o come decorazioni; stiamo ovviamente parlando dei buprestidi esotici che hanno, oltre ai colori, anche dimensioni ragguardevoli. I buprestidi italiani mediamente non superano i due centimetri di lunghezza, ma per quanto riguarda il lato estetico non hanno nulla da invidiare a quelli, più noti, asiatici o africani. Questi insetti in certi casi sono considerati dannosi perchè le loro larve si sviluppano a spese di svariate specie vegetali, inclusi gli alberi da frutto. In realtà, come dicevo prima, la loro funzione nell’ambiente è sicuramente positiva: attaccando piante indebolite o malate, favoriscono il ricambio della vegetazione e la trasformazione del legno in humus fertile. Nella mia attività di fotografo naturalista, esercitata solo in pochi ritagli di tempo libero, ho potuto documentare quattro specie di buprestidi nell’area del Conero; non esiste un censimento ufficiale per il Parco, ma si può comunque supporre,  come naturale conseguenza della ricchezza botanica di questa zona, che questa famiglia di coleotteri sia molto ben rappresentata. Le quattro specie rinvenute sono: Coraebus rubi (Linnaeus, 1767); lungo tra 8 e 12 mm, diffuso in tutta Italia, isole comprese, non è molto amato in quanto le larve si sviluppano su varie rosaceae, incluse more e lamponi. Tra i quattro è forse il meno appariscente, anche se presenta degli elaborati disegni bianchi su elitre che al sole brillano di riflessi metallici color bronzo. Anthaxia millefolii ssp. Polychloros (Abeille, 1894);  lungo circa 5 mm, è diffuso in tutta Italia, isole comprese. Le larve si sviluppano a spese di svariate specie vegetali, incluse molte specie di querce.  Il maschio ha un bel colore verde brillante; la femmina invece è più sobria, bruna con riflessi bronzei. Anthaxia thalassophila (Abeille, 1900); lungo circa 5 mm, è diffuso nell’Italia centro-meridionale e Sicilia, con qualche segnalazione per le regioni del nord (Friuli e Piemonte). La larva si sviluppa su rami morti di diverse specie arboree, tra cui quercia e frassino. Anche questa specie presenta un marcato dicromatismo sessuale, ma in questo caso è la femmina ad essere più vistosa. Anthaxia scutellaris (Gené, 1839), lungo circa 6 mm, è diffuso nell’Italia centro-meridionale,  Sicilia e Sardegna. Per questa specie non ci sono molte segnalazioni lungo la costa adriatica; questo dovrebbe essere il primo rinvenimento per le Marche (uso il condizionale perché i dati in mio possesso risalgono al 2003).  Le larve si sviluppano su diverse specie vegetali, tra le quali spiccano il  Corbezzolo e il Pino d’Aleppo; Il Monte Conero, quindi, rappresenta un ambiente ideale per questo coleottero. Queste quattro specie sono soltanto una goccia, anche se importante, nel mare della biodiversità del Parco del Conero e costituiscono meno del 2% delle specie di insetti che sono riuscito a documentare fino ad oggi. Su questo mondo ci sarebbe tantissimo da dire e da mostrare, spero di riuscire in futuro a farvi conoscere altre specie interessanti. 
Marco Bondini

