Visto che due delle cittadine che fanno parte del Parco del Conero, Sirolo e Numana, si apprestano ad avere un confronto al loro interno sulla programmazione elettorale che indicherà la via da seguire per i prossimi cinque anni, come Ente Parco del Conero vorremmo suggerire alcuni punti che secondo noi sono i cardini di un territorio le cui bellezze ambientali e paesaggistiche, possano rappresentare, attraverso il Parco, il valore aggiunto.
Si potrebbe partire dalla collaborazione e dalla sinergia, convinti che l’unione faccia la forza. Solo instaurando un dialogo forte ed attraverso il confronto di idee e la condivisione di obiettivi, si possono raggiungere grandi risultati di cui ne beneficerebbe l’intera collettività. Il secondo punto è la programmazione urbanistica: il bene più grande da proteggere è il territorio ed il paesaggio. Quando avremo urbanizzato l’ultimo campo, cosa rimarrà del nostro paesaggio? Sarebbe bene ragionare in termini di riduzione di consumo di suolo e di riqualificazione dell’abitato, puntando più sulla qualità, che sulla quantità. Purtroppo in alcune situazioni non sarà possibile, ma salviamo insieme il salvabile. La pianificazione urbanistica non va vissuta come un tiro alla fune, diamo un senso al vivere dentro il Parco. Circa la regolamentazione sostenibile del mare invece, a prescindere dalla possibile futura gestione, sul cui fronte siamo pronti a confrontarci, crediamo che per poter lasciare ai posteri qualcosa di bello, sia necessario correre ai ripari su due fronti: dove ancora la natura è forte e dove l’uomo ha già messo le mani pesantemente. Ci si riferisce ai luoghi più selvaggi come le spiagge del Conero e ai luoghi più a rischio, come la foce del fiume Musone. Due luoghi diversi, ma uniti dal bisogno di regole che mettano sullo stesso piano uomo e ambiente e non un elemento a prevalere sull’altro, fonte di pericoloso squilibrio. Il Turismo: il Parco offre il vantaggio di dare un maggiore impulso all’offerta turistica. Cavalchiamolo seriamente allora questo “Turismo Verde” e con lui quell’ opportunità in più di scollegarsi dal tempo meteorologico, tanto che chi ama la natura la vive anche se piove, mentre il turismo balneare limita la fruibilità in riferimento allo stato del cielo ed alle temperature. E’ il turismo su cui puntare, come riferiscono le cifre positive ed in crescita degli osservatori. Agricoltura: il Parco ha come finalità la tutela del ruolo dell’agricoltura. Gli agricoltori sono coloro che per primi rispettano l’ambiente e lo custodiscono. Diamo il giusto peso ed aiuto a questa nuova economia che sta tornando “di moda” dopo anni di sfruttamento delle campagne. Un nuovo stile di vita che riporta l’uomo nella dimensione del rapporto con la natura in uno stato di equilibrio. Ambiente: un ambiente pulito è più gradevole sia per il turista, che per il cittadino e la strada dovrebbe essere di lavorare, Parco e Comuni, sui progetti di decoro, di raccolta rifiuti e di manutenzione dei tracciati. Va poi ottimizzato il lavoro dei rispettivi uffici competenti. Burocrazia: snellire le procedure. Il Parco si è già dotato di strumenti informatici per il protocollo e l’archiviazione. Con un dialogo costante e produttivo degli uffici, i risultati si avrebbero più in fretta ed in maniera più efficiente, risparmiando denaro anche in termini di stampa e di carta consumata. Educazione ambientale: il ruolo principale del Parco è quello di fare educazione. I comuni dovrebbero lavorare in sinergia, appoggiandosi alle strutture e agli spazi del Parco, per utilizzare questo bagaglio per la formazione dei cittadini, soprattutto i più piccoli, che rappresentano la speranza per il futuro ed una civiltà che spesso gli adulti non hanno. Senza contare che il nuovo e funzionale Centro Visite del Parco è a disposizione nell’ ottica del rafforzamento della collaborazione, per iniziative di vario tipo. Servizi: connessi ai cittadini ed ai turisti. Unendo le competenze si offrirebbero ai cittadini, e di riflesso ai turisti, quei servizi atti ad “addolcire” la vita frenetica, come ad esempio i progetti di mobilità dolce. Energia: diamo il buon esempio attraverso l’efficienza energetica dei nostri edifici, nel rispetto dell’ambiente e delle generazioni future. Collaboriamo a progetti sinergici per ridurre le emissioni di CO2 ed aumentare il risparmio energetico. Così facendo i cittadini sapranno che abbiamo lo stesso obiettivo: migliorare la qualità della vita grazie all’ambiente che la natura ci ha donato.
Lanfranco Giacchetti - Presidente Ente Parco del Conero
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