
Conte, Presidente: “Il loro lavoro come quello dei Vab e degli Amici del Parco è fondamentale. Se il Parco del Conero diventasse Parco nazionale come auspichiamo, le cose sarebbero ben diverse ma loro funzione resterebbe sempre fondamentale”.
SIROLO – “In una situazione di pianta organica dell’Ente Parco gravemente deficitaria con 7 dipendenti in servizio (due dei quali part-time) rispetto ai 15 che sarebbero previsti, l’apporto dei volontari non solo è prezioso ma indispensabile a manutenere i sentieri e ad effettuare molte altre azioni volte alla tutela e alla conservazione di questo scrigno di biodiversità”.
A dirlo è Luigi Conte, Presidente del Parco del Conero, nel ringraziare i volontari del Cai sez. di Ancona che, in virtù di una convenzione con l’Ente parco, curano la manutenzione della segnaletica dei 18 sentieri ufficiali del Parco contribuendo a far sì che la fruizione sia sempre sicura e segnalando agli uffici, laddove si riscontrino criticità, la necessità di particolari e tempestivi interventi.
“Con la loro ricognizione pressoché costante – aggiunge il Direttore Marco Zannini – i volontari del Cai sez. di Ancona effettuano piccole manutenzioni come accertarsi che i segnavia siano leggibili e perfettamente orientati o ripristinandoli laddove possibile, segnalandoci eventuali alberi caduti o pericolanti che intralcino la fruizione dei sentieri e la viabilità di emergenza da utilizzare per soccorrere escursionisti in difficoltà o feriti o in caso di incendio”. Ad intervenire poi, per queste fattispecie, sono i Vab – Volontari Antincendio Boschivo, nucleo regionale con il quale l’Ente parco ha stipulato parimenti una convenzione o gli Amici di Parco, generoso gruppo di volontari che hanno anche un’altra funzione.
“Il territorio del Parco – ricorda il Direttore Zannini – solo in parte può essere fruito liberamente dagli escursionisti perché vi è una parte segnalata nella cartografia ufficiale del Parco a disposizione presso i nostri uffici o presso il Centro Visite del Parco che è interdetta perché zona di riserva integrale. Purtroppo, nonostante la cartellonistica e l’azione costante per scongiurare tali condotte sconsiderate che mettono a rischio non solo gli habitat, la flora e la fauna, ma la stessa incolumità dei trasgressori, è necessaria l’azione di dissuasione dei volontari che qualificandosi con il tesserino degli Amici del Parco rilasciato dall’Ente parco e del Cai, consigliano il rientro in sentiero e segnalano al Nucleo Carabinieri Forestale stazione Conero che ha potere sanzionatorio”. Gli Amici del Parco, albo sempre aperto al quale poter richiedere l’iscrizione, contribuiscono anche al censimento della fauna selvatica, al fototrappolaggio e a molte altre attività.
Ci sarebbe molto altro da fare ma al momento le forze disponibili sono ridotte. “Se come auspichiamo, il Parco regionale del Conero venisse elevato a parco nazionale completando un iter normativo già avviato in Parlamento – conclude il Presidente Luigi Conte – potremmo completare l’organico, dotarci di guardia parco, di mezzi adatti e svolgere un’azione di tutela e conservazione ancora più efficace e tempestiva fermo restando che l’apporto dei volontari, come accade in tutti i parchi nazionali, resta di primaria importanza per tutte le funzioni”.