
SIROLO – Rendere il Parco del Conero sempre più accessibile e fruibile ai visitatori di tutte le età e con ridotta capacità motoria è uno degli obiettivi principali e delle sfide dell’Ente parco regionale del Conero.
In questa direzione è andata l’adesione al progetto "ArcheoTime" che ha visto per il terzo anno consecutivo rinnovarsi la collaborazione tra la Residenza Anni Azzurri Abitare il Tempo del Gruppo Kos, il museo Antiquarium Statale di Numana e l'Ente Parco Regionale del Conero.
Il progetto si è attuato in due momenti con la visita dell’Antiquarium Statale di Numana dove si sono tenuti incontri tematici sull’archeologia del Conero, grazie ai quali gli ospiti hanno potuto visitare il museo, approfondire la conoscenza dei reperti e delle scoperte archeologiche, conoscere la loro storia e toccare con mano alcune riproduzioni per un’esperienza interattiva e inclusiva. Ai più giovani è stato riservato un percorso di gamification interattiva, che consiste nella creazione di una “Archeoplaylist” ispirata da alcuni reperti del museo, pubblicata su Spotify. Si è trattato di un’attività coinvolgente e divertente, rivolta agli ospiti più giovani che l’hanno molto apprezzata.
Nel secondo momento gli ospiti hanno avuto la possibilità di scoprire il Parco Regionale del Conero entrando in contatto con la natura, la fauna e flora locale, usufruendo di percorsi attrezzati e sentieri specifici senza barriere architettoniche come l'anello di Portonovo, sentiero 309. Grazie ad un progetto per stralci funzionali con finanziamenti regionali l’Ente parco ha reso fruibile gran parte del sentiero non solo da parte dei disabili e degli anziani costretti in carrozzina ma anche alle famiglie con passeggini per un parco che vuole essere sempre più per tutti.
Oltre agli ospiti della Residenza Anni Azzurri Abitare il Tempo del Gruppo Kos il progetto ha coinvolto anche i ragazzi della Comunità Psichiatrica per minori "Beata Corte" di Serrapetrona anch’essa del Gruppo Kos, per un progetto trasversale che unisce più generazioni: dall'adolescenza alla terza età.
Per il Parco del Conero l’inclusività è un impegno preciso anche grazie all’acquisto di una joelette, carrozzina monoruota da fuoristrada, per trasportare lungo alcuni dei sentieri ufficiali del parco, non solo l’anello 309, i soggetti a ridotta mobilità motoria. Questo ha convinto molte scuole che, avendo in classe un disabile, hanno potuto vivere un’esperienza tutti insieme, esempio di inclusività e di accoglienza grazie al personale dedicato del nostro CEA, Centro di Educazione Ambientale e delle Guide del Parco che sono formate per condurre la joelette lungo i sentieri ufficiali del Parco del Conero.