Signor Presidente, nell' intervista che il 16 marzo ha rilasciato al Direttore del Resto del Carlino Andrea Brusa, ha parlato dei tre obiettivi della sua Amministrazione, del tema dell’ innovazione e della grande sfida all’ Internazionalizzazione, al cui interno rientra la strategia della Macroregione Adriatico Jonica. 

Come terzo punto, ha evidenziato l’ avvio di un nuovo motore di sviluppo per le Marche attorno a: Agricoltura, Cultura, Ambiente e Turismo. Sappia, caro Presidente, che condivido appieno questi obiettivi in quanto, tali motori di sviluppo, rientrano nelle politiche dei Parchi naturali delle Marche. Ad esempio, in Agricoltura, il Parco del Conero ha realizzato attraverso un progetto di Psr, con contributo regionale, il marchio di filiera agroalimentare di qualità ‘Terre del Conero’. Vi aderiscono circa 60 aziende agricole con coltivazioni ed allevamenti compresi nell’Area Protetta. Sul Turismo ricordo la certificazione CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, dalla quale si è rafforzato il rapporto pubblico-privato attraverso la realizzazione di un piano di azioni che vanno in direzione dello sviluppo sostenibile. Inoltre, il Parco del Conero è uno dei soci fondatori dell’ Associazioni Riviera del Conero, una delle realtà più significative di promozione turistica del territorio. Tra gli scopi principali di un’ Area Protetta, rientrano la tutela e la valorizzazione dell’ ambiente, da cui partono progetti importanti, volano di economia Green, con la conseguente creazione di posti di lavoro. Cultura: custodiamo siti piceni di rilievo a livello internazionale ed abbiamo aperto un ragionamento legato al Parco regionale Archeologico. Senza contare le altre numerose testimonianze storico-culturali e geologiche che caratterizzano l’ area. Oggi come oggi, sono tangibili i risultati di un lavoro che va avanti da anni indirizzato alla crescita del territorio, rafforzando la sinergia pubblico-privato, diventando a tutti gli effetti il Parco del Conero una componente fondamentale ed irrinunciabile del grande salto di qualità di questa parte di Marche. In base a quanto detto quindi, ritengo che sia giunto il momento di riconoscere ai Parchi il ruolo politico che loro spetta, con risorse adeguate per rafforzare gli investimenti e portare a compimento una certa progettualità, senza le quali infatti, si interromperebbe un lavoro importante di crescita, in linea con gli intendimenti regionali. Contrariamente, si rischierebbe di avere un ruolo strategico ed operativo solo sulla carta. Concludo con un appello: auspichiamo che venga istituita quanto prima l’ Area Marina Protetta del Conero, alla luce delle risorse già individuate da parte del Ministero all’ Ambiente, così come previsto altresì nella L. 394/91 in discussione in Parlamento, che prende in considerazione quella del Conero e delle coste del Piceno. La invito pertanto a venirci a trovare presso la sede del Parco del Conero, affinchè possa toccare con mano quanto esplicitato sopra e per un confronto sulle strategie da attuare per il futuro.

Lanfranco Giacchetti - Presidente Ente Parco del Conero