La prospettiva di area marina protetta del Conero nasce da una legge dello Stato, che l'ha inserita nel 1991 tra le aree di reperimento cioè gli ambienti marini e costieri di eccellenza del nostro Paese.
E l'accostare il Conero a zone di mare "famoso" quali 5Terre, Portofino, Egadi, Tremiti, Ustica, Arcipelago Toscano e via elencando, dovrebbe essere motivo di vanto e stimolo per andare avanti sulla realizzazione della "nostra" AMP. Il fatto che gran parte di questi territori abbiano la propria area marina protetta e ne facciano veicolo di promozione e sviluppo, la dice lunga sulla miopia di certi ambienti locali che, invece, la denigrano prima ancora di cominciarne a conoscerne il progetto. Sostenerne l'inutilità in quanto , a seconda dell'interlocutore di turno, non sono presenti valori da preservare o al contrario la necessaria tutela esista già, significa mistificare la situazione e nascondersi dietro problemi importanti che riguardano con crescente allarme la pesca, il turismo e l'ambiente marino; far finta di nulla significa trovarsi prossimamente in condizioni di crescente peggioramento. Cui vorremmo aggiungere anche la necessità di un maggior rispetto delle norme vigenti considerato che difendere il mare, in teoria, trattandosi di bene demaniale, dovrebbe porre lo Stato nelle condizioni di una gestione "pubblica" senza ostacoli così strumentali, visto che a differenza della parte terrestre non esiste la questione della proprietà privata. La paura e l'allarmismo seminati con tale arroganza sono segnali eloquenti di arroccamento su vantaggi privati che per loro natura vanno in conflitto con interessi generali di una collettività nel suo insieme quale espressione di attività, cultura e visioni ben più complesse e meritevoli di attenzione anche rispetto a scenari di sviluppo futuro. La stessa consultazione promossa dalla Regione Marche e Parco del Conero per la certificazione europea sullo sviluppo sostenibile "CETS", conseguita nel novembre 2013, ha individuato un'ampia convergenza di soggetti economici ed associativi sull'AMP quale obiettivo capace di aiutare in positivo l'economia di questo territorio. E in tal senso è stato formalmente sottoscritto apposito documento d'impegno. Insomma non sempre chi ha la voce più grossa è colui che ha ragioni migliori...anzi!
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
Anche la Conerobus alla Settimana della Mobilità Sostenibile
Bikers: le buone pratiche da seguire nei sentieri del Parco del Conero
Forestalp 1984/2014, da 30 anni specializzata in educazione ambientale
Impressioni settembrine sul Turismo nel Conero
Fabia Buglioni - Consigliere Ente Parco del Conero
Pagine di memoria 13 - Bellezza perduta
Gilberto Stacchiotti - Vice Presidente Ente Parco del Conero
Comune di Ancona e Parco del Conero, insieme per promuovere la Mobilità Sostenibile
Ferdinandea cuprea
Marco Bondini - Fotografo AFNI Associazione Fotografi Naturalisti Italiani