04 Novembre 2015

Pagine di memoria 24: Il naufragio del Potho

“Nella notte del 14 marzo 1962, durante una tempesta con vento di tramontana e mare in burrasca, un cargo libanese di circa 8 mila tonnellate, pieno di legname e con a bordo 21 marinai di origine greca, dopo aver perso il controllo delle macchine venne  spinto  a riva dalla corrente, sino a schiantarsi contro gli scogli delle Due Sorelle squarciandosi in due tronconi. 

La parte di prua finì sulla spiaggia della Cava Davanzali, mentre l’altro troncone affondò a fianco dei faraglioni. I marinai superstiti restarono aggrappati per diverse ore al troncone di prua prima di essere tratti in salvo dai cavatori e dieci di loro scomparvero tra i flutti del mare che poi ne restituì solo una parte. Il carico si sparse lungo la costa fino alla spiaggia Urbani che venne letteralmente sommersa da una catasta di legname, in alcuni punti alta tre metri.” Così descrive il naufragio del Potho, l’appassionato di storia locale Bruno Bambozzi nel volumetto che raccoglie le testimonianze dirette dei protagonisti di una tragedia di mare diventata una pagina straordinaria di eroismo e solidarietà. “A dare l’allarme fu Raimondo Barbadoro che quella notte  si trovava nella baracca a nord della baia come guardiano della cava di pietra e di fronte alla drammatica situazione andò a chiedere aiuto a suo fratello Cesare che, insieme ai suoi  due nipoti, raggiunse la spiaggia della cava e riuscì a trarre in salvo alcuni marinai. Fu proprio Cesare, in particolare, a gettarsi tra le acque gelide riuscendo a salvare la vita al direttore di macchina rimasto impigliato tra le tavole galleggianti ed un cavo. Soltanto la mattina del 16 marzo, accompagnati da altri soccorritori, i sopravvissuti risalirono il monte Conero attraverso il passo del Lupo pieno di neve e, dopo essere stati rifocillati da alcuni contadini del luogo, raggiunsero l’abitato sirolese.” Oggi, a distanza di tanti anni dal naufragio, le lamiere e le porzioni superstiti della nave si sono integrate perfettamente con la vita di scogliera. Lo scafo è completamente distrutto, ma si possono vedere alcune parti ancora integre delle due caldaie, una adagiata in assetto di navigazione, l’altra in verticale e il processo di colonizzazione ha reso lo spettacolo che si apre davanti agli occhi del subacqueo ancora più affascinante. Per la comunità sirolese tuttavia la memoria resta ben viva. Così nel marzo 2012, in occasione del cinquantesimo anniversario del naufragio del piroscafo Potho,  il Comune di Sirolo ha organizzato una cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza ai propri cittadini che prestarono soccorsi e salvarono numerose vite umane. Ed io sono orgoglioso che anche mio padre figuri tra quelle persone di grande solidarietà.

Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Archivio Giornale

Sommario

04 Novembre 2015

X Congresso Legambiente Marche: 'Legambiente 10.0, l’era del cambiamento'

Pagine di memoria 26 – La Strada del Rosso Conero
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 25 – La mappa dei sentieri
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Le aree marine protette, risorsa per il mare e per la pesca

Le Aree Protette delle Marche, un patrimonio naturale a tutela del 10% del territorio regionale

Pagine di memoria 24: Il naufragio del Potho
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Guardie Forestali ADDIO!
Lettera aperta del Presidente del Parco del Conero e di Federparchi Marche Lanfranco Giacchetti

Il Blogtour alla scoperta delle unicità dei Parchi delle Marche

Comuni Ricicloni: Ancona, Camerano e Numana tra i 123 Comuni marchigiani che hanno superato il 65% di raccolta differenziata

I Sabati Culturali dell’ Unitrè Numana Sirolo in collaborazione con il Parco del Conero sono ripartiti alla grande con tante novità

Life Watercare: Parco del Conero e Regione si candidano per ridurre l’impatto della contaminazione da rete fognaria delle acque

Le domeniche del Parco con la Forestalp

Federparchi Marche e Legambiente Marche hanno stipulato una convenzione con la BCC per sostenere imprese ecologicamente sostenibili

Trivelle in Adriatico, dal Conero e dintorni un coro di NO

L' On. Lodolini al Parco del Conero per parlare del futuro delle aree protette e di tutela ambientale

Consegniamo al giudice le chiavi del Parco
Lanfranco Giacchetti - Presidente Parco del Conero e Federparchi Marche

Costa del Conero: Simili ma non uguali, non facciamoci ingannare dai colori
Zaira Da Ros - Biologa Marina - Sea Wolf diving di Numana

Aver abbassato la percentuale di suolo consumato è uno dei risultati più importanti conseguiti dai parchi negli ultimi anni
Giampiero Sammuri - Presidente Federparchi Italia

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