Il personale del Comando Stazione Forestale del Conero di Sirolo (AN) ha deferito alla Procura della Repubblica di Ancona B. M., ottantenne del luogo, proprietario dell’immobile e committente dei lavori, A. N., quarantanovenne di S. Maria Nuova, titolare della ditta esecutrice dei lavori e R. R., cinquantasettenne anconetano, direttore dei lavori, per diversi abusi edilizi commessi in Via La Forma di Sirolo (AN), entro il territorio protetto del Parco Naturale Regionale del Conero.
Le indagini erano state avviate già dallo scorso anno, allorché l’Ente Parco del Conero ha fatto pervenire ai Forestali una segnalazione per presunti abusi edilizi. Il personale del Comando Stazione forestale del Conero, coadiuvato dal tecnico comunale di Sirolo, ha quindi effettuato un sopralluogo nell’area oggetto dei lavori di ristrutturazione, mentre presso gli uffici comunali sono state acquisite le relative autorizzazioni. Durante tali controlli sono state accertate diverse difformità su tutti i prospetti del fabbricato rispetto ad un permesso di costruire del 2009, con realizzazione di porte-finestre, di un balcone accessibile con scale laterali e sei pilastri di sostegno, di due vasche-fioriere, di un pergolato con tenda motorizzata, di una recinzione in blocchi di pietra e di colonne per l’ingresso. Inoltre, è stata rilevata la realizzazione di un manufatto di contenimento del terreno a monte e la sistemazione di una porzione della corte mediante livellamento, relativi ad un altro permesso di costruire in sanatoria, mai rilasciato per il mancato versamento delle sanzioni previste dai vari condoni edilizi, oltre alla realizzazione di una piattaforma in calcestruzzo, dove è installato un gazebo in legno con copertura in PVC, anch’esso assente nella richiesta di permesso di costruire in sanatoria. Infine è stata costruita anche una doppia palificata interrata in calcestruzzo armato a sostegno dell’edificio esistente, posizionata ed eseguita in maniera difforme al progetto depositato, che ha portato alla realizzazione di un locale interrato ad uso magazzino, oltre alla installazione di due baracche in lamiera, una piscina circolare coperta con telone del diametro di m 5,50, un piazzale adiacente all’ingresso di circa 900 m2, un ricovero per un cane e un pozzo con anello in calcestruzzo prefabbricato del diametro di m 2,20, realizzate in assenza di autorizzazioni. Pertanto gli accertatori hanno provveduto a denunciare i trasgressori, in concorso tra loro, per trasformazione di fabbricati esistenti e mancato rilascio del nulla osta dell’Ente Parco del Conero, per interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali rispetto al progetto approvato, per interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità e per mancata autorizzazione paesaggistica, tutte infrazioni sanzionate penalmente dalle leggi nazionali sulle aree protette, sull’edilizia ed urbanistica e sul paesaggio. “Gli accertamenti sono risultati molto complessi” ha aggiunto il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Ancona,“a causa delle successive richieste avanzate dal proprietario dell’immobile, che non si sarebbe attenuto neanche a quanto dichiarato nella propria istanza di sanatoria”.Durante l’operazione sono stati effettuati rilievi fotografici trasmessi alla locale Procura della Repubblica.
18.2.2014 Corpo Forestale dello Stato
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