Il 19 aprile si è chiuso il cerchio attorno al processo che ogni Area Protetta delle Marche ha dovuto attuare per ottenere la CETS. Una settimana prima, infatti, i verificatori di Europarc Federation, hanno avuto modo di toccare con mano il lavoro delle Aree Protette, per avere l’ ambita Certificazione.
Dalle loro visite ai Parchi: Gola della Rossa Frasassi, del Conero, San Bartolo, Sasso Simone Simoncello e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (al terzo rinnovo della Carta), ne verranno tratte delle conclusioni per l’ assegnazione o meno della Certificazione. Qualora la verifica dia esito positivo, a settembre, la CETS verrà assegnata con una cerimonia ufficiale che si terrà a Bruxelles.In vista della certificazione Federparchi Marche, in collaborazione con la Regione Marche (Servizio Ambiente e Turismo), hanno organizzato una giornata per mettere a confronto le realtà verdi regionali e studiare la possibilità di concretizzare progetti di rete o dei singoli Parchi. La giornata è partita alle ore 9,30 in Regione, con un incontro da parte del Presidente di Federparchi Marche Fabrizio Giuliani, con i tecnici regionali e con i responsabili delle Aree Protette Marchigiane candidate. Alle ore 11, l’ incontro si è aperto al territorio, coinvolto nella realizzazione del piano di azioni compilato nel processo CETS, tanti progetti firmati da pubblico, privato ed associazioni, dato che la Carta Europea prevede da parte delle Aree Protette, il rafforzarsi dei rapporti ed il dialogo con il territorio stesso ed il lavorare in partnership per uno sviluppo del turismo sostenibile. Progetti in direzione della mobilità dolce ad esempio, dell’ accessibilità, delle energie rinnovabili ecc. ecc. ‘Cosa possono fare le Aree Protette per le Marche? – commenta con queste parole l’ iniziativa, Fabrizio Giuliani, Presidente Federparchi Marche.- Questa è la domanda da cui prende spunto la giornata di oggi, seppur con una premessa: nei Parchi già certificati CETS, si è notato un aumento all’ incirca del 20% del movimento turistico, in prevalenza proveniente dal nord Europa. Questa certificazione è infatti garanzia per coloro alla ricerca di destinazioni caratterizzate da un’ offerta turistica sostenibile. Ed ecco che le Aree Protette, principali e naturali promotori di quest’ offerta, ne diventano elementi fondamentali, dato il loro ruolo. Federparchi, ai fini di discutere, concertare e concretizzare proposte comuni che vadano in questa direzione, oltre che in quella della mobilità dolce, delle energie rinnovabili e della biodiversità, sta organizzando una serie di seminari. Quelli sulla CETS, si concluderanno nel periodo estivo con un Convegno nel Parco del Conero. Dalle proposte derivanti dalle Aree Protette Marchigiane, si costruirà un progetto ecosostenibile relativo ai fondi europei strutturali e non strutturali, per contribuire in modo fattivo al prossimo piano operativo regionale 2014/2020, sulla base delle indicazioni della Commissione Europea, ovvero che tenga conto di: sostenibilità, cambiamenti climatici e biodiversità. Le Aree Protette in questo nuovo piano europeo risultano fondamentali, perchè luoghi di sperimentazione di modalità di tali tematiche, sostenute dall’ UE. La CETS è un punto centrale della nostra proposta sul turismo’. Dopo l’ introduzione del Presidente Giuliani, a parlare è stata Stefania Petrosillo di Federparchi Italia, spiegando la bontà del processo di certificazione, diventato garanzia di un territorio che racchiude determinate caratteristiche di eco-sostenibilità. ‘L’esperienza CETS nelle Marche e l’impegno della Regione’ è stato invece il tema centrale dell’ intervento del Dirigente Regionale all’ ambiente Alfredo Fermanelli: ‘Le Aree Protette, -ha affermato- contribuiscono al miglioramento socio economico del territorio e la Regione Marche crede fortemente in quest’ operazione di sviluppo del turismo sostenibile, inteso come realizzazione di progetti quali: la creazione di linee di prodotti di filiera, di tutela e valorizzazione della biodiversità, di educazione ambientale, tutti modi per far ripartire l’ economia’. ‘La CETS nelle Marche dal punto di vista di Europarc Federation’ è stato poi momento di confronto dei punti di vista dei verificatori che per la stessa Europarc Federation, i giorni scorsi hanno visitato le Aree Protette marchigiane. I nomi dei verificatori sono: P.Castro, J.Prats e