Il Parco alla Soprintendenza: «Riaprite la Chiesetta di Portonovo»

Ambiente e Territorio

Il gioiello dell’architettura romanica interdetto al pubblico. La Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio delle Marche ne ha decretato la chiusura temporanea a causa di infiltrazioni di acque meteoriche. Per il Parco del Conero è un danno alla stagione turistica appena cominciata. Il presidente Daniele Silvetti chiede tempi certi per la riapertura. 

La stagione turistica appena cominciata si vede privata della fruizione di uno dei luoghi di maggior richiamo. Infatti la Chiesa di Santa Maria di Portonovo, ogni anno, è meta di migliaia di turisti che si trovano in villeggiatura nelle aree del Conero. 

E, come spesso accade, anche quest’anno arrivano presso la sede del Centro Visite del Parco del Conero numerose richieste di informazioni sugli orari di apertura al pubblico della chiesa.

Ma con grande rammarico gli operatori si trovano a dover deludere le aspettative dei richiedenti da quando la Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio delle Marche ne ha disposo la chiusura temporanea per via di alcune infiltrazioni di acque meteoriche. 

«Una motivazione che non giustifica l’interdizione al pubblico - interviene il Presidente del Parco del Conero, avv. Daniele Silvetti - soprattutto in questo particolare periodo dell’anno, in cui l’offerta turistica di questa area dovrebbe caratterizzarsi per varietà e proposte, in linea con una visione di turismo culturale e sostenibile di cui l’Ente Parco si fa promotore. Pertanto chiediamo delucidazioni in merito alla riattivazione del servizio visite e tempi certi di riapertura della Chiesa, così da poter rilasciare informazioni concrete e specifiche alle tante richieste pervenute ai nostri uffici». 

 

Con l’obiettivo di restituire quanto prima la fruibilità del luogo a turisti e cittadini, l’Ente Parco del Conero ha inviato prontamente una lettera, a firma del presidente Silvetti, indirizzata alla Soprintendenza.