Dopo mesi di sedute dedicate alla lettura attenta delle 180 pagine circa di regolamento, abbiamo approvato in Consiglio Direttivo il nuovo testo, proveniente da un confronto tra il direttore Marco Zannini, l’arch. Ludovico Caravaggi, gli uffici tecnici dei Comuni e con le associazioni interessate ai contenuti.
Ora, la prossima tappa del testo è la Comunità del Parco, per l’espressione di un parere non vincolante, prima di tornare in Consiglio per l’approvazione definitiva. Personalmente e penso sia anche opinione del consiglio direttivo, provo una grande soddisfazione per il risultato conseguito, che rappresenta un ottimo strumento normativo di riferimento per la corretta applicazione del piano vigente e, in generale, per indicare le corrette modalità di comportamento all'interno del Parco, tenendo conto dell’importante compito che ha l’Ente: sostenere un giusto equilibrio tra le attività economiche ed antropiche e la tutela ambientale del territorio. Questo regolamento, a mio avviso, si caratterizza per la completezza dei temi trattati e per l'aggiornamento delle scelte operate alla luce delle più recenti ed innovative proposte offerte sul piano normativo, tecnico e culturale nei diversi ambiti trattati. Soprattutto, finalmente, si pone concretamente come strumento di riferimento per assicurare quei contenuti di chiarezza, omogeneità e semplificazione con cui l'Ente Parco ritiene di rispondere alle aspettative ed ai bisogni della comunità attraverso una semplificazione formale di aspetti procedurali. In pratica questo nuovo regolamento, abbastanza voluminoso e doverosamente ricco di contenuti, è diviso in capitoli tematici e disciplina in maniera esauriente l’ approccio alle diverse attività nel Parco. Uno spazio importante è riservato alla parte edilizia, normata come conseguenza logica al piano urbanistico del parco, che facilita alcuni interventi di tipo minore che non avranno più bisogno di nulla osta, come ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici in aree del parco di minor livello di tutela, facilitando anche alcuni interventi sul patrimonio vegetale, distinti per grado di importanza. Vengono anche meglio chiarite le tipologia e modalita’ di costruzione di opere e manufatti all’interno dell’area parco. Inserite le caratteristiche che devono avere in termini di qualità e particolari costruttivi, così come vengono disciplinati una serie di manufatti minori di cui viene agevolato l’iter burocratico. Uno specifico paragrafo promuove lo sviluppo sostenibile del turismo attraverso la realizzazione dei piani di settore che dovranno incentivare il miglioramento della qualità architettonica e funzionale delle strutture ricettive esistenti. Questo sottolinea come l’Ente Parco sia attento a promuovere lo sviluppo del turismo perché asse importante per l’economia del territorio, purchè ci siano le basi di progettazione sostenibile e di giusto inserimento ambientale in funzione dei livelli di tutela del territorio. Vengono disciplinati ed incentivati gli impianti per fonti di energia rinnovabile, così come meglio chiarite le modalità di esecuzione di recinzioni. Spazio anche ai limiti alle emissioni sonore, luminose e alle attività che possano compromettere la salvaguardia degli ambienti naturali, così come viene dato ampio spazio all’ attivita’ agricola e tutela degli agroecosistemi, sottolineando come l’attività agricola sia un grosso cardine per l’Ente Parco. Altre novità sono rappresentate dallo snellimento delle procedure amministrative per progetti d’ interesse pubblico (rivolto agli enti pubblici, alle attività turistiche ed agricole); vengono poi favoriti e promossi i progetti complessi fatti in sinergia tra enti e portatori di interessi e tutte le azioni fatte in “squadra” (patto dei sindaci ecc.). Spazio anche alla disciplina organica per il controllo del territorio, attraverso stipula di convenzioni tra gli enti locali, la procura, il corpo forestale dello stato e l’ente Parco al fine di definire un processo univoco e sinergico per il controllo del territorio in materia di abusi edilizi e scongiurare azioni che possano compromettere il paesaggio e l’ambiente del parco. La completezza e la ricchezza di questo risultato va considerato certamente il frutto del confronto paziente, collaborativo e costruttivo con cui lo staff tecnico dell'Ente ha voluto coinvolgere TUTTI i soggetti interessati: tecnici, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, associazioni agricole, ordini professionali; consultazioni che hanno richiesto tempi significativi, ma i cui risultati sono indubbiamente positivi altresì nel facilitarne la condivisione complessiva. Ora l'auspicio è che grazie al lungo confronto che ha prodotto l'attuale stesura, il regolamento diventi al più presto operativo per così avviare l’ iter dei benefici attesi dalla sua applicazione.
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