22 Ottobre 2015
Aver abbassato la percentuale di suolo consumato è uno dei risultati più importanti conseguiti dai parchi negli ultimi anni
A Milano, nel corso di un convegno collaterale a Expo, è stato presentato il rapporto Ispra sul consumo del suolo.
Cosa emerge è presto detto. Quasi un quinto della fascia costiera italiana, una superficie di oltre 500 km quadrati equivalente all'intera costa della Sardegna, è stato cancellato dal cemento, che ingoia 55 ettari di Penisola al giorno. Nel rapporto si tirano in ballo anche le aree protette, dove il consumo di suolo -scrive l’Ispra- ammonta a 34mila ettari. Un dato che implicitamente potrebbe indurre a credere che parchi e riserve non stiano svolgendo bene il loro compito di presidio e salvaguardia del territorio. In realtà è esattamente l’opposto. Andando a vedere i dati si scopre infatti che nelle aree protette si riscontra solo l’1,06% di suolo impermeabilizzato (a fronte di una superficie complessiva di 3,2 milioni di ettari), contro una media nazionale del 7% e del 20% sulla costa. Federparchi ci tiene a dettagliare questo passaggio, per evitare il rischio che venga travisato il ruolo dei parchi sul fronte della tutela del territorio. “L’aver abbassato la percentuale di suolo consumato all’interno di aree protette – spiega il presidente Giampiero Sammuri - rappresenta infatti uno dei risultati più importanti conseguiti dai parchi negli ultimi anni”.
Per la cronaca a rubare la terra, soprattutto all'agricoltura, sono in primis le strade, che rappresentano il 40% della superficie consumata, seguite dagli edifici con circa il 30%. Il resto va in piazzali, parcheggi, cortili e campi sportivi, discariche, cantieri, porti e aeroporti. Nella classifica delle regioni più "asfaltate" si confermano al primo posto Lombardia e Veneto, mentre alla Liguria va la maglia nera della cementificazione entro i 300 metri dalla costa. Tra le zone a rischio idraulico è invece l'Emilia Romagna a detenere il primato. Il Sud 'recupera' a livello comunale: nove dei 10 paesi più "consumati" sono in provincia di Napoli.
Giampiero Sammuri - Presidente Federparchi Italia