23 Dicembre 2016

I consiglieri e i dipendenti salutano Giacchetti che formalizza le dimissioni

Ha formalizzato le dimissioni Lanfranco Giacchetti ed ha salutato il consiglio direttivo e il personale dell’ Ente Parco del Conero. 

Tante le dimostrazioni di affetto e stima di chi ha collaborato con lui nei 10 anni di mandato alla guida dell’ Ente ed ora si apre un nuovo capitolo per questa realtà ‘verde’, basato sulla continuità di un lavoro già impostato in maniera collegiale. Sarà il vice presidente Gilberto Stacchiotti a prendere in mano il timone, che si avvarrà della valida collaborazione dei consiglieri Fabia Buglioni,  Federico Clementi e Edoardo Biondi, in attesa che verrà nominato dagli Enti locali un nuovo consigliere in sostituzione di Giacchetti. ‘Porteremo avanti il lavoro istituzionale dell’Ente –spiegano Stacchiotti, Buglioni e Clementi presenti al direttivo - continuando con una gestione collegiale per il raggiungimento degli obiettivi del Parco ai fini dello sviluppo sostenibile del territorio. Cogliamo con favore il dinamismo degli Enti locali verso questa candidatura perché, in Ente amministrato da soli 5 rappresentanti a titolo gratuito, c’è bisogno di persone motivate, impegnate e competenti’. Toccanti e colme di stima, sono state poi le parole di Stacchiotti nel salutare il presidente dimissionario: ‘Passione ed equilibrio –ha commentato l’ uscita di scena del collega-  sono queste le caratteristiche principali con cui Lanfranco Giacchetti ha guidato la vita dell’Ente parco a partire dall’ormai lontano 28 dicembre 2006. Ricordo una definizione dell’allora presidente della Provincia Casagrande: Giacchetti è un saggio! Nel tempo ho scoperto quanto fosse appropriata. Eppure prendere in mano la gestione del nuovo Ente parco che proprio allora succedeva al Consorzio era una sfida ancor più complessa per chi oltretutto vantava esperienze professionali completamente diverse dal mondo delle aree protette. Lanfranco ha saputo interpretare il ruolo da protagonista grazie ad una straordinaria capacità di favorire il gioco di squadra con coinvolgimento dei colleghi e senza mettersi al di sopra in alcun momento’. ‘E’ diventato presidente senza il mio voto –spiega Stacchiotti- ma, poi, ne ho apprezzato sempre più il lavoro scrupoloso, il rispetto delle persone, la schiettezza anche di fronte a posizioni divergenti, l’abilità mediatrice. Così collaborare con lui è stata per me un’esperienza estremamente ricca e stimolante’. Il Vice presidente ha ricordato i dieci passati anni alla guida del primo parco delle Marche: ‘con tutte le tensioni, i problemi, i cambiamenti intercorsi non è soltanto un record cronologico, la stabilità più longeva nella storia del Conero; in questo decennio sono stati raggiunti obiettivi importanti ma prima di tutto Lanfranco ha sempre difeso con fermezza ed energia il ruolo dell’Ente e del personale. Grazie alla sua guida l’Ente ha retto tempeste passate e recenti grazie alla sua tenacia, al suo intelligente interloquire con la politica, alla sua autorevolezza. Spiace concludere questa bella esperienza professionale vissuta nella massima stima reciproca ma apprezzo la scelta con la certezza che anche  nelle prossime sfide saprà - come è nel suo stile - trovare ulteriori stimoli e soddisfazioni. E chissà che non trovi il modo di restare comunque vicino al sistema delle aree protette di cui da qualche tempo è diventato “portavoce” come presidente di Federparchi Marche. Grazie Lanfranco! E lo dico con gratitudine anche ripensando a quel mio voto contrario di una presidenza che sarebbe stata la più lunga della storia del parco’.