Una nuova fase al Parco del Conero: Daniele Silvetti è il Presidente

Ambiente e Territorio

Il nuovo consiglio direttivo dell’Ente Parco del Conero si è riunito nel pomeriggio di giovedì 11 marzo, durante il quale è stato ufficialmente conferito l’incarico di Presidente all’avvocato Daniele Silvetti.

Si apre una nuova fase per il Parco del Conero. L’avvocato anconetano Daniele Silvetti, precedentemente individuato dalle Regione Marche quale referente all’interno dell’Ente, ha ricevuto ufficialmente l’incarico di Presidente durante la riunione odierna del consiglio direttivo composto da Giacomo Circelli (Ancona), Roberto Roldi (Camerano), Marco Piangerelli (Sirolo), Mario Paolucci (Numana), Riccardo Picciafuoco (associazioni ambientaliste), David Doninelli (organizzazioni agricole), Annamaria Ciccarelli (organizzazioni turistiche), Valerio Temperini (Politecnica delle Marche).

Per l’Ente Parco del Conero comincia, quindi, un nuovo percorso volto alla valorizzazione del patrimonio naturale del territorio «tenendo in forte considerazione la vocazione turistica delle aree interessate e le risorse rappresentate dal tessuto imprenditoriale legato al comparto del turismo e agricolo» ha detto il neo Presidente eletto. 

«Per dare seguito alla nostra vision dovremo intervenire con la modifica e l’aggiornamento degli strumenti previsti all’interno del quadro normativo - continua Silvetti - cominciando dal regolamento dell’Ente, in un’ottica di valorizzazione del ruolo del Parco per il rilancio dell’intero settore turistico regionale».

Lo sguardo del Presidente Silvetti si allunga anche verso una nuova strategia di comunicazione rivolta ai cittadini: «L’impegno del consiglio direttivo è orientato, inoltre, a far cambiare la percezione che i cittadini hanno dell’Ente Parco - precisa il Presidente - saremo solerti nel veicolare un’immagine lontana dal concetto di apparato burocratico, in favore di una struttura più dinamica e operativa oltre il periodo estivo. Ci piace pensare ad un Parco del Conero che sappia dialogare con gli enti, e che soprattutto riesca a creare un ponte strategico con l’Europa per quelli che saranno i progetti che andremo a finanziare attraverso i fondi comunitari».