21 Gennaio 2015

Antiche tradizioni agricole e nuove tecnologie per la conoscenza del territorio

Antiche tradizioni agricole e nuove tecnologie per la conoscenza del territorioNutrire la salute, la mostra allestita presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, ha chiuso i battenti domenica 11 gennaio. Si è trattato di un’occasione di sviluppo di tematiche sul tema Antiche tradizioni agricole e nuove tecnologie per la conoscenza del territorio. 

L’argomento ha visto colloquiare l’archeologia con la storia, l’alimentazione, la biodiversità ambientale e agraria con i sistemi tecnologici per la documentazione e valorizzazione dell’ area Conero. Gli attori coinvolti sono stati in primis le Università della Sapienza di Roma (Prof. Cecilia Conati Barbaro) e la Politecnica delle Marche (Prof. Eva Savina Malinverni) che da qualche anno lavorano sugli scavi dei forni preistorici nei pressi della Baia di Portonovo e, di conseguenza, tutti i possibili stakeholders che di questa ricerca possano beneficiare per differenti ragioni. Tra questi il Parco del Conero che tutela e gestisce il contesto ambientale, ma anche la storia che insiste su queste aree, come ha dimostrato l’excursus storico sulla genesi del territorio presentata dall’ archeologo Filippo Invernizzi. E la Soprintendenza, che non può che valorizzare certe scoperte e trovare nuovi modi per comunicare e musealizzare i reperti, oltre che pensare alla loro tutela. Considerata inoltre l’ospitalità in una mostra che parla di alimentazione e salute, cibo e cultura dello stesso, non potevano mancare i produttori della filiera Terre del Conero e il Progetto Slow Food per la salvaguardia e la produzione di un prodotto prettamente autoctono come i Moscioli di Portonovo, una specificità da conservare. Perché si è parlato di tecnologia innovativa a supporto di uno scavo archeologico? Perché la Geomatica, scienza che si occupa di rilievo mediante le nuove tecnologie, sfida il processo rappresentando le realtà in maniera tridimensionale su supporti digitali, virtuali e interattivi, informazioni che non sempre possono essere fruite o visibili ad un pubblico vasto. Gli scavi archeologici dei forni preistorici rinvenuti nella zona di Fosso Fontanaccia sono un’ importantissima testimonianza della presenza dell’uomo e delle sue abitudini alimentari risalenti a più di 7500 anni fa. Il rilievo con laser scanner, droni, fotogrammetria close range ha permesso di documentare metricamente queste scoperte, di costruire una base informativa (GIS) a cui collegare reperti con dati tridimensionali, per una catalogazione efficiente e sistematica e duratura nel temp. Ha portato altresì questa realtà conosciuta per lo più dagli addetti ai lavori, alla visibilità del grande pubblico. Questo mediante soluzioni multimediali, come applicativi di realtà aumentata che consentono al visitatore, che sul posto o davanti ad un’immagine statica del luogo può solo ammirare la bellezza di un paesaggio agricolo, di entrare in un gioco virtuale di realtà aumentata negli scavi archeologici nascosti sotto quei campi coltivati. Esplorare l’invisibile, così è stato chiamata questa applicazione, può essere un nuovo modo per diffondere la conoscenza di un territorio a 360°, compresa la sua storia archeologica che non può essere musealizzata, in quanto al termine degli scavi l’area deve per forza di cose essere ricoperta, per proteggere gli scavi stessi e per renderli inaccessibili affinchè non ne rimanga traccia, se non nella documentazione tridimensionale realizzata. Le esposizioni virtuali diventano così uno strumento per la conoscenza diffusa e per una didattica verso un pubblico vasto, come qualsiasi esposizione museale dovrebbe avere come linee guida.

Archivio Giornale

Sommario

21 Gennaio 2015

La mostra: Natura in movimento

Al Festival Istagramers e fotografi per fissare gli angoli più belli di Camerano

Il Parco in 100 passi al Centro Visite

La Conero Buggy si esibisce al Festival con i fuoristrada radiocomandati

Il libro: Numana dalle origini al medioevo

Gli appuntamenti eno-gastronomici del Festival e gli incontri su Mobilità dolce, Agricoltura di qualità e Turismo Sostenibile

Pagine di memoria 20 - Messaggi di pietra

Pagine di memoria 19 – la favola di Pepita
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine di memoria 18 - Idee giovani per un Parco
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

A colloquio con Ermete Realacci e le tavole rotonde del Festival

Per il Festival, a Camerano una conferenza stampa partecipata
Cristina Gioacchini - Direttore Nel Parco c'è

Festival Parco del Conero – Mobilità dolce: Programma dell' evento

Il Festival Parco del Conero dedicato alla Mobilità dolce è anche un grande raduno di Nordic Walking

Anche gli amici a 4 zampe parteciperanno al Festival

Con Mara Silvestrini alla scoperta dei forni neolitici di Fosso Fontanaccia
Fabia Buglioni - Consigliere Ente Parco del Conero

L'agricoltura deve tornare ad essere vita sana
Forestalp - CEA Centro di Educazione Ambientale Parco del Conero

I parchi e l’innovazione ambientale delle imprese: Federparchi lancia la fase 2 della Cets

I seminari sulle tecniche di coltivazione ed allevamento per tutelare e migliorative l’ambiente ed il paesaggio

La violenza di genere ed il Femminicidio con Elisabetta Meyer

Il turismo va alla grande nel Parco e nella Riviera del Conero
Cristina Gioacchini - Direttore Nel Parco c'è

Il Parco d’ inverno

Le Marche, la Riviera ed il Parco del Conero in vetrina alla BIT
Cristina Gioacchini - Direttore Nel Parco c'è

Il Blogger Tour si ferma sul Conero
Cristina Gioacchini

L' incontro pubblico per la redazione del Piano di gestione dei Siti Natura 2000

Antiche tradizioni agricole e nuove tecnologie per la conoscenza del territorio

Area Protetta del Conero: le buone pratiche tra qualità e bellezza

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