Il progetto SISTEMA sostenuto dalla Fondazione Cariverona ha presentato i risultati

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CAMERANO – Con la distribuzione della pubblicazione il convegno di presentazione ed illustrazione dei risultati si è chiusa la parte “Terra” del Progetto Sistema sostenuto dalla Fondazione Cariverona attraverso il Bando Habitat (Direttiva CEE).

 

L’obiettivo del progetto era creare un modello di coltivazione per il territorio della Regione Marche che migliorasse il livello di qualità dei suoli attraverso l’introduzione di tecniche agricole sostenibili dal punto di vista ambientale mirate a: incremento del contento di humus nel suolo, attivazione del ciclo del carbonio; inoltre mirava anche a coinvolgere le aziende agricole nella sperimentazione, renderle protagoniste del cambiamento e della diffusione delle pratiche agricole innovative adottate; misurare la capacità rigenerativa e della biodiversità del suolo nel triennio di sperimentazione tramite monitoraggi mirati; misurare la sostenibilità economica del nuovo modello di coltivazione.

Il programma ha previsto il coordinamento del Direttore del Parco Marco Zannini, i saluti introduttivi del Presidente del Parco del Conero Luigi Conte, che ha detto: “Crediamo fortemente nella definizione di strategie di produzione, consumo locale tenendo fede allo slogan “chilometro zero” e valorizzando contemporaneamente il Turismo, l’Educazione e l’animazione ambientale nonché la comunicazione al cittadino”.

Il sindaco di Camerano Oriano Mercante nel suo saluto ha ricordato che “venendo da una tradizione familiare orientata alla produzione agricola sono molto interessato al lavoro che oggi viene presentato perché è indubbio che il miglioramento della fertilità e della capacità produttiva del terreno, soprattutto se con metodi naturali, è l’obiettivo di ogni agricoltore. Subito dopo però aggiungo anche che deve tornare ad esserci una redditività in agricoltura che oggi per alcune coltivazioni è praticamente pari a zero”.

Per il Comune di Ancona capofila del progetto è intervenuto l’assessore Daniele Berardinelli.

All’evento hanno partecipato gli studenti di due classi dell’IIS Morea Vivarelli di Fabriano. Il coordinatore Valerio Ballerini, agronomo e gli relatori hanno sintetizzato l’importanza del lavoro svolto. Alla sperimentazione hanno partecipato 9 aziende tutte che insistono all’interno del Parco del Conero, solo alcune biologiche. Si è puntato su lavorazioni del suolo a basso impatto, arricchendo la poligenicità dei composti organici disponibili per aumentare la biodiversità dei saprofiti e favorire l’umificazione. E’ stata prevista la distribuzione di sostanza organica per la stabilizzazione in campo rappresentata da un miscuglio di letame e cippato di residui di potatura. Una delle criticità emerse ha riguardato la presenza di impurità, in particolare residui plastici, all’interno delle ramaglie destinate all’uso agricolo. Questo problema compromette l’idoneità agronomica del materiale e impone una maggiore attenzione ai processi di raccolta e selezione.

L’iniziativa è parte di Sistema, progetto ambientale, culturale e formativo, per la valorizzazione dell'ecosistema terra mare dell'area del Conero e Ancona. Sistema è promosso dal Comune di Ancona, in collaborazione con Parco del Conero, Cnr-Irbim, Csv Marche Ets, Polo9, Casa delle Culture - il Pungitopo, Hort, Scholanova di Varano e Sineglossa ed è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona.