14 Marzo 2016

Ilaria Barbotti: l’arte di essere social

Amare la fotografia e raccontare una destinazione o una tradizione fino al punto di farlo diventare una professione? Non può che venire in mente lei: Ilaria Barbotti. 

Marchigiana con un debole per il Conero, soggetto tra i preferiti nonché culla di ricordi d’infanzia, è tra le viaggiatrici più assidue e qualificata dell’ universo digitale dove destinazioni e la storia di prodotti toccano di continuo il porto di Istagram, piuttosto che  Facebook, Twitter e via dicendo. Nel caso di Ilaria, @ilarysgrill per i social amici, la preferenza cade su Istagram, quel contenitore di foto e #hashtag che ha intercettato e portato in Italia, fondando nel 2011 la prima ed unica community nazionale Instagramers @igersitalia di cui è il Presidente. Ed oggi, a distanza di 5 anni, dopo aver lasciato un lavoro sicuro da dipendente ed aver aperto un’azienda tutta sua, è una delle più affermate Digital PR chiamata a sviluppare e supportare progetti social per grandi aziende e brand internazionali. Laureata in Marketing e Pubbliche Relazioni crea nel 2003 con Nadia Stacchiotti il format Exploring Marche, un nuovo modo di raccontare il territorio, i marchigiani, il Made in Marche. Seguitissimo è il suo blog www.ilariabarbotti.it/blog.

Ilaria, ad un certo punto della vita diventa @ilarysgrill

 Sì, nel 2007 apro il mio blog e nel 2011 approdo a Instagram con questo nome.  

Pioniera di Istagram in Italia, all’inizio di quest’avventura si immaginava che avrebbe avuto un tal seguito?

Ovviamente no, ma in genere mi butto a capofitto e seguo il cuore e la passione. Instagram mi ha colpito davvero tanto e da subito e ci ho creduto molto. Poi con le community instagramers c'è stato un cambio per cui instagram è diventato parte integrante della mia vita e del mio lavoro.

Istagram, Facebook, Twitter: perché utilizzarne uno piuttosto che l’altro?  

Instagram e Facebook in primis. Perchè Instagram è proprietà FB e perchè la maggior parte delle persone sono qui: 1 miliardo di utenti su FB e 400 milioni su IG. Numeri importanti. Poi Instagram è visual, è fotografia quindi arriva prima e subito a chi ci sta. Twitter negli ultimi mesi ha avuto un crollo importante, io stessa lo uso molto meno rispetto allo scorso anno ad esempio e lo vedo sempre più come un social per esperti, giornalisti e per fare PR. Su IG e FB puoi anche fare sponsorizzate a pagamento quindi comprare spazi pubblicitari che aumentano la visibilità della tua pagina. Consiglio, parlando di turismo, sicuramente queste due piattaforme con dinamiche e linguaggi differenti ma entrambe importanti.

Per quali settori sono utili i social e per quali fondamentali

Il turismo ha una grandissima opportunità nei social media, perchè una destinazione, così come i servizi turistici, si "vendono " benissimo in questo campo. Basti pensare a come banalmente una bella foto di una spiaggia o di un ottimo cocktail ci facciano venir voglia di partire per quella meta. Anche il food e la moda sono molto presenti e attivi su Instagram e FB.

Molti fanno della passione per i viaggi un lavoro, raccontando sui blog le proprie esperienze. Avere successo non è da tutti, qual è il segreto per differenziarsi?

Oggi il blogging è diventato un lavoro per molti ma, come purtroppo vedo e sottolineo spesso, in pochi lo fanno con professionalità e competenza, oltre che con passione. Passione first, almeno per me. Poi il lavoro, costanza e qualità nei contenuti che sono testuali ma anche fotografici, ogni giorno deve uscire un articolo che abbia un senso, qualcosa da dire, che sia utile per chi lo legga. Fare il blogger di mestiere è un lavoro e, finchè non lo si prenda come tale, i risultati saranno sempre mediocri. Poi il lavoro a volte non basta, ci vogliono le PR, partecipare agli eventi giusti e conoscere le persone. Ultima cosa ma molto importante: crearsi una nicchia. Parlare di viaggi? lo fanno tutti. Parlate di qualcosa di cui non parli nessuno, specializzatevi, così sarete più interessanti e con un pubblico più attento.

Una percentuale delle figure professionali del futuro pare debbano ancora nascere. Nella stesura di ‘Le nuove professioni digitali’ edizioni Hoepli, scrive delle digital PR: l’evoluzione delle pubbliche relazioni che direzione prenderà?

Bel tema. La e PR oggi sono ancora per una gran parte (diciamo 50%) orientate alle relazioni 1.0, alla stampa, a modalità non digitali e social di comunicazione. Questo mondo è profondamente cambiato negli ultimi 15 anni. Oggi per fare il PR digitale devi vivere questo mondo, andare agli eventi e cercare di conoscere le persone, solo live e offline potrai capire se è un professionista. Nel futuro credo comunque che i rapporti interpersonali rimarranno fondamentali per fare relazioni anche fra 50 anni.