Un mare di attenzioni

Puntuali e attesi come sempre sono tornati i festeggiamenti per la Bandiera blu, oggetto nell’estate 2013 di un’apposita campagna promozionale da parte della regione Marche. L’ambito vessillo europeo svetta sulle spiagge di Numana, Sirolo e Portonovo a certificare un mix di qualità territoriale dei servizi offerti; in particolare per la cittadina sirolese è un appuntamento giunto al suo ventesimo(??) anno. Conferme importanti giungono anche dalle 4 vele assegnate a Sirolo e a Portonovo dalla Legambiente, riconoscimento che l’associazione ambientalista riserva alle zone costiere di prestigio per il valore ambientale attraverso un’articolata analisi di parametri non solo direttamente connessi al turismo balneare; in questo modo è possibile diversificare i giudizi di sintesi su una scala di 5 vele. Numana è presente con 2 vele. La promozione di questi siti avviene attraverso la pubblicazione della Guida Blu – edita dal Touring Club Italiano – che fornisce un quadro completo delle più ambite mete costiere e lacustri del nostro Paese. Novità assoluta 2013 la proposta di Legambiente per il concorso su web “la più bella sei tu”, sondaggio telematico per votare la spiaggia apprezzata per la sua bellezza. Nella prima edizione ha vinto Cala Bianca nel parco nazionale del Cilento ma nelle altre 16 “reginette” è rientrata la spiaggia delle Due Sorelle, unica prescelta nel panorama marchigiano. Non solo premi, però! In questo mare di attenzioni, la delicatezza dell’ambiente marino è al centro della campagna annuale Goletta verde di Legambiente che effettua il periplo delle nostre coste con analisi delle acque e focus sulle minacce; per le Marche i risultati 2013 hanno in particolare  rilevato problemi alle foci dei fiumi. E per finire consiglio la lettura di alcuni dossier: “Mare Nostrum 2013” di Legambiente con tutti i dati del mare illegale,  “Salviamo le coste italiane” studio sempre di Legambiente dedicato alla tutela dei paesaggi costieri della Penisola e “Terra rubata” viaggio del  WWF nell’Italia che scompare sul consumo di suolo; tutti facilmente scaricabili dai siti delle rispettive associazioni. Aiutano a non lasciarci cullare sui premi e vivere con maggiore attenzione e responsabilità il nostro rapporto con il mare e il nostro Bel Paese.

Vademecum sulla fauna del parco

Grazie agli studi acquisiti con il piano faunistico del 2010 oggi sappiamo di condividere questo nostro bel Conero con 134 specie di vertebrati (6 anfibi, 10 rettili, 92 uccelli nidificanti e 26 mammiferi) oltre a una moltitudine di insetti e, naturalmente, ospiti occasionali. Impossibile non considerarli o peggio escluderli completamente dal nostro vissuto quotidiano. Così da una parte la paura dell’ignoto, l’esagerata preoccupazione di incontri ravvicinati con “vicini” sconosciuti e per questo gli allarmismi ricorrenti sui pericoli per la presenza di cinghiali, lupi, meduse e via elencando……dall’altra il bisogno di chi vorrebbe facilitare la convivenza degli amici animali, aumentarne la presenza nel proprio giardino o aiutarne la sopravvivenza anche in condizioni di difficoltà.  La risposta a questi contrapposti approcci culturali è nella corretta informazione perché spaventa ciò che non si conosce ma si può far danni nel ruolo di improvvisati “soccorritori”. Per questo la recente pubblicazione “Vivere con la fauna del Conero – istruzioni per l’uso” è un’iniziativa di straordinaria importanza soprattutto in un parco naturale per facilitare la convivenza tra l’uomo e la fauna di questo territorio protetto. Frutto dell’esperienza di Paolo Perna – esperto faunistico del parco – e dei suoi collaboratori, il vademecum aiuta a conoscere le abitudini degli animali del Conero per meglio osservarli, accanto a utili consigli di pronto soccorso e soprattutto suggerimenti pratici per rendere l’abitazione o il giardino di casa   accoglienti per i nostri ospiti.  Un’opera di piacevole lettura per la grafica accattivante e le numerose immagini che svela pagina dopo pagina aspetti poco noti, ruolo e minacce di questi indicatori della vita; restituisce così la possibilità di uscire dai pregiudizi e ovviare a qualche affettività improvvisata. Il libro sarà presto in diffusione  gratuita alle scuole del Parco o disponibile presso il centro visite al prezzo di 8 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gilberto Stacchiotti

Archivio Giornale

Sommario

17 Settembre 2013

Costruire insieme la nuova governance dei Parchi, ovvero perchè dobbiamo aggiornare la 394!
Fabrizio Giuliani - Presidente Federparchi Marche

I° Festival Parco del Conero - Verso una nuova stagione del mondo agricolo, con una corretta visione dell'ordinamento produttivo nazionale
Federico Clementi - Rappresentante delle Associazioni agricole nel consiglio direttivo dell’ Ente Parco Regionale del Conero

I° Festival Parco del Conero - Obiettivo Parco del Conero: risolvere problematiche annose del territorio!