G.Benelli. Infine, le conclusioni dell’ evento sono andate a Marco Zannini, direttore del Parco del Conero, nonché Responsabile del gruppo lavoro “ Turismo” Federparchi Marche. Secondo Zannini: ‘Fare un turismo ecosostenibile ha senso perché: non distrugge l’ambiente; arresta l’esodo delle zone rurali alle città permettendo così il mantenimento di habitat naturali legati alla presenza dell’uomo, come quello delle praterie; contribuisce a diffondere nelle comunità locali un nuovo senso di orgoglio per la loro terra; conferisce all’agricoltura di qualità (biologica o certificata Qm Marche) un ruolo centrale nella salute dell’uomo e dell’ambiente naturale; consente ai turisti di entrare in contatto con le specificità del territorio e delle persone che lo abitano e di viverle in piena consapevolezza; fa contenti i turisti perché non sono loro la causa di ingiustizie sociali e di degrado ambientale come lo sono tanti tipi di turismo (sessuale, venatorio o in villaggi di lusso costruiti in paesi del terzo mondo); è economicamente equo e solidale con il territorio; tutela il futuro del turismo nelle aree protette’. ‘La Regione Marche ha bisogno dei Parchi – ha commentato Enzo Giancarli, Presidente della IV Commissione regionale Turismo ed Ambiente- perché il turismo eco-sostenibile è sinonimo di qualità e la Regione punta tutto sulla qualità dei prodotti turistici’. Un concetto quello dei prodotti turistici, a cui si è riferito anche Pietro Talarico, Dirigente regionale del settore Turismo, sottolineando come la Regione stia investendo fortemente nel prodotto turismo-sostenibile, al pari di quello mare, manifatturiero, enogastronomico ecc. ‘In questo contesto generale di prodotti d’ eccellenza delle Marche, quello del turismo sostenibile – ha detto- assume un ruolo importantissimo’. Ha concluso gli interventi Lanfranco Giacchetti, Presidente del Parco del Conero, parlando di biodiversità intesa anche come stile di vita ed elemento culturale, oltre che traino economico per il territorio. Ha ricordato una parte dei progetti messi in campo dal Parco del Conero, progetti di rilievo come la commercializzazione dei prodotti di filiera ‘Terre del Conero’, un segno distintivo di un’ agricoltura di qualità, custode dell’ ambiente. Il menù in braille adottato di recente da un noto ristorante di Numana, progetto da allargare ad altri della categoria; i pacchetti turistici per normo-dotati e per diversamente abili realizzati dalla Forestalp, braccio operativo dell’ Ente Parco ed anche Tour Operator, in collaborazione con i rappresentanti del ricettivo e di diversi comparti turistici del Parco e del Museo Tattile Omero di Ancona. Una pista ciclabile del Conero da inserirsi in un progetto ciclabile più ampio e di rete tra i Parchi e tra i comuni che compongono l’ Associazione Riviera del Conero; un sentiero che attraversi il patrimonio archeologico dell’area protetta. Ha anche messo in evidenza come, a sostenere questa giornata CETS, ci fossero in sala Raffaello, i rappresentanti delle altre Aree Protette marchigiane ed una nutrita rappresentanza del territorio del Conero, presidenti di associazioni e di categoria, uniti e vicini alle Aree Protette, per la rinascita di un’ economia, la Green Economy, in grado di fornire occupazione’. Dei seduti in sala, Lanfranco Giacchetti tra gli altri ha evidenziato la presenza di Gilberto Stacchiotti, Vice Presidente del Parco del Conero, del consigliere Federico Clementi e di: Marzio Carletti Sindaco di Numana, Massimo Piergiacomi Sindaco di Camerano, Fabia Buglioni Assessore Comune di Sirolo, Costantino Renato Assessore Comune di Camerano, Carlo Neumann Presidente Associazione Riviera del Conero, Giancarlo Gioacchini Vice Presidente Regionale Confesercenti, Aldo Grassini Presidente Museo Omero ed Alba Angeletti, Luigino Quarchioni Presidente Legambiente Marche, Anna Maria Ciccarelli Presidente Albergatori Riviera del Conero, Maurizio Landolfi M. BAC Soprintendenza Beni Archeologici Marcbghe, Aldo Roscioni Responsabile del Turismo Confindustria, Roberto Malatini Direttore Conero Golf Club, Evasio Sebastianelli Direttore CIA Marche, Maurizio Baccanti Cooperativa Forestalp, Anna Caramia Ponte tra culture, Giacomucci Renato CAI. L’ incontro è terminato con una degustazione di prodotti della Filiera del Parco del Conero: ‘Terre del Conero’.
Cristina Gioacchini
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