Come le piace raccontare la sua terra, le Marche?

Adoro far conoscere le mie Marche! Tutti lo sanno e tutti lo vedono. Mi batto continuamente per portare le Marche nel mondo con i social, col digitale, organizzando e sostenendo anche qui attività ed eventi impensabili fino a due anni fa. Anche con la Regione Marche e altri enti ed associazione locali creiamo spesso blog tour, instagram tour e attività per la community locale o attività nazionali come l'Assemblea Nazionale Igersitalia di Ottobre 2015: un momento importantissimo per Ancona e la provincia in cui oltre 150 instagramer da tutta Italia hanno raccontato queste zone promuovendole su Instagram e non solo (sfogliatevi il tag #assembleaigersitalia2015 https://www.instagram.com/explore/tags/assembleaigersitalia2015/ foto incredibili). Anche il Parco del Conero e la Riviera del Conero negli ultimi anni si muovono nel digitale con risultati interessanti ogni volta.

A proposito del Parco del Conero

Il Conero per me è uno dei più bei luoghi che abbiamo. Da piccola con la mia famiglia andavamo al mare a Sirolo, Spiaggia Urbani. Quella è la spiaggia in cui sono cresciuta tra grotte, scogli e un mare turchese. Poi le due sorelle e il monte... luoghi naturalistici che amo e in cui appena posso porto amici e instagramer non marchigiani per mostrargli questo piccolo paradiso che ho a 10 minuti da casa.

Un’area protetta può essere social?

Assolutamente si. Può esserlo in mille modi e il parco lo è stato e spero lo sarà ancora anche andando oltre la sfera online e digitale ma organizzando come facemmo per #MarcheNatura tour ed esperienze bellissime offline con persone italiane e internazionali nel territorio. Quella fu la prima esperienza che univa digitale e offline e spero che sarà ripetuta presto. Tutti coloro sono stati nei parchi e non conoscevano le Marche ne sono rimasti affascinati.

Secondo lei il web aiuta ad accrescere la cultura ambientale?

Col web, i blog e i social media la comunicazione e l'informazione arriva a tutti anche dove prima non arrivava. Credo che questo aiuti a far conoscere e a far apprezzare i luoghi e, perchè no, l'ambiente. Molti giornalisti e blogger scrivono anche di questo, di parchi, di sostenibilità, di ambiente e son certa che oggi ci siano molti più mezzi e modalità con cui le persone possano informarsi. Quindi la ritengo una cosa molto positiva e da sfruttare.

Cosa intende nel dire che ama raccontare una destinazione turistica con occhi nuovi? 

Intendo dire con gli occhi di altri, di persone che magari vivono a migliaia di km da qui, al nord e vivono le Marche in maniera completamente diversa da noi che siamo di qua. Occhi nuovi e curiosi, occhi che arrivano da lontano o da vicino e che possono avvicinare tante persone a conoscere meglio questa bellissima terra.

Ph I. Barbotti

Cristina Gioacchini

Archivio Giornale

Sommario

14 Marzo 2016

L' ambiente è il vero petrolio italiano
Fabia Buglioni

Le vacanze nel Parco del Conero tra storia ed archeologia
Cristina Gioacchini

I vini delle Marche si distinguono al Vinitaly

One Adriatic in Ancona: come abbiamo contrastato le trivellazioni in Croazia, Slovenia, Montenegro, Albania e Bosnia Erzegovina

CAI: Puliamo il Parco e vogliamo scendere alle Due Sorelle

Comitato Marchigiano per il sì: “7 buoni motivi per andare a votare”

Intermodal: si è giunti alla firma del Manifesto Adriatico

Al Museo Archeologico Nazionale delle Marche la cultura si forma anche giocando

Pagine di memoria 35 - Le meraviglie sotterranee di Camerano, nel cuore del Parco del Conero
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Camerano: la Storia della chiesa di San Francesco
Fiorenzo Santini

Sirolo: Vlado Kogoj racconta il salvataggio dei naufraghi della Photo
VLADO KOGOJ

Pagine di memoria 34 - La storia della fisarmonica tra Numana, Castelfidardo e Camerano
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

L' Assessore regionale Cesetti al Parco del Conero: si cerca una soluzione per il futuro delle Aree Protette

Pagine memoria 33 – Portonovo, pubblica o privata?
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Ilaria Barbotti: l’arte di essere social
Cristina Gioacchini

La vacanza in un Parco fa bene alla salute
Cristina Gioacchini

Una nuova farfalla vola sul Parco del Conero
Adriano Teobaldelli

E' nato il Comitato regionale 'Vota SI per fermare le trivelle'

Ad Urbino si diventa Narratori del gusto
Pia Bacchielli

Oscar dell' Ecoturismo: Legambiente premia alla BIT il Parco del Conero

Gli italiani cercano sempre più natura. Lo dice il VI° rapporto sul turismo sostenibile

In Giappone hanno inventato il giornale che fiorisce

Legambiente assegna gli Oscar dell’ecoturismo 2016: premiato anche il Parco del Conero

I progetti della Regione per il monitoraggio dei lupi

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