28 Novembre 2017

Il parco del Conero e le buone pratiche per l'acqua

Vi ricordate la torrida estate appena alle spalle con siccità e temperature record? L’acqua è un bene prezioso e indispensabile alla vita. 

Un tema su cui l’attività gestionale dell’Ente parco si traduce in azioni concrete quali regole e vigilanza sulla gestione dei corsi d’acqua, sensibilizzazione sulle  buone pratiche di captazione ed utilizzo delle falde acquifere. Inquinamento, erosione ed altri fenomeni di dissesto idrogeologico, trasformazioni del territorio attraverso approfondimento dei canali di scolo o la creazione incontrollata di pozzi concorrono ad un impoverimento della risorsa acqua che al contrario va conservata per i corretti usi potabili, agricoli e senza dimenticare le necessità della flora e della fauna. Tema su cui è doveroso esprimere apprezzamento per l’attività di controllo territoriale che svolge il personale del locale comando Carabinieri/Forestale Conero, intervenendo su situazioni specifiche di abusivismo e altri comportamenti illeciti a tutela di un così prezioso bene comune. Aspetti delicati riferiti alla problematica dei consumi idrici e inquinamento delle falde sono altresì la diffusione delle piscine private e l’intensa fruizione turistica nel periodo estivo, mentre la carenza di pozze di abbeverata interferiscono negativamente sulla fauna e insieme ai bacini di raccolta rischiano di compromettere la sopravvivenza degli anfibi come dimostra eloquentemente la vicenda del rospo smeraldino. E per la campagna antincendi boschivi per fortuna c’è la possibilità di utilizzare l’acqua dal mare, opportunità anche questa che si è rivelata preziosa nel fuoco sul versante dei Sassi neri dello scorso agosto. Si apprende con soddisfazione che la Multiservizi sta realizzando nel territorio del comune di Camerano una serie di interventi volti a sanare una situazione pregressa di degrado ambientale rappresentata da numerosi scarichi fognari di nuclei abitativi di acque nere, ancora purtroppo unita alle acque bianche, che da decenni sversavano sui corpi idrici superficiali. Progetti di area vasta come la REM Conero o il contratto di fiume sul Musone o ancora accordi agro ambientali d’area finanziati dal PSR o l’attenzione al funzionamento degli impianti depurativi compreso il loro necessario potenziamento sono occasione di strategie condivise con i Comuni del parco e quelli dell’intero bacino embrifero del Musone, Aspio compreso per attivare politiche di miglioramento della qualità delle acque. Ora la sensibilità concreta che si stà attuando nel comune di Camerano incoraggia a proseguire sull’ attività gestionale del Parco verso una sostenibilità ambientale tradotta in fatti concreti anche su una risorsa delicata come l’acqua. La carta vincente resta però la riduzione dei consumi e la divisione delle acque nere dalle bianche a partire dalle abitazioni e su questo è importante informare e coinvolgere cittadini, imprese e collettività tutta.