10 Dicembre 2014

Gli Stati Generali delle Aree Protette Italiane

Per alcuni giorni le Marche e Fabriano sono stati al centro dell'attenzione nazionale in materia di aree protette. 

Nei giorni 4 e 5 dicembre, infatti, si sono svolti gli Stati generali delle aree protette che hanno avuto come argomento "La Natura: bene e risorsa per l'Italia". E’ stata l’occasione per uno scambio di esperienze tra parchi, un appuntamento molto atteso, che ha visto il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente e degli amministratori di molti parchi italiani. Alla fine credo che siamo riusciti a dare ulteriore centralità al bisogno di una tutela attiva e propositiva dell’ambiente italiano e della sua biodiversità. Approfitto di questo spazio per ringraziare chi ha contribuito alla riuscita della ‘due giorni’ e per fare il punto su quanto discusso. Innanzitutto grazie alla Regione Marche, che ha voluto inserire nei progetti di sistema del PTRAP 2014 il finanziamento necessario a realizzare l’evento. Una disponibilità e vicinanza che si può rilevare dalle presenze: gli assessori all'Ambiente Malaspina e alla Difesa del suolo Giorgi, il dirigente del settore Fermanelli, il presidente della Commissione Ambiente, Giancarli. Un’attenzione concreta che proprio di recente ha avuto un’altra importante conferma in Consiglio Regionale con l'approvazione dell'assestamento di bilancio 2014, in cui, raccogliendo una nostra forte richiesta formulata già nel dicembre 2013 in occasione del Bilancio Preventivo 2014, è stato approvato un ulteriore finanziamento di 540 mila euro per le aree protette. Ringrazio poi il Comune di Fabriano e il sindaco Sagramola per la collaborazione e l’ospitalità nella magnifica location dell'Oratorio della Carità, i colleghi di Federparchi Marche che con me hanno fortemente voluto e sostenuto questa iniziativa; infine i collaboratori del Parco Gola della Rossa attraverso il direttore Scotti, e Legambiente Marche attraverso il suo presidente Quarchioni. Questi due giorni di lavoro, come ho avuto modo di dire in apertura degli Stati Generali, sono allo stesso tempo un punto di arrivo ed un punto di partenza. Punto di arrivo rispetto al percorso iniziato 2 anni fa con il nostro settimo congresso, ad Alberese, in Maremma.  In quella occasione fissammo una serie di obiettivi che insieme al Ministero dell'Ambiente ritengo siano stati centrati. Un percorso operativo che ha contribuito in maniera determinante a ridefinire il nostro ruolo nella nuova fase che il paese sta vivendo (e che, emblematicamente si intreccia con il percorso della modifica della Legge 394/91). Punto di partenza, invece, rispetto a una nuova fase che si apre adesso. Abbiamo proposto Fabriano perché qui più forte sta picchiando la crisi economico/industriale, sicuramente l'area più colpita nelle Marche, regione tra le più manifatturiere d'Italia. Oggi molti, se non tutti, convengono sul fatto di affidare alla green economy il compito di una ripartenza, anche se non è chiaro quali oggetti, produzioni, pratiche sociali si debbano attuare per aumentare la domanda, l’occupazione e la ripresa.
Dal dibattito è emersa la necessità, preliminare, di un nuovo e diverso rapporto tra uomo ed ecosistemi, ovvero nuova produzione di beni e servizi, nuovi comportamenti nei consumi, nuove politiche, nuova cultura. Per far ciò saranno necessari innovazione sociale, iniziativa imprenditoriale e sperimentazione a livello locale. Con la qualità della vita che sarà parametrata, ancor più che in passato, nella capacità di estendere un modello di gestione e sviluppo equilibrato, partendo proprio dalla nostra missione peculiare: la protezione della biodiversità. Nel corso degli Stati Generali, a quattro diversi tavoli di lavoro, sono stati approfonditi altrettanti temi. Si è parlato di progetti e sistemi territoriali, governance e rapporto con le comunità locali, di valorizzazione della biodiversità come tutela. Le proposte scaturite hanno rappresentato poi lo spunto per la tavola rotonda del 5 dicembre alla quale con me hanno partecipato i presidenti nazionali di Legambiente Cogliati Dezza e WWF Bianchi , il presidente regionale del CAI, il dirigente del Ministero dell'Ambiente Grimaldi, il rappresentante dell'ANCI Depaoli, l'assessore regionale Giorgi, oltre al nostro presidente Sammuri. Per quanto concerne la green economy abbiamo fissato dei paletti. La svolta energetica dovrà avvenire attraverso le rinnovabili, purché in maniera decentrata e democratica. Federparchi sosterrà prima di ogni altra cosa prodotti e processi in campo manifatturiero ed agricolo, con filiere corte di produzione e trasformazione. Infine una rinnovata cura e gestione del territorio consona alla considerazioni precedenti. Questo per Federparchi è lo sviluppo sostenibile uscito fuori dalla due giorni di Fabriano, una sorta di terza rivoluzione industriale di cui ci sentiamo di far parte. E’ evidente che come in tutti i cambiamenti radicali, sono in gioco sia i comportamenti individuali che collettivi. Per questo è importante che la politica ascolti e raccolga le indicazioni che giungono dalle aree protette, luogo di incontro tra Green economy e Green Society, luogo di sperimentazione del futuro, raggiunto il quale, potremo anche scomparire. Per la cronaca l’organizzazione della due giorni di Fabriano è stata curata Federparchi Europarc Italia e Federparchi Marche , in collaborazione con la Regione Marche, Legambiente Marche, Comune di Fabriano e Comunità Montana dell’Esino–Frasassi. Tra i partners la Fondazione CR Fabriano e Cupramontana, Symbola e Unioncamere Italia.

 
 

Fabrizio Giuliani - Coordinatore Federparchi Marche e Vicepresidente Federparchi

Archivio Giornale

Sommario

10 Dicembre 2014

Buglioni: Le Aree Protette in tempi di crisi, sviluppi futuri
Fabia Buglioni - Consigliere Ente Parco del Conero

Pagine memoria 17 – Gloria, il bus del mare

Pagine memoria 16 – La ninfa del corbezzolo
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Il Presidente Giacchetti incontra Liana Serrani, nuovo Presidente della Provincia di Ancona

La Santa Casa di Nazareth traslata a Loreto, il SS. Crocifisso di Sirolo, venerato a Numana. Due ”contese” religiose all’ombra del Cònero
Aldo Spadari

In Ancona sono tornati i filobus

Stacchiotti: Area Marina Protetta del Conero, una nuova sfida tra flessibilità e coraggio
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

Pagine memoria 15 – La Grotta degli Schiavi
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero

'In bici con Filippa' sul Conero

I Parchi italiani a Fabriano, per un confronto sul turismo sostenibile e sulla CETS

E' ora di prendere coscienza del grande valore dei Parchi

La visita ai forni neolitici di Portonovo

Coloriamo il nostro futuro: l' edizione 2014 ha come capofila il Parco del Conero

Nuovo PSR Piano di Sviluppo Rurale: il Parco incontra le associazioni agricole

Forestalp: a gennaio inizia il corso per educatore ambientale

Gli Stati Generali delle Aree Protette Italiane
Fabrizio Giuliani - Coordinatore Federparchi Marche e Vicepresidente Federparchi

X Edizione dei Sabati Culturali dell’ Unitrè Numana-Sirolo al centro visite
Simona Petrelli - Presidente Unitrè Numana-Sirolo

Il Soprintendente Malnati visita l' Ente Parco. Si va verso il Parco Naturalistico/Archeologico del Conero

La visita del Sottosegretario alla Cultura alla Chiesa di Santa Maria a Portonovo, riaperta al pubblico

La Biodiversità marina costiera delle Marche

Il Parco Naturale del Conero, paesaggio ed archeologia come risorsa economica
Filippo Invernizzi Archeologo - Ufficio Cultura Ente Parco Regionale del Conero

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