11 Agosto 2017

Turisti insultati lungo il sentiero della Gradina

Il fatto è recente. Nello stesso sentiero sono stati segnalati altresì danneggiamenti alla segnaletica. Alcuni turisti vengono insultati e minacciati verbalmente mentre passano sul sentiero n°318 del Conero. Lo segnalano all’ Ente Parco ed ora stanno valutando di sporgere denuncia alle autorità competenti. 

‘Il parco è di tutti –commenta Gilberto Stacchiotti, Presidente Ente Parco del Conero- e la fruizione dei 18 sentieri ufficiali è libera nel rispetto delle regole. Bisogna partire da qui in questa estate 2017 per denunciare due modalità di comportamento che evidenziano l’arroganza di quanti, con ben altro spirito, si accaniscono contro questo straordinario territorio: il vandalismo e la prepotenza’. E in riferimento all’ accaduto: ‘Il danneggiamento della segnaletica –continua- e delle strutture al servizio della fruizione è purtroppo un fatto ricorrente che segna un grave disagio di valori e indifferenza alle regole di convivenza. Esso non implica soltanto costi di ripristino a carico di enti pubblici ma mette a rischio la sicurezza dei fruitori e danneggia l’immagine stessa di un parco che nel  turismo offre importanti occasioni di sviluppo. A questo malcostume si aggiunge spesso la prepotenza di quanti, per un esasperato concetto di proprietà privata, affrontano gli escursionisti con minacce, ingiurie e aggressioni verbali che sconfinano evidentemente sul piano del penale’. L’ente parco, in un avviso appena diffuso sul proprio sito, conferma che la rete escursionistica del parco, seppure sviluppata su proprietà privata è garantita da servitù  di passaggio e quindi gode di specifica tutela normativa.  ‘Pertanto –conclude Stacchiotti- qualora si verificassero ulteriori aggressioni come recentemente segnalato da escursionisti nel sentiero 318 anello della Gradina, si invitano gli stessi a denunciare immediatamente tali fatti contattando il comando Forestale Carabinieri/Conero  od informare l’ Ente parco. Stessa collaborazione è richiesta a fronte di atti vandalici o danneggiamenti del patrimonio ambientale che proprio come bene comune va tutelato nell’interesse della collettività. Questa campagna per la legalità vuole combattere comportamenti che di fatto danneggiano l’Ente parco e soprattutto il territorio e quanti intendono goderne liberamente’.