Le condizioni climatiche di questa torrida estate ripongono l’esigenza di massima attenzione al rischio incendi. L’ Ente Parco del Conero, considerato anche quanto accaduto ieri al Parco San Bartolo, invaso e distrutto per gran parte dalle fiamme, intende fornire alcuni strumenti per la tutela del territorio.
Che fare quindi in caso di incendio? ‘Innanzitutto –spiega Gilberto Stacchiotti, presidente Ente Parco del Conero- esprimo solidarietà agli amici del Parco San Bartolo ed a chi è stato toccato da questo spaventoso incendio. Riguardo il Conero, occorre predisporre uno strumento idoneo di prevenzione dei rischi e di gestione dell’emergenza per non trovarsi impreparati. I maggiori rischi per il patrimonio boschivo sono legati a fattori antropici, determinati anche involontariamente da comportamenti non corretti come i fuochi non controllati, l’abbruciamento di stoppie o sigarette accese gettate in terra. Da oltre dieci anni il Conero è dotato, grazie all’Ente Parco, di un piano antincendi boschivi il cui scopo è quello di coordinare l’attività di Enti ed associazioni per garantire la protezione della comunità e dei boschi. Ad esso si integrano i piani comunali di emergenza’. Strategica la localizzazione di punti di avvistamento per l’antincendio che, sulla base dell’esperienza pregressa, vengono confermati alla Gradina del Poggio e a Monte Colombo. “Il Parco, -dice ora il direttore dell’Ente Marco Zannini- da qualche anno, presiede un tavolo tecnico permanente al quale partecipano Enti a vario titolo coinvolti nell’azione di protezione civile e antincendio boschivo. Il Tavolo tecnico, in coerenza con quanto recentemente stabilito sul Piano A.I.B. ed in linea con le indicazioni dello stesso piano, ha avviato una campagna informativa mediante azioni rivolte sia ai turisti adottando una strategia di sensibilizzazione e responsabilizzazione dei cittadini proprietari. E’ sui comportamenti che si rende necessaria la massima attenzione da parte dei fruitori del territorio, cooperando così con le “sentinelle dei boschi”, i VAB, alla migliore efficacia del piano. Piccoli gesti di grande valore’. Il Tavolo Tecnico, evidenzia che la sosta delle auto o moto in aree non adibite a parcheggio, in particolare ai margini di strade vicinali o pubbliche, è molto pericolosa in caso di incendio, in quanto non soggetta a controlli. E’ il caso della sosta lungo la strada che costeggia il parcheggio comunale nelle vicinanze della rotatoria di Portonovo, interdetta in parte all’accesso. Nel mese di Giugno infatti, sulla scarpata laterale si è verificato un incendio. ‘Da Portonovo –conclude Stacchiotti- è partita la campagna di sensibilizzazione con apposizione di tabelle informative sui corretti comportamenti consigliati dal P.A.B.. Il Tavolo raccomanda agli enti competenti l’obbligo di far rispettare i divieti di accensione fuochi, ricordando anche l’art.15.1 del Regolamento del Parco che prevede, a difesa dagli incendi boschivi, anche il divieto di accensione delle cosiddette ‘lanterne volanti. E naturalmente niente fuochi d’artificio’.
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