02 Febbraio 2017

L'etica del fotografo naturalista al Parco del Conero con l' AFNI

Continuano con successo i Sabati Culturali dell’ Unitrè Numana Sirolo in collaborazione con il Parco del Conero, con un appuntamento che mette in evidenza i punti di forza dell’ area protetta legati all’ambiente. 

"L'etica del fotografo naturalista" è il tema del prossimo incontro ad ingresso libero, sabato 4 febbraio 2017 presso il Centro Visite del Parco del Conero in via Peschiera 30 a Sirolo, alle ore 17, a cura dell'Afni Marche, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani. ‘I fotografi dell’ Afni–spiega Fabia Buglioni, vice presidente dell’ Ente Parco, promotrice con Sandra Staffolani presidente Unitrè dei Sabati Culturali al Parco- racconteranno a più voci la loro realtà e presenteranno alcuni filmati di tipo naturalistico a supporto di quanto discusso. Paolo Bolognini, Jacopo Angelini, Marco Bondini, Romina Orsetti, Nilvana Pasqualini sono solo un piccolo assaggio dei nomi di rilievo che fanno parte dell’ associazione e che saranno presenti sabato al Parco’. L’ Afni con il contributo dei soci intende dare un aiuto concreto alla conoscenza e quindi alla tutela del patrimonio naturale. Nasce per valorizzare le potenzialità della fotografia naturalistica, per una migliore conoscenza, documentazione e divulgazione delle caratteristiche degli ambienti naturali. L’obiettivo è diffondere le conoscenze naturalistiche tramite nuovi modi di fare fotografia, finalizzati alla ricerca di immagini ricche di contenuto e particolarmente significative, oltre che tecnicamente corrette ed esteticamente apprezzabili. La fotografia naturalistica come fatto di cultura, questo è il centro della filosofia Afni, come mezzo per raccontare uno degli infiniti capitoli del grande libro della Natura. Per fare questo è importante che il fotografo capisca che è essenziale “l’ecologia” del soggetto, sia esso un ambiente nel suo complesso, una singola specie o una situazione di comportamento. Solo allora potrà ritenersi un fotografo naturalista. Questa visione di una fotografia più culturale è particolarmente importante oggi che l’ambiente subisce violenze di ogni genere, poiché l’etica del fotonaturalista scaturisce proprio dalla conoscenza e senza di essa egli rischia di trasformarsi in vandalo.