22 Ottobre 2015

Consegniamo al giudice le chiavi del Parco

In un’ articolo pubblicato sul Corriere Adriatico il 18 ottobre 2015 dal titolo ‘Il Parco risarcisca i danni dei cinghiali’, si legge di una recente sentenza emessa dal Tribunale Civile di Ancona dove si condanna il Parco del Conero a risarcire i danni ad un cittadino che ha investito nel 2012 un cinghiale sulla SP1 del Conero.

Da questa sentenza, pare evidente che il giudice monocratico non abbia ben capito le funzioni di un Parco Naturale. Se questa fosse, come si dice tramite stampa, una sentenza ”apripista” per i rimborsi degli incidenti stradali causati da fauna selvatica, si farebbe prima a ‘consegnare le chiavi’ del parco al giudice in questione, perché tale problema, si sa, è a carattere regionale e nazionale. Inoltre, è importante sapere che a questa sentenza se ne aggiungono tante altre che dicono esattamente il contrario. Pur capendo le rimostranze del danneggiato, che ha tutta la nostra comprensione, è un peccato che si vada in questo modo ad annullare, nella percezione del cittadino, anni di buona gestione. Si distorce la realtà dicendo che c’è uno sproporzionato numero di cinghiali a cui non è seguita alcuna efficace azione di contenimento e riduzione del numero dei capi in eccesso, come dimostra la seguente tabella degli abbattimenti:

 -

Maschi

Femmine

Indeterminati

Totale

2015

np

np

np

222

2014

87*

55*

5*

194

2013

166

198

36

434

2012

244

258

28

530

2011

164

138

22

324

2010

135

113

13

261

2009

23

35

9

67

Totale

819

797

97

1713

 
  • dato aggiornato a luglio 2014

L’Ente Parco contiene la popolazione di cinghiale grazie all’operato di 44 selettori che operano da 80 altane, 6 ore al giorno, per tre giorni alla settimana, per  undici mesi all’anno. Sono 10 le trappole gestite dagli agricoltori tutto l’anno e il Parco ha anche attuato tutto ciò che è in suo potere per attenuare la conflittualità tra l’ungulato e le attività antropiche. si sono messe in opera 25.000 m di recinzioni elettrificate per ridurre la disponibilità di cibo, la cartellonistica stradale per allertare l’utente del pericolo di attraversamento della fauna selvatica. Si è attuata una campagna mediatica sulla biologia del cinghiale con annessa pubblicazione di un libro in cui si cerca di formare ed informare il cittadino sulla presenza della fauna. Avere una vasta componente di fauna selvatica nel territorio protetto è, per i Parchi, segno che quello che si sta facendo per la protezione della natura è positivo, perché si seguono le linee comunitarie. C’è da dire anche che i cinghiali negli anni sono diminuiti, mentre il numero delle autovetture che giornalmente circolano sulla SP1 del Conero non lo è, anzi è in aumentato con punte di 4.000 macchine al giorno (contate in una sola direzione) nel periodo estivo e da una indagine eseguita dalla Provincia di Ancona, circa il 90% delle contravvenzioni accertate sulla SP1 del Conero è dovuto ad eccesso di velocità dei piloti di auto e moto. Illuminare, recintare, realizzare soprapassi e sottopassi x i cinghiali nelle strade del parco? Si spero sia chiara a tutti l’impossibilità di quanto richiesto per ovvi motivi di proprietà delle strade (provinciali, comunali), motivi di risorse economiche che porterebbero i cittadini a pagarne il pedaggio, come accade per le autostrade che sono private, recintate e, a volte illuminate. Se poi il principio vale nelle aree parco, dove la natura (flora e fauna) è protetta, fuori dalle aree parco sarebbe ancora peggio perché c’è un regime di gestione (di protezione) dell’animale selvatico che, però, è in capo alle Provincie o Regione o Stato. Si conclude quindi chiedendo sostegno in questa battaglia culturale sulla gestione della fauna in un Parco, zona protetta, pregiata e di eccellenza e si auspica che la Provincia e la Regione si facciano parte attiva per contrastare questa cultura distorta nei confronti dell’Ente Pubblico che deve pagare o farsi carico di assicurazioni insostenibili, tutti costi che ricadrebbero sui cittadini e distolgono le finanze da investimenti pubblici necessari per il territorio come, ad esempio, l’ asfaltatura delle strade.

 

 

 

 

 

Lanfranco Giacchetti - Presidente Parco del Conero e Federparchi Marche

Archivio Giornale

Sommario

22 Ottobre 2015

X Congresso Legambiente Marche: 'Legambiente 10.0, l’era del cambiamento'

Pagine di memoria 26 – La Strada del Rosso Conero
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 25 – La mappa dei sentieri
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Le aree marine protette, risorsa per il mare e per la pesca

Le Aree Protette delle Marche, un patrimonio naturale a tutela del 10% del territorio regionale

Pagine di memoria 24: Il naufragio del Potho
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Guardie Forestali ADDIO!
Lettera aperta del Presidente del Parco del Conero e di Federparchi Marche Lanfranco Giacchetti

Il Blogtour alla scoperta delle unicità dei Parchi delle Marche

Comuni Ricicloni: Ancona, Camerano e Numana tra i 123 Comuni marchigiani che hanno superato il 65% di raccolta differenziata

I Sabati Culturali dell’ Unitrè Numana Sirolo in collaborazione con il Parco del Conero sono ripartiti alla grande con tante novità

Life Watercare: Parco del Conero e Regione si candidano per ridurre l’impatto della contaminazione da rete fognaria delle acque

Le domeniche del Parco con la Forestalp

Federparchi Marche e Legambiente Marche hanno stipulato una convenzione con la BCC per sostenere imprese ecologicamente sostenibili

Trivelle in Adriatico, dal Conero e dintorni un coro di NO

L' On. Lodolini al Parco del Conero per parlare del futuro delle aree protette e di tutela ambientale

Consegniamo al giudice le chiavi del Parco
Lanfranco Giacchetti - Presidente Parco del Conero e Federparchi Marche

Costa del Conero: Simili ma non uguali, non facciamoci ingannare dai colori
Zaira Da Ros - Biologa Marina - Sea Wolf diving di Numana

Aver abbassato la percentuale di suolo consumato è uno dei risultati più importanti conseguiti dai parchi negli ultimi anni
Giampiero Sammuri - Presidente Federparchi Italia

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