Vi ricordate la battaglia per il rigassificatore al largo di Portorecanati? Il 29 novembre 2012 è l’autorevole Sole24ore seppure con un malcelato disappunto a dare la notizia che “Gas de France Suez "congela" – anche se il congelamento suona più come un'archiviazione – il progetto del rigassificatore Tritone al largo di Porto Recanati nelle Marche.
Un altro investitore straniero che desiste, un altro grande progetto infrastrutturale ed economico di fatto cancellato. Anche se dopo quattro anni di dedali autorizzativi è la crisi del mercato energetico a suggerire lo stop al presidente Giuseppe Gatti, più che la dura opposizione da sempre espressa da comunità e istituzioni locali, in nome della tutela ambientale.” E invece in questa primavera 2017 l’affare rigassificatore torna d’attualità e ricompatta il fronte di quanti allora hanno espresso con forte determinazione la loro opposizione al progetto. Per gli esperti del diritto potrebbe sembrare soltanto un atto dovuto, un mero aspetto procedurale e poco più. Tecnicamente è un’istanza ai fini della dichiarazione della persistenza dell’interesse al ricorso n. 3320/2011 avverso il Ministero dell’Ambiente avente ad oggetto la richiesta di annullamento del decreto con il quale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per i beni ed Attività Culturali, in data 21 gennaio 2011 ha ritenuto “la compatibilità ambientale relativamente al progetto presentato dalla società Tritone GNL S.p.A. (subentrata alla Società GDF Suez S.A.) alla realizzazione di un “terminale offshore di rigassificazione GNL localizzato al largo delle coste della regione Marche antistante il Comune di Portorecanati”. Però il solo fatto che la lunga vicenda continui a nutrirsi di atti formali è una questione che ancora lascia preoccupati circa la definitiva risoluzione della questione come aveva a suo tempo dichiarato lo stesso proponente. Insomma sarà bene restare vigili e chiarire che le posizioni allora espresse dal territorio restano fortemente contrarie al progetto. Ribadendo le stesse posizioni critiche rispetto ad un Ministero ambiente che sei anni fa ha dichiarato compatibile quella struttura con la tutela dell’ambiente e le norme di salvaguardia del mare. Allora sarà pure un aspetto tecnico-giuridico ma anche in questa occasione una cosa è certa: l’interesse su questa battaglia persiste! E l’Ente parco rinnova il suo impegno a fianco dei sindaci della costa che pure si mostrano compatti contro il rigassificatore puntando invece alla difesa dell’ambiente e delle proprie comunità. La volontà di 8 amministrazioni (Ancona, Sirolo, Numana, Camerano, Loreto, Castelfidardo, Recanati, Potenza Picena) che pure hanno il sostegno di Legambiente dovrà pur contare qualcosa in questa vicenda o vale soltanto la posizione del comune di Portorecanati la cui disponibilità al progetto continua ad essere sempre più incomprensibile?
Gilberto Stacchiotti
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