I° Festival Parco del Conero - Il pubblico delle grandi occasioni per Federparchi Marche ed i Parchi come risorsa

Agenda della natura
Gilberto Stacchiotti

I° Festival Parco del Conero - Psyco Walking Therapy
Elisabetta Baccanti - info@elisabettabaccanti.it

I° Festival Parco del Conero - Poeticambiente: l' ambiente è poesia
Fabia Buglioni Presidente Associazione Kairos Adriatico

I° Festival Parco del Conero, un successo oltre ogni più rosea aspettativa

Il 5 ottobre torna 'Mobilità dolce verso un nuovo stile di vita', seconda edizione

Fabia Buglioni è il nuovo consigliere dell' Ente Parco del Conero

I° Festival Parco del Conero - Un Centro Visite all' avanguardia per il Parco del Conero

I° Festival Parco del Conero - Fondali puliti-Sub per l' ecologia
Giulia Marini

Siglato in Regione il Protocollo per il 'Macroprogetto del Conero'

Stop alle corse sulla provinciale del Conero

Nel Parco c'è si legge anche sulla pagina facebook del Parco del Conero

Legambiente chiede la riapertura del Passo del lupo
Circolo Naturalistico il Pungitopo Onlus

Bisogna riaprire la discussione per la riapertura del sentiero Passo del lupo
Lanfranco Giacchetti - Presidente dell' Ente Parco del Conero

I nuovi bandi a sostegno dell' agricoltura della Regione Marche

Cinghiali sul Conero: quando il concetto di convivenza uomo-animale deve diventare un fatto culturale
Marco Zannini - Direttore Ente Parco del Conero

I° Festival Parco del Conero - Federparchi Marche: 'Parchi e riserve: una risorsa per le Marche'
Fabrizio Giuliani - Presidente Federparchi Marche

Privati ed Università, insieme per i forni neolitici di Portonovo

7° Edizione del Festival Adriatico Mediterraneo - Convegno “Creare economia con l’ambiente': Francesca Pulcini di Legambiente ed il turismo verde che non sente crisi
Francesca Pulcini - Legambiente Marche

7° Edizione del Festival Adriatico Mediterraneo - Convegno “Creare economia con l’ambiente': il punto di vista di Rodolfo Giampieri, Presidente della Camera di Commercio di Ancona

7° Festival Adriatico Mediterraneo - Il Convegno 'Creare economia con l' ambiente': parla il Contrammiraglio Giovanni Pettorino
Contrammiraglio (CP) Giovanni Pettorino, Direttore Marittimo delle Marche e Comandante del porto di Ancona

Il CAI, 150 anni di storia
Arnaldo Piacenza - sezione CAI Ancona

7° Festival Adriatico Mediterraneo - Per la prima volta il Festival dedica un Forum alla Biodiversità ed al Parco del Conero

‘Subito l’ Area Marina Protetta' dice il Vice Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, in visita al Parco del Conero

7° Festival Adriatico Mediterraneo- Il Direttore Marco Zannini ed il miglioramento della mobilità intermodale incentrata sui corridoi marittimo-fluviali
Marco Zannini - Direttore Parco Naturale Regionale del Conero

Sono più di 5.800 i rapaci avvistati nel 2013 nel Parco del Conero

Liberate decine di rondini al Conero
Norma Babini - LIPU

L' Ente Parco del Conero incontra Ali sul Conero, per tornare a volare con il parapendio sull' area protetta

Lo studioso Teobaldelli spiega la migrazione in massa delle farfalle Cavolaie
Adriano Teobaldelli

Il Tartaday: uno degli appuntamenti più attesi dell' estate!

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