I rapidi cambiamenti sociali sul conflitto tra libertà individuale e difesa del comune senso del pudore hanno avuto anche al Conero la loro risonanza.
Schedate a Portonovo le bagnanti a seno nudo! Ne dava notizia il Resto del Carlino nell’agosto 1983 precisando che l’operazione dei Carabinieri ha riguardato l’intera costa del Conero come azione cautelativa all’indomani di una sentenza di Cassazione che aveva “liberalizzato” il topless.. In sostanza la Suprema Corte aveva riconosciuto il diritto di tale scelta purché non contrastante con il senso del pudore lasciando quindi spazi d’interpretazione abbastanza prevedibili. Ma non risulta che in quell’occasione seguissero conseguenze di alcun tipo. A Portonovo in realtà il dibattito non assunse toni particolarmente accesi tanto che nel giugno 1986 lo stesso quotidiano riportava la sintesi delle diverse posizioni sottolineando – all’interno di un confronto pacato – che la questione andava ridimensionata considerata la superficie limitata della baia e la gravità del problema inquinamento. Ben diversa la situazione a Sirolo: qui lo scontro fu duro e il luogo del contendere la spiaggia dei Sassi Neri. Nel tempo multe e anche salate le hanno avute alcuni turisti che sfidando i divieti hanno optato per la tintarella integrale. Puntuale come tanti altri riti estivi, all’approssimarsi della bella stagione ritornava il consueto scontro. Per la verità I “nudisti” in più riprese - anche attraverso l’Arci-gay - cercarono un accordo con le amministrazioni interessate per avere uno spazio riservato ma senza alcun esito, a parte qualche multa annullata dal giudice di pace La prima ordinanza anti nudisti del sindaco Orazi entra in vigore il 14 giugno 1997 con un approccio inizialmente abbastanza “informativo” come ben sintetizzava all’indomani il Corriere Adriatico:nell’articolo “Per favore si rimetta gli slip”. Ben più decisa la posizione dei sindaci Misiti che negli anni seguenti si rendono protagonisti di una politica nettamente contraria alla presenza di nudisti sulle spiagge sirolesi e peggio ancora alla prospettiva di vedere Sirolo tra le mete preferite di questo tipo di turismo. E mentre questo accadeva lungo le spiagge, tra i boschi del monte le piccole stradine laterali alla strada principale o qualche radura appartata hanno sempre rappresentato luogo di frequentazione da parte di coppiette ansiose di intimità; situazione questa che ha attratto altri “fruitori speciali” che trovavano diletto nell’osservare il piacere altrui. Insomma tanto gossip all’ombra del Conero in riva al mare o al fresco delle pinete… ma come finisce la storia? Per il topless ormai è prassi accettata, ovunque. I “nudisti” si sono in qualche modo riservate le spiagge più “scomode” oltre la Vela e al limitare estremo dei Sassi Neri, nonostante sia sempre vigente a Sirolo la sanzione di ben 516,46 € contro le abbronzature integrali. E i “guardoni” sono scomparsi perché è venuto meno l’oggetto delle loro insane attenzioni dopo che le invitanti deviazioni sono state bloccate dal Parco con sbarre metalliche e distrutte le postazioni dedicate. Il buonsenso però non è mai troppo!
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
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Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
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Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
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Lanfranco Giacchetti - Presidente Ente Parco del Conero
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