Il 24 e 25 febbraio si è svolto a Roma il seminario sulla fase II della CETS organizzato nell’ambito del progetto ENPI-MED “Mediterranean Experience of Eco-Tourism” (MEET).
L’incontro, diretto alle aree protette italiane selezionate per le Azioni Pilota del Progetto MEET - e aperto a tutte le aree protette italiane certificate CETS e agli operatori turistici locali loro partner - ha visto la presenza di circa 40 partecipanti, rappresentanti di circa 20 Aree Protette già certificate CETS o in corso di certificazione. L’obiettivo dell’evento formativo, ovvero approfondire gli aspetti metodologici per definire un approccio “italiano” nella implementazione della seconda fase della CETS in Italia, è stato raggiunto grazie al prezioso contributo di Josep Maria Prats Santaflorentina, di Europarc Federation. La parte più strettamente formativa, animata da Federparchi, è stata integrata dagli stimolanti interventi del Ministero dell’Ambiente, rappresentato dalla dott.ssa Giarratano e dai recentissimi dati forniti da Unioncamere sulle potenzialità di sviluppo locale del sistema delle aree protette in Italia, come descritti dalla dott.ssa Flavia Coccia. Inoltre Federparchi ha presentato lo stato dell’arte di un lungo lavoro che sta conducendo per costruire un marchio di qualità per i prodotti dei Parchi. Il progetto «MEET-Mediterranean Experience of Eco-Tourism» è un progetto strategico che coinvolge 10 paesi del Mediterraneo finanziato dal Programma ENPI-CBC “Mediterraneo”. L'obiettivo principale è quello di sviluppare una strategia integrata al fine di promuovere un modello di sviluppo eco-turistico per le aree protette del Mediterraneo che favorisca una migliore gestione dei flussi turistici (ispirandosi all’approccio della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette) e la creazione di una rete tra le aree protette del Mediterraneo. I partner di MEET sono: Federparchi (coordinatore, Italia), la Regione Lazio ( Italia ), l’Associazione dei Parchi Nazionali di Francia (Francia), la Rete di Aree Marine Protette MEDPAN (Francia), la Regione Cataluña (Spagna), l’ufficio IUCN Med (Spagna), L’Agenzia Egiziana per l’Ambiente (Egitto), la Reale Società per la Conservazione della Natura (Giordania) e il Parco Nazionale dei Cedri “Al-Shouf” (Libano). La CETS fase II vede come principali protagonisti gli operatori privati locali, in collaborazione con le aree protette certificate. L’implementazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette è stata progettata da Europarc Federation in tre parti: nella Fase I è l’area naturale protetta che richiede e riceve il riconoscimento della CETS, con l’accordo delle imprese turistiche e di altri attori locali; nella Fase II sono le imprese turistiche delle aree protette accreditate che possono aderire alla CETS, impegnandosi formalmente a rendere i propri servizi/strutture più eco-compatibili e in linea con gli obiettivi del Parco; nella Fase III sono le agenzie di viaggio che possono aderire alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. La fase 2 è ancora in una fase sperimentale: infatti ad oggi sono stati certificati 438 operatori locali in 25 aree protette CETS distribuite tra Spagna, Francia, Regno Unito e Finlandia. Europarc Federation ha caldeggiato fortemente l’avvio della fase II anche per le aree protette italiane, sfida raccolta da Federparchi e concretizzata in una strategia di accompagnamento delle Aree Protette che si candideranno ad attuare la fase II della CETS
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