28 Gennaio 2017

LIPU e Parco del Conero: sinergia vincente per salvare l' avifauna in difficoltà

Un anno a fianco del parco, in difesa della natura e soprattutto per salvare l’avifauna in difficoltà. 

Continua con successo la collaborazione dell’ente parco del Conero con la LIPU, associazione ambientalista che si occupa in particolare del “mondo alato” e per questo ha scelto l’upupa come proprio simbolo. ‘Grazie all’appassionato lavoro di Norma Barbini, attivista locale della LIPU, -spiega Gilberto Stacchiotti, Presidente Parco del Conero- il bilancio 2016 di questa collaborazione si chiude sotto il segno del successo: ottimi risultati a fronte di modeste risorse impegnate, grazie soprattutto al grande contributo del volontariato’. Sono una cinquantina gli uccelli selvatici per cui è stata richiesta assistenza, di cui 32 restituiti alla libertà all’interno del parco del Conero dopo una degenza media di un paio di settimane; soltanto in pochi casi si è resa necessaria una riabilitazione più lunga  con trasferimento al centro Recupero rapaci di Fabriano o altre strutture analoghe. L’attività ha avuto il picco nella stagione estiva, quando i piccoli tentano di spiccare il volo, probabilmente per nidificazioni che nel corso del 2016 sono avvenute più tardi rispetto al passato forse a causa del clima rigido invernale durante la primavera inoltrata: ciò potrebbe aver determinato la permanenza dei piccoli nei nidi quando già gli adulti avrebbero dovuto abbandonare i nidi stessi. Rondoni e balestrucci costituiscono infatti la maggior parte delle specie recuperate accanto a specie comuni come passeri, tortore o merli; assai interessante anche la presenza del gruccione, coloratissimo ospite proveniente dai cieli africani, il beccafico, il tordo e la capinera nonché un airone tarabusino e lo straordinario falco pellegrino. ‘Tutti hanno avuto assistenza adeguata –specifica Stacchiotti- con le opportune cure mediche e attraverso la corretta alimentazione e interventi più delicati laddove necessario, per recuperare esiti da traumi, avvolti dal silenzio e dalla professionalità dei volontari. Numeri e curiosità dietro cui si nascondono piccole storie dello straordinario libro sulla natura del nostro territorio, come la vicenda dell’ upupa recuperata da cucciola e poi liberata da adulta oppure il quadretto di famiglia di una nidiata di rondoni di pochi giorni di vita, spettacolo davvero insolito da poter ammirare. In diversi casi i soccorritori hanno assistito, assieme alle famiglie, alla liberazione del volatile da loro soccorso, con grande partecipazione emotiva: un modo anche per ringraziare della sensibilità dimostrata’. Il ruolo di queste attività è infatti anche divulgativa, altrettanto preziosa quindi come opera di informazione e sensibilizzazione. Occhi aperti dunque e se si volessero aiutare animali selvatici in difficoltà basta attivare la segnalazione al 1515 della Forestale/Carabinieri; la LIPU di Ancona mette a disposizione un proprio recapito 3402406671 per interventi sull’avifauna ed altri animali di piccole dimensioni. ‘L’Ente parco –conclude- è a disposizione per facilitare gli intereventi da parte delle strutture ufficiali. Per saperne di più su questo mondo si consiglia la consultazione del vademecum “Vivere con la fauna del parco” – istruzioni per l’uso – edito dal parco stesso nel 2013 su testi di Paolo Perna, in cui sono fornite preziose informazioni sulle modalità di primo soccorso, accanto a notizie sule caratteristiche comportamentali e alimentari delle specie presenti nell’area protetta. E’ un lettura per coloro che intendono avvicinarsi alla fauna per cogliere aspetti interessanti e utili all’osservazione, alla fotografia e in generale ad una maggiore conoscenza dei nostri amici. Con il massimo rispetto, naturalmente!’.