ll territorio del Conero, di indubbia bellezza a livello paesaggistico, presenta aspetti ambientali di notevole importanza a livello europeo, per le specie animali e vegetali e per gli habitat di interesse comunitario. Lo sfruttamento di tale patrimonio è di degrado non soltanto dell’ambiente, ma anche del piacere di frequentare questi luoghi. 

A piedi, in bici o a cavallo è quindi fondamentale che la fruizione sia ordinata da una specifica disciplina che nasce dal rispetto della natura e degli altri. Di qui l’esigenza di riflettere su quale comportamento tenere alla guida di una bicicletta in un’area naturale e conseguenti spunti per una fruizione consapevole. Una nuova locandina realizzata dall’ Ente Parco del Conero per i bikers, nata anche da una rielaborazione dal «Quaderno del cicloturismo» I°edizione 2012 del CAI, riporta un elenco di buone pratiche da osservare nei percorsi dell’ area protetta consentiti alle bici. Queste buone pratiche sono: Procedere con cautela durante i sorpassi ed avvisare con il  giusto anticipo del proprio arrivo; Se si incontrano degli escursionisti, ricordarsi che la bici non dà più dirit­ti di quanti ne abbiano loro, anzi sei tu quello più pericoloso!; Tenere sotto controllo la propria velocità; Rimanere all’interno del percorso tracciato; Tenere una velocità moderata soprattutto in discesa: il Monte Conero non è un autodromo; Tutto ciò che si vede in natura è lì da molto prima che venissimo al mondo e deve rimanere così come è per  quelli che verranno dopo di noi; Se si attraversa un prato, si sappia che le gomme delle mtb possono causare danni irreparabili al manto erboso, quindi in questo caso spingere la bici a mano; Evitare rumori inutili: il fascino del Parco naturale è anche il suo silenzio; Non disturbare o spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici; Non  abbandonare i rifiuti dopo il passaggio; Rispettare le proprietà private e pubbliche; Non intraprendere  da soli escursioni in zone isolate; Indossare il casco.