Secondo appuntamento mercoledì 29 ottobre dalle ore 18 a Massignano di Ancona. Ingresso libero.
ANCONA – “Le falesie del Conero” è il tema del secondo dei cinque incontri gratuiti aperti alla partecipazione di esperti ma anche di semplici appassionati che prosegue il ciclo di seminari denominato “Pomeriggi Natura” – L’Avifauna del Conero. L’appuntamento è fissato per mercoledì 29 ottobre dalle ore 18 a Massignano di Ancona, nell’ex scuola elementare.
A guidare l’incontro sarà Niki Morganti di Conero BirdWatching che aiuterà i presenti, con foto e video, a comprendere l’importanza delle falesie che, nel caso del Conero, sono habitat unici che ospitano la nidificazione, la migrazione e lo svernamento di specie di uccelli fortemente specializzati a sopravvivere in ambienti inaccessibili rupestri.
Grazie alla loro morfologia, le falesie sono inoltre formazioni fondamentali per le migrazioni diurne dei rapaci ed altri grandi veleggiatori ma sono anche estremamente fragili. Sarà possibile l’evento anche in videoconferenza inviando la richiesta per ricevere il link a ufficiocultura@parcodelconero.eu
“Con questo secondo appuntamento organizzato dal nostro Cea Parco del Conero, Centro di Educazione Ambientale, oltre a trattare il tema della conoscenza delle abitudini di vita e di caccia dell’avifauna tocchiamo un altro tema fondamentale che è quello della sicurezza” – dice Luigi Conte Presidente del Parco del Conero che porterà i saluti introduttivi all’evento.
La fragilità della falesia è al centro degli studi di valenti scienziati ed accademici ed il progetto Interreg Italia-Croazia “Resonance”, in particolare, mira a ridurre il rischio migliorando la comprensione dei fattori che controllano le frane costiere e i processi di erosione nella regione adriatica e, allo stesso tempo, le procedure/linee guida di protezione civile.
Il progetto di cui il Parco del Conero è partner, trae vantaggio dai recenti progressi nei campi della geofisica, del telerilevamento, dell’analisi computazionale e della realtà virtuale mista-aumentata.
Le campagne di indagine sono iniziate nella primavera scorsa nelle zone di Sassi Neri San Michele, Portonovo e Mezzavalle e poi a Pian Grande e Portonovo e si protrarranno fino al 2026.
