06 Novembre 2015

Pagine di memoria 25 – La mappa dei sentieri

L’era digitale, il GPS, la carta escursionistica ma…prima come si faceva? Certo l’approccio era molto più avventuroso.

Per molto tempo unico riferimento sono state  le carte dell’’Istituto Geografico Militare (IGM) di Firenze, le famose “tavolette” dalla grafica essenziale e dai contenuti standardizzati. A parte la scala e la “leggibilità” non proprio immediata, l’IGM copriva  l’intero territorio nazionale però i tempi di aggiornamento erano spesso decennali e con straordinario rigore alla sicurezza nazionale così che: in zone soggette a servitù militari come il Conero ampie zone venivano semplicemente “oscurate”. Per molte mete turistiche ed alpine ben presto arrivano le carte Kompass o di altre case editrici private ma, questo, non succede per il nostro territorio. La prima carta escursionistica del Conero è opera di Francesco Burattini, che nel marzo 1985 la diffuse in allegato alla “Guida del monte Conero” edito da Industrie Grafiche Fratelli Aniballi di Ancona, un volumetto formato tascabile che dopo una illustrazione delle caratteristiche ambientali del Conero offre una rassegna di 16 percorsi escursionistici, principali riferiti in particolare al rilievo principale e 10 vie d’arrampicata sulle falesie sopra le Due Sorelle. La profonda conoscenza dei luoghi da parte dell’autore che alla passione unisce già una ricca esperienza di istruttore nazionale di alpinismo nel CAI di Ancona, insieme ad originali contributi di esperti tematici, garantiscono un immediato successo all’iniziativa editoriale che colma un vuoto editoriale notevole. Poi bisogna attendere la primavera 1990 per un’altra iniziativa a favore dell’escursionismo, promossa dall’Associazione Intercomunale 12 e realizzata da WWF e Legambiente che predispongono una mappa di sentieri questa volta estesa all’intero territorio protetto mentre il gruppo scout FSE Ancona 1 esegue la prima segnaletica dei dodici percorsi, individuati con segnavia bianco- verdi. Alla mappa, in carta riciclata e alquanto schematica, si affianca una descrizione innovativa delle caratteristiche naturali descritte per ambiti biogeografici: il tratto costiero nord e sud, il monte Conero, le colline interne la baia di Portonovo e la pianura del Musone. Con la costituzione del Consorzio, sarà una commissione tecnica a valutare la rete escursionistica esistente proponendo una selezione di 18 percorsi scelti in modo da favorire una scoperta degli aspetti più significativi del territorio protetto con possibilità di fruizione per tutto l’anno. Il 4 agosto 1993 il Consorzio di gestione presenta la carta escursionistica “ufficiale” del parco, stampata dalla SELCA di Firenze, con un’originale conferenza stampa itinerante che porterà giornalisti, tecnici ed amministratori proprio  lungo il sentiero che conduce al passo del Lupo destinato a diventare oggetto di accese polemiche. “Conero senza segreti” è il titolo scelto dalla stampa locale per raccontare l’evento e l’importanza di una  mappa a cura di WWF, CAI, Legambiente, Italia Nostra e Conero  bike club con  le belle foto di Aldo Forlani e Marco Borioni “ in scala 1:200.000 che  è  finalmente uno strumento alla portata di tutti; lo stesso Consorzio in quella occasione si impegna ad operare per la segnaletica necessaria  e la pulizia dal Passetto a Sirolo dei diciotto sentieri tutti da scoprire. Per la georeferenziazione occorre attendere ancora perchè diventa realtà nel 2010 con il contributo del CAI cui va il merito di rilanciare un progetto di adeguamento della segnaletica agli standard ufficiali. Così nel terzo millennio  i vecchi segnavia metallici lasciano il posto ai classici indicatori di legno a strisce bianco-rosse e, contestualmente, la numerazione dei percorsi viene adeguata alle nuove norme regionali su tre cifre. Sembra la fine di una storia ma ormai nel mondo di Google e dei droni anche l’escursionismo ha girato pagina.

 

 

 

 

 

Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Archivio Giornale

Sommario

06 Novembre 2015

X Congresso Legambiente Marche: 'Legambiente 10.0, l’era del cambiamento'

Pagine di memoria 26 – La Strada del Rosso Conero
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 25 – La mappa dei sentieri
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Le aree marine protette, risorsa per il mare e per la pesca

Le Aree Protette delle Marche, un patrimonio naturale a tutela del 10% del territorio regionale

Pagine di memoria 24: Il naufragio del Potho
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Guardie Forestali ADDIO!
Lettera aperta del Presidente del Parco del Conero e di Federparchi Marche Lanfranco Giacchetti

Il Blogtour alla scoperta delle unicità dei Parchi delle Marche

Comuni Ricicloni: Ancona, Camerano e Numana tra i 123 Comuni marchigiani che hanno superato il 65% di raccolta differenziata

I Sabati Culturali dell’ Unitrè Numana Sirolo in collaborazione con il Parco del Conero sono ripartiti alla grande con tante novità

Life Watercare: Parco del Conero e Regione si candidano per ridurre l’impatto della contaminazione da rete fognaria delle acque

Le domeniche del Parco con la Forestalp

Federparchi Marche e Legambiente Marche hanno stipulato una convenzione con la BCC per sostenere imprese ecologicamente sostenibili

Trivelle in Adriatico, dal Conero e dintorni un coro di NO

L' On. Lodolini al Parco del Conero per parlare del futuro delle aree protette e di tutela ambientale

Consegniamo al giudice le chiavi del Parco
Lanfranco Giacchetti - Presidente Parco del Conero e Federparchi Marche

Costa del Conero: Simili ma non uguali, non facciamoci ingannare dai colori
Zaira Da Ros - Biologa Marina - Sea Wolf diving di Numana

Aver abbassato la percentuale di suolo consumato è uno dei risultati più importanti conseguiti dai parchi negli ultimi anni
Giampiero Sammuri - Presidente Federparchi Italia

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