E’ tra le fondatrici dell’ Unitrè Numana-Sirolo, ha datto vita ai Sabati culturali al Parco del Conero, è donna di cultura: Simona Petrelli, laureata, specializzata e dottorata in archeologia cristiana, ha svolto la professione di archeologa per diversi anni partecipando a campagne di scavo in Italia e all'estero. E’ anche insegnante nelle scuole medie e superiori come docente di lettere e latino.
Dott.ssa Petrelli, oltre a quanto citato sopra, lei riveste l’ incarico di Presidente dell’ Unitrè Numana-Sirolo.
Nel 2005, con altre persone che come me credevano in questo progetto, abbiamo deciso di fondare l'Unitre di Numana-Sirolo. In questi 9 anni sono stata segretario, vice presidente ed ora, da due anni, sono presidente ed insegnante allo stesso tempo. Ho iniziato con un solo corso, di archeologia ovviamente, non solo perchè sono un'archeologa, ma anche perchè pensavo che fosse doveroso istituirne, visto il patrimonio archeologico del territorio in cui viviamo.
Quanti iscritti contate?
Nonostante la crisi economica non abbiamo avuto cali di iscrizioni e ci manteniamo intorno ai 150 iscritti che, per due paesini come Numana e Sirolo, è un bel traguardo.
I ‘Sabati culturali’ invece?
Prendono vita nel 2005 quando ero presidente dell'Archeoclub d'Italia (sede di Numana). Poi, una volta chiuso, ho continuato a organizzarli con l'Unitrè perchè tra la gente c'era comunque voglia di approfondire tematiche storiche ed archologiche. Da un confronto con Fabia Buglioni, consigliere del Parco del Conero, nel 2013 è nata l’ idea di utilizzare per questi incontri il nuovo Centro Visite del Parco.
Il prossimo appuntamento del ciclo dei Sabati culturali al Parco del Conero parlerà di Femminicidio, un argomento di grande attualità!
L'8 febbraio è la data in cuui si terrà questa conferenza che va fuori dalle tematiche che ho già citato. Riguarderà il Femminicidio in Italia e sarà il GIP Elisabetta Meyer del tribunale di Milano, ad intervenire sull’ argomento. L’ incontro si preannuncia molto interessante, con una tematica da tenere viva perché l’ informazione possa diventare anche forma di prevenzione.
Secondo lei il nostro patrimonio culturale è sufficientemente valorizzato? Si potrebbe fare di più in tal senso?
Nelle nostre zone e, più in generale in Italia, penso che il patrimonio non sia sufficientemente valorizzato. L’ Antiquarium di Numana, ad esempio, scrigno di tesori piceni, potrebbe organizzare iniziative anche durante l'inverno, con le scuole elementari e medie. In altre parole far scoprire il museo ai bambini e ai ragazzi, non solo di Numana, ma anche delle zone limitrofe. Da insegnante posso affermare che i giovani sono molto interessati e affascinati dall'archeologia. Sicuramente la civiltà picena ed il patrimonio dei corredi funerari ritrovati negli scavi, rappresentano qualcosa di valore inestimabile dal punto di vista storico e archeologico. Ci sono oggetti che provengono dall'India, a testimonianza di quanto sia stata importante Numana e il suo porto durante il periodo Protostorico, importanza non fine a se stessa, ma come punto di sbarco e stoccaggio di oggetti che poi proseguivano il loro cammino verso l'interno della regione.
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