L' agenda della natura è una rubrica ideata e curata dal Vice Presidente dell' Ente Parco Gilberto Stacchiotti. In questo numero trovate: Bellezza italiana; Il lupo nelle Marche; Poiana (quasi) libera; Parchi in fermento; Cinghiali ed allarme Cesio; Piemonte Parchi; Dinosauri ad Ancona.
Bellezza italiana
La bellezza come tema portante di scelte concrete, la qualità come chiave di ogni trasformazione del territorio. E’ questo il filo conduttore del disegno di legge in 10 articoli proposto da Legambiente alla politica nazionale quale occasione di cambiamento; una grande sintesi per riorganizzare in un unico sistema i provvedimenti legislativi inerenti alla qualità del territorio e definire chiaramente il percorso da intraprendere per rimettere al centro la bellezza nelle sue tante declinazioni operative: la bellezza patrimonio del Paese, tutela e riqualificazione del patrimonio paesaggistico italiano, tutela del suolo e contenimento del consumo, bellezza delle opere pubbliche e concorsi di progettazione, rigenerazione urbana, contributo per la tutela del suolo e la rigenerazione urbana, repressione dell’abusivismo edilizio e recupero ambientale delle aree, dibattito pubblico per lì’approvazione delle infrastrutture di interesse nazionale, bando di idee per la bellezza, bellezza dei gesti e senso civico. Una doppia sfida per costruire il nostro futuro sul binomio cultura e bellezza quali espressioni straordinarie del made in Italy e, nel contempo, affrontare insieme temi spesso scoordinati per fare della qualità la chiave di ogni trasformazione del territorio italiano.
Il lupo nelle Marche
La conservazione del lupo in Italia è senza dubbio il maggior successo della politica di salvaguardia della fauna. Da quando nel 1971 il WWF lanciò l’Operazione S. Francesco, per questo mammifero - allora sull’orlo di estinzione in Italia e cacciato anche con bocconi avvelenati come specie nociva - si è avuta una straordinaria diffusione che gli ha consentito di affacciarsi oltre i confini alpini. Di quei circa 100 esemplari stimati nei primi anni Settanta un piccolo nucleo sopravviveva anche nella nostra regione, ben protetto tra i boschi dei monti della Laga e dei Sibillini. Nel biennio 2010-2011 un’importante indagine ne ha fotografato la presenza attuale che si stima in 28 gruppi familiari con 11 cucciolate accertate ed una consistenza complessiva di circa 150 esemplari. Dal febbraio 2012 un individuo ha fatto la comparsa anche nel parco del Conero, presenza questa documentata accertata grazie a rilievi fotografici e analisi genetiche dell’ISPRA-Ministero Ambiente. I risultati della ricerca sono stati diffusi nel libro “Il lupo nelle Marche. Ieri, oggi e…domani”pubblicato dalla Regione Marche e scaricabile dal sito www
Poiana (quasi) libera
Genga. 30 gennaio 2013 E’ già un piccolo miracolo che sia sopravvissuta la stupenda poiana rinvenuta dal Corpo Forestale nel parco del Conero dopo una violenta collisione in volo, probabilmente con qualche ostacolo della “civiltà umana”. Le cure dei veterinari dello Zoo Paese dei Bimbi si sono concentrate sul dito opponibile e le remiganti primarie seriamente compromessi nell’urto. I notevoli miglioramenti ne hanno permesso il trasferimento in una voliera nei pressi di Genga nel parco di Frasassi e Gola della Rossa, dove potrà riassaporare la compagnia di nibbi e asini sotto l’esperto controllo dell’amico Jacopo Angelini. Ha recuperato certamente la fierezza e la bellezza del rapace, l’appetito invece non è mai mancato come la capacità di una ripresa sorprendente. E chissà che alla comparsa del nuovo piumaggio possa finalmente compiere quel passo in più, quello decisivo verso la libertà.
Parchi in fermento
Di fronte alla drammatica crisi di un modello di sviluppo basato sul consumismo e sulla mercificazione, il mondo dei parchi è consapevole di poter svolgere un ruolo importante per un futuro migliore fondato sui valori etici, ambientali e qualitativi che costituiscono il motivo di esistere delle stesse aree protette. In tal senso alcuni appuntamenti promossi da Federparchi sono stati indubbiamente importanti occasioni di confronto, sintesi e proposta. Dinamismo che porterà presto alla convocazione degli “Stati generali dei pacrhi” quale provocazione di fronte ad una politica di governo che proprio sulle risorse ambientali fatica a svolgere un ruolo trainante di gestione e valorizzazione prioritaria per una nuova economia seriamente e concretamente “green”. Anche il coordinamento AdriaPAN rilancia le visioni strategiche di una politica di conservazione per il bacino Adriatico che prossimamente troverà straordinarie occasioni di crescita con l’imminente riconoscimento ufficiale dell’ Iniziativa Adriatico Ionica da parte della Comunità Europea: un modo di guardare avanti superando divisioni politiche ed approcci culturali ormai sterili.
Cinghiali e allarme Cesio
E’ stata una sorpresa per il Piemonte e non solo: i cinghiali sono ottimi indicatori ambientali. Nella Valsesia i cinghiali si sono rivelati ottimi indicatori di contaminazione ambientale perché proprio grazie alla frequentazione del territorio a contatto con il terreno e alla specifica alimentazione possono evidenziare la presenza di sostanze pericolose anche per l’uomo. La sorpresa è venuta nel marzo 2013 quando l’analisi delle loro carni ha accertato la presenza in zona di Cesio 137, prodotto dell’attività nucleare con tempi di decadimento superiore ai 30 anni Ovvio il legame con l’incidente di Chernobyl dell’aprile 1986 e quindi la conseguente attenzione suscitata dalla notizia. Un segnale di allarme prezioso che, senza esagerati allarmismi, ci induce a continuare sul monitoraggio dei cibi e dell’ambiente.
Piemonte parchi
Il numero 221 (dicembre 2012) di Piemonte Parchi è (per ora) l’ultima uscita cartacea della rivista. La testata continuerà prossimamente in una nuova veste sul sito internet della Regione Piemonte – all’indirizzo www.piemonteparchi.it – dove già sono pubblicate notizie sui parchi del Piemonte ed è già possibile iscriversi alla specifica Newsletter.” Con questo editoriale ed il conseguente passaggio al digitale si conclude l’avventura su stampa di una rivista che sin dal 1983 ha costituito un importante ed originale riferimento per la cultura ambientale in Italia. La scelta è motivata dalle difficoltà economiche dell’editore – la Regione Piemonte - soggetto pubblico che in questi decenni si è distinta per una politica dinamica ed avanzata sulle aree naturali protette.
Dinosauri ad Ancona
Colli lunghi, bocche enormi, artigli affilati, code serpentiformi e presenze gigantesche ma tutto senza pericolo perché sono ricostruzioni dei dinosauri che per qualche settimane hanno costituito un’originale attrattiva nel parco belvedere di Posatora ad Ancona. Un’iniziativa promossa dal comune di Ancona che ha portato nella nostra città un’esposizione itinerante, riscuotendo un grande successo soprattutto tra i bambini e non solo perché pochi argomenti naturali suscitano tanta curiosità. Tutti a documentarsi nelle tabelle informative osservando ciascun esemplare rigorosamente dal basso verso l’alto con qualche eccezione di fronte ai piccoli di “dino” che come tutti i cuccioli incutono meno timori e – nel caso – si lasciano facilmente toccare. E prima di completare il percorso, immancabile la foto avventura: quella nella bocca spalancata di un grande T-Rex. Informazioni sul sito www.dinoworld.it
Gilberto Stacchiotti
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