Il Presidente del Parco del Conero in visita al Laboratorio Digital Heritage dell’Università Politecnica delle Marche.

Cultura

ANCONA – L’Ente Parco del Conero sta implementando il proprio impegno anche nel settore della valorizzazione del comparto culturale ed artistico di cui è depositario e convinto custode. In riferimento a questo strategico asset è in corso una collaborazione con il Laboratorio Digital Heritage che fa riferimento al Corso di Laurea in Architettura dell’Università Politecnica delle Marche. Il Presidente Daniele Silvetti accompagnato da Filippo Invernizzi, Responsabile dell’Ufficio Cultura del Parco del Conero, ha incontrato il prof. Clini per visionare l’attività di ricerca e sviluppo che il suo team sta portando avanti in materia di tecnologia 3D, realtà aumentata, riproduzione del patrimonio culturale, architettonico e artistico ai fini della migliore fruizione e della valorizzazione dello stesso.

“Con l’Università Politecnica delle Marche il rapporto di collaborazione è molto proficuo – ha ricordato il Presidente Silvetti - e la presenza nel consiglio direttivo di questo Ente Parco del prof. Valerio Temperini conferma la volontà di rafforzare la sinergia tra Enti per sviluppare progetti innovativi in tutti gli ambiti che riguardano il Parco del Conero”. “Con il Laboratorio Digital Heritage del prof. Clini si sta lavorando per la fruizione dell’Archeodromo del Conero a Sirolo, un progetto che s'inserisce nel piano di sviluppo dell'attrattiva turistica che guarda alla valorizzazione del cluster della cultura e intercettando target diversi a partire dalle generazioni più giovani ".

Il progetto finanziato dalla Fondazione Cariverona vivrà presto un ulteriore passaggio molto significativo che servirà al completamento dell'Archeodromo.

“L’incontro con il prof. Clini – ha concluso Silvetti - è stato utile per mettere a punto alcuni dettagli operativi che ci consentiranno, entro un mese, di presentare presso una sede prestigiosa del Comune di Ancona alcune importanti novità che riguardano proprio la fruizione del patrimonio archeologico, artistico e culturale”.