Nasce il brand "Marche di Miele, naturalmente marchigiano".

Agricoltura

Per conto del Parco del Conero, molto attivo sulla tematica, e invitato a partecipare all'iniziativa, ha partecipato il prof. Valerio Temperini, consigliere del CdA

 

 

Presentato a Senigallia il brand "Marche di Miele, naturalmente marchigiano"  che si pone l'obiettivo di far conoscere la qualità dei mieli, certificati e sicuri, prodotti da apicoltori marchigiani.


Il Parco del Conero è particolarmente sensibile a questa tematica essendo tra i partner del progetto "Seeds&Bees" per incrementare e migliorare gli habitat per gli impollinatori e la biodiversità attraverso la selezione di semi di piante autoctone

A promuovere l'iniziativa quattro Consorzi apistici delle Marche la cui alleanza mira ad affermare un'identità territoriale per valorizzarne l'unicità, in un periodo controverso, nel quale la produzione è compromessa a causa del maltempo e in cui si discute in Commissione europea la "direttiva miele".

Gli apicoltori si battono per inserire l'obbligo di indicare il paese d'origine e la quota percentuale nelle miscele di miele. Per l'Italia si tratta di difendere la leadership mondiale nella produzione a denominazione d'origine con circa 850 prodotti contro i falsi agroalimentari.
"Marche di Miele" vuole promuovere un prodotto che racconta la biodiversità delle Marche, in cui l'apicoltura è sinonimo di sostenibilità, tutelando i consumatori dai prodotti adulterati con zuccheri. Miele Millefiori, di Acacia, di Girasole, di Castagno, di Sulla, di Melata, di Coriandolo sono i mieli prodotti nelle Marche dagli apicoltori, veri custodi del futuro, dediti ogni giorno a garantire il perfetto equilibrio tra l'uomo e la natura. Le Marche, con 71.497 alveari e 3.386 apicoltori, si classificano tra le prime regioni in Italia. La produzione media si attesta intorno alle 2 mila tonnellate l'anno in condizioni climatiche normali. Capofila del progetto è il Consorzio apistico della provincia di Pesaro e Urbino guidato da Frederic Oliva: «E' arrivato il momento del miele. Dopo il vino e l'olio, con un primato che ci distingue in tutto il mondo, finalmente anche il miele segue un percorso d'identità chiara e riconoscibile».
Maria Assunta Stefano dell'Amap Marche agricoltura e pesca ha aggiunto che «con il progetto "Marche di Miele" si coinvolgeranno le scuole con l'obiettivo di formare, informare e divulgare la cultura dei mieli locali di qualità, le caratteristiche nutrizionali, scientifiche e organolettiche, le svariate potenzialità e gli utilizzi in cucina, e l'importanza del ruolo ambientale, agricolo e sociale dell'apicoltura». Il lancio del marchio avviene in un momento drammatico. Gli apicoltori delle Marche hanno chiesto alla Regione lo stato di calamità. Il maltempo estremo ha determinato l'assenza totale di produzione di miele di acacia nel 2023 e di qualsiasi tipo di miele primaverile nel 2023. Il miele ha molte proprietà benefiche per la salute, tra cui quella antibatterica e antibiotica. Si stima che l'87,5% delle piante selvatiche in fiore del mondo dipendano dall'impollinazione entomofila, di cui si avvantaggiano circa il 70% delle colture agrarie piudiffuse per un valore di circa 260 miliardi di euro.
Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione agricoltura alla Camera dei deputati ha aggiunto: «Nostro dovere è fare una legge corrispondente al settore, