Ancora una nuova farfalla rinvenuta nel Parco Naturale del Conero, si tratta della Melitaea phoebe, una specie a volo diurno appartenente alla Famiglia delle Nymphalidae.
La scoperta è stata fatta da Marco Bondini di Agugliano, appassionato di fotografia naturalistica, con notevole esperienza in campo entomologico. Il rinvenimento è avvenuto durante una escursione nella giornata del 17 agosto 2016 sui prati di Gradina del Poggio ove è riuscito a fotografarla nel breve tempo in cui la farfalla sostava sui fiori in per alimentarsi di nettare. Anche un altro esperto fotografo naturalista, Auro Berluti di Camerano, esplorando il territorio del Parco durante una giornata soleggiata ha rinvenuto e fotografato questa specie nella stessa località, in una circostanza particolare, mentre la farfalla stava per cadere preda di un ragno, perfettamente mimetizzato nella vegetazione, come spesso avviene in natura. Specie piuttosto localizzata e non frequente, vola in aree aperte fiorite, terreni asciutti con vegetazione erbacea, boscaglie e radure di foreste, dalla pianura alla montagna, fino a 2000 metri di altitudine. Il suo areale comprende il Nord Africa (Algeria, Marocco), l’Europa centrale e orientale, i Balcani, la Grecia, la Turchia. Assente in Gran Bretagna e Paesi scandinavi. In Italia è presente in quasi tutta la Penisola fino alla Sicilia, esclusa la Sardegna. Ha due generazioni annue, il periodo di volo della prima va da metà aprile a metà giugno, mentre la seconda generazione vola da luglio a settembre. La larva si alimenta di varie specie di Centaurea. La femmina depone le uova in gruppo nella parte inferiore delle foglie della pianta alimentare. Alla schiusura le piccole larve vivono insieme all’interno di un nido sericeo e dopo l’ibernazione invernale escono per alimentarsi. La metamorfosi in crisalide avviene in prossimità del terreno alla base dello stelo della pianta o sotto le pietre. Il suo rinvenimento nel Parco del Conero fa salire il numero complessivo delle specie fino ad ora note, a 474 entità. In proposito vedere il censimento effettuato a suo tempo dall’Entomologo Adriano Teobaldelli di Macerata, autore del libro “Le Farfalle del Parco Naturale del Conero” edito dall’Ente Parco nell’anno 2008. La ricchezza della Lepidotterofauna di questa Area protetta testimonia la presenza di numerosi e specifici habitat naturali, che devono essere tutelati e conservati.
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