La scoperta è stata fatta dal fotografo naturalista Auro Berluti e consorte di Camerano, all'interno del Parco, nei dintorni di Poggio sul versante nord del Monte Conero, verso Portonovo, nella mattinata del 21 febbraio 2016. Il fotografo è riuscito a riprenderla mente era posata per qualche istante, sui rami di una pianta, al sole, come da foto. Questa scoperta rappresenta il secondo rinvenimento nel territorio marchigiano, Essa infatti, fino ad ora era nota solo di alcune aree disgiunte nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il suo habitat comprende radure, terreni incolti con cespugli, margini di boschi, in pianura e in aree pedemontane, fino a 700 metri di altitudine. L'areale di questa specie si estende dall'Europa meridionale e dal nord Africa attraverso l'Asia Minore e la Siberia, fino al Giappone. In Italia è presente, sporadica, in tutto il territorio. Il periodo di volo inizia da giugno e prosegue nei mesi successivi . Gli adulti scompaiono in agosto - settembre per un lungo periodo d'ibernazione invernale, che dura fino alla primavera successiva quando tornano a volare e le femmine depongono le uova sulla pianta nutrice delle larve, la Celtis australis. Da queste si sviluppa un'unica generazione annuale. Il suo rinvenimento nel Parco va ad aggiungersi all'elenco delle specie fino ad ora note, come da censimento effettuato dall'autore del libro  " Teobaldelli Adriano: -Le Farfalle del Parco Naturale del Conero " edito dall'Ente Parco Regionale del Conero, nell'anno 2008.