E’ pur sempre un premio ma nessuno ambisce a riceverlo. Eppure ogni anno il WWF continua ad assegnarlo, a livello nazionale e regionale, per porre l’attenzione dell’opinione pubblica e dei mezzi di informazione sui comportamenti di personaggi ritenuti particolarmente gravi per l’ambiente.
Si tratta del “premio Attila” un riconoscimento non certo lusinghiero che, ovviamente, attribuisce al vincitore gli stessi effetti devastanti sul territorio del personaggio storico al cui passaggio non cresceva più l’erba. Attraverso questo attestato, istituito sul finire degli anni Settanta da un’idea nata nella nostra Regione, il WWF ha già "premiato" numerosi ed importanti amministratori e politici:marchigiani: nel 1979 Guido Monina sindaco di Ancona, nel 1980 Nicola Rinaldi sindaco di Ussita, nel 1981 Giorgio Sanchioni sindaco di Fossombrone, nel 1983 Mario Paolasini assessore ai lavori pubblici della Provincia di Ancona, nel 1984 l'amministrazione comunale di Camerino, nel 1988 Aldo Tesei consigliere regionale, nel 1990 Umberto Matteucci sindaco di Camerano, nel 1991 Dario Pulita presidente dei Consorzio Acquedotto Valle Esino, nel 1992 Gianmario Spacca consigliere regionale, nel 1994 Gianluigi Mazzufferi assessore regionale all'ambiente, nel 1996 Giuseppe Dominici sindaco di Genga, nel 1997 Claudio Cioli presidente della consulta regionale delle attività estrattive della Confindustria…. Nel complesso emerge un quadro delle Marche a tinte fosche per il territorio e l’ambiente in cui le vicende del parco del Conero si sono spesso intrecciate con la scelta del candidato da premiare: vicenda maxi – albergo del Poggio per Monina, variante della provinciale del Conero per Paolasini, ostruzionismo alla nascita del parco per Matteucci…. La questione caccia al Conero è il motivo per l’assegnazione del premio 1988 al consigliere regionale Aldo Tesei, presidente della 3° Commissione del Consiglio regionale “per l’instancabile opera svolta contro il Parco Regionale del Conero ed in favore della apertura della caccia entro i suoi confini. Fulgido esempio di lungimiranza ecologica per le generazioni future.” Senza dimenticare Gianmario Spacca, governatore della Regione Marche, definito in un articolo di stampa “Il nemico dei parchi” grazie al premio Attila che riceve nel 1992 “per la mancata approvazione della legge regionale per le aree protette. Ricoprendo la carica istituzionale di Presidente della IV Commissione consiliare – si legge nella motivazione - ha espresso l’assenza di una reale e seria volontà politica della Regione Marche per l’istituzione di nuovi parchi e riserve naturali, tollerando l’ostruzionismo esercitato contro la nuova legge regionale sulle aree protette dai rappresentanti dei cacciatori e cementifica tori presenti in IV Commissione e esponenti del suo stesso partito politico. Per fortuna, almeno in questo caso l’erba è cresciuta ed accanto al parco del Conero sono nati altre realtà di natura protetta che oggi concorrono a formare un sistema di straordinaria bellezza e valore.
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
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Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
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