Qualcosa di nuovo nel mondo della pesca accade nell’Adriatico grazie ad un progetto di 466.000 euro finanziato all’80%  dalla Comunità Europea che ha preso avvio a S. Benedetto il 28 marzo 2014. 

C’è un pescatore che rinuncia alla licenza e trasforma il suo peschereccio in una moderna imbarcazione con cui – dopo uno specifico percorso formativo per l’equipaggio - andrà giro nell’Adriatico per ospitare ricercatori impegnati su monitoraggi ambientali, osservazioni del mare e dell’ecosistema, raccolta si rifiuti marini galleggianti, sostegno alla creazione di misure di conservazione o ripristino di specie in via di estinzione. E naturalmente, in collaborazione con le aree marine e costiere protette aderenti al progetto, sono previste attività di sensibilizzazione con possibilità di far conoscere il mare con azioni dirette di osservazione, facilitazione dell’accessibilità e supporto ai diving per  favorire un nuovo rapporto con il complesso e delicato mondo marino. A dar vita a questo “sogno” numerosi soggetti del settore tecnico, universitario, di ricerca, amministrazioni tra cui il GAC Marche Sud che insieme al comune di S. Benedetto del Tronto ne sono un po’ gli ispiratori e…. naturalmente il parco del Conero. Così nei prossimi mesi ECO1 – questo il nome del peschereccio – farà la sua comparsa anche nelle acque del Conero  dove comincerà la nuova avventura abbandonando il mondo della pesca, in crescente difficoltà a causa del forte impatto sul futuro delle risorse ittiche, per una nuova scommessa sulla sostenibilità che abbina concretamente le politiche ambientali alla riconversione dei posti di lavoro. Un messaggio prezioso se davvero vogliamo costruire un nuovo rapporto con il mare, magari con meno pescatori e più “guardiani del mare”. 

Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero