‘E’ il primo in Italia ad essere stato concepito in una maniera così moderna, tecnologica, funzionale e friendly’.
‘E’ il primo in Italia ad essere stato concepito in una maniera così moderna, tecnologica, funzionale e friendly’. Con orgoglio il Presidente dell’ Ente Parco del Conero Lanfranco Giacchetti ha commentato ai tantissimi presenti, il nuovo gioiello del Parco del Conero, inaugurato il 28 giugno: un centro visite all’avanguardia con un allestimento progettato dalla Marchingegno. L’ evento ha aperto ufficialmente la prima edizione del Festival del Parco del Conero che si affaccia sul territorio con un programma a 360°, per la conoscenza di tutto quello che il Parco è e che nel Parco c’è. ‘L’ Area Protetta del Conero – ha spiegato Giacchetti- ha ancora una volta raggiunto un importante obiettivo, integrato nei tanti fronti su cui si sta lavorando e sugli obiettivi raggiunti, nell’ambito di una politica di sviluppo sostenibile, punto fermo del Parco stesso. Dotarsi di uno strumento come questo centro visite, significa avere un ruolo primario nella crescita e formazione culturale del territorio, partendo dai bambini, che rappresentano il futuro’. L’ obiettivo finale del progetto, secondo il Direttore del Parco Marco Zannini: ‘è far capire, attraverso un percorso che va dal multimediale, alla realizzazione di copie di elementi caratteristici dell’area Conero, com’è la tomba picena, la pietra del Conero ecc ecc., quali sono le meraviglie di questo territorio e come vada salvaguardato. Perché solo conoscendolo a fondo è possibile proteggerlo’. Zannini ha ringraziato per la fattibilità dell’ intervento, oltre alla Marchingegno per la parte progettuale e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del centro visite, anche la Cariverona, tra i primi a credere nell’ idea e la Regione Marche che,creando un asse ambiente-cultura, ha dimostrato di avere stravolto un vecchio modus operandi, sviluppando un’ importante e costruttiva gestione integrata. ‘5 anni fa una cosa del genere era impensabile- ha detto Zannini- oggi invece è realtà’. Attraverso il nuovo allestimento del centro visite, il Parco ha la possibilità di fare educazione ambientale con le scuole attraverso la Forestalp, di presentare i piceni e la riproduzione del loro mondo, di essere vetrina per i prodotti di filiera Terre del Conero e tanto altro, tutto volto alla tutela dell’ ambiente, compreso quello in mare, caratterizzato da siti di interesse comunitario (SIC). ‘Si è partiti praticamente da zero – è ora la volta dell’ Architetto Alessandra Panzini della Marchingegno- e si è creato un contenitore di 130 mq., un luogo fisico atto a fare sintesi tra tutte le meraviglie dell’ Area Protetta. Non vuole essere un museo, non è la sua mission, piuttosto un centro di interpretazione del territorio, che deve incentivare la sua scoperta. Gli argomenti del Parco geologia, biologia ed antropologia, sono stati estrapolati ed uniti da un filo conduttore, per avvicinare anche le nuove generazioni’. La porta d’ ingresso che dovrebbe avere ogni Parco, il suo biglietto da visita, ha infine definito il centro visite Fabrizio Sabbatini, Presidente della Cooperativa Forestalp ed anche una risorsa per l’ intera Riviera del Conero.
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