
Conte, Presidente: “Almeno che il prelievo venga regolamentato” Zannini, Direttore: “Gli studi scientifici evidenziano che i cambiamenti climatici hanno pesantemente degradato gli habitat”
ANCONA – L’Ente parco è chiamato dalla normativa che fa capo a Rete Natura 2000 della Regione Marche, alla conservazione dell’Habitat 1170 e, laddove possibile, al suo miglioramento. Esso è minacciato dalle attività connesse alla fruizione incontrollata delle aree costiere, dalle alterazioni della spiaggia e dei fondali, dall’intorbidimento dell’acqua e, come dimostrato dagli studi effettuati, ciò indurrebbe a consigliare la sospensione totale del prelievo del mosciolo selvatico di Portonovo, presidio Slow Food.
L’Habitat 1170 definito dalla Rete Natura 2000 della Regione Marche si sta dimostrando in grande sofferenza come testimoniato anche dalla situazione delle alghe brune del genere Cystoseira e Gongolaria nella zona antistante la spiaggia del Passetto.
“Per questo – spiega Marco Zannini Direttore del Parco del Conero – l’auspicio sarebbe che il prelievo di mosciolo venisse fermato per una più efficace protezione e valorizzazione scegliendo in maniera più cospicua le cozze allevate che hanno comunque una qualità eccellente”. “Laddove fosse impossibile azzerare la pesca del mosciolo per le motivazioni emerse negli ultimi giorni dal dibattito in corso – aggiunge il Presidente Luigi Conte - è auspicabile una pesca regolamentata in nome della sostenibilità e un controllo da parte delle autorità preposte di quanto stabilito da accordi che definiscano la qualità e la quantità del prodotto prelevabile, a cura dei titolari delle concessioni”. In attesa che la Consulta Regionale delle Pesca si riunisca il prossimo 16 luglio e decida il da farsi resta la convinzione che “la pesca incontrollata è un problema serio e va combattuto – conclude il Presidente Conte – per evitare che l’habitat già degradato risulti irrimediabilmente compromesso, già messo in crisi dai cambiamenti climatici con apporto in mare di grandi quantità di nutrienti, riscaldamento della temperatura del mare e pressione di pesca”.