Risolvere il problema dell’alta velocità sulla provinciale del Conero. Perché è giusto costituire l’ Area Marina Protetta? Questioni, queste, rispettivamente rivolte: la prima alla tutela della salute del cittadino e, l’ altra, al creare economia e posti di lavoro attraverso la salvaguardia delle eccellenze del territorio.
Risolvere il problema dell’alta velocità sulla provinciale del Conero. Perché è giusto costituire l’ Area Marina Protetta? Questioni, queste, rispettivamente rivolte: la prima alla tutela della salute del cittadino e, l’ altra, al creare economia e posti di lavoro attraverso la salvaguardia delle eccellenze del territorio. La destagionalizzazione: perché non approfondire il concetto di turismo sostenibile, con azioni conseguenti, anche di rete con gli altri Parchi? Come valorizzare i punti di forza? Che cosa serve per rendere più appetibile il territorio? Al confronto su tali questioni è stato dedicato un appuntamento del I° Festival del Parco del Conero in cui il Presidente Lanfranco Giacchetti ed il Vice Presidente Gilberto Stacchiotti ed il direttore del giornale Nel Parco c’è e responsabile della comunicazione per l’ Ente Parco Cristina Gioacchini, si sono posti all’ ascolto dei cittadini per cercare di capire come, fianco a fianco, andare verso la loro soluzione. Si è partiti da ciò che nel Parco c’è. Per amare e vivere in un’ area protetta infatti, bisogna conoscerla. Uno dei problemi più sentiti è quello dell’ alta velocità lungo la provinciale del Conero. Ed ecco che dal Parco è partito un appello: organizziamo insieme azioni pacifiche forti per la strada del Monte. Un’ azione forte per sensibilizzare sia le autorità competenti a fare squadra per andare verso il declassamento della Provinciale del Conero, unica soluzione a quanto pare, affinchè possano venirvi installati dei dissuasori di velocità; sia gli automobilisti ed i motociclisti, a rispettare i limiti imposti dal codice della strada. L’ incontro aperto al confronto ed alle proposte ha avuto un grande seguito, sintomo di un desiderio diffuso di andare verso un più alta qualità della vita. Nel libro sul Parco a 360° scritto da Cristina Gioacchini e Gilberto Stacchiotti dal titolo ‘Obiettivo Conero’, si fa un escursus degli ultimi cinque anni dell’ Area Protetta. In uno dei suoi capitoli sono elencate una serie di questioni aperte riguardanti il territorio che vanno riprese ed affrontate. L’ incontro con i cittadini è partito da quel punto e dà continuità a quella fase di ascolto già intrapresa fin dall’ inizio del loro mandato, dagli amministratori dell’ Area protetta del Conero. Anche questo è stato il Festival del Parco del Conero, una delle tante facce del Parco.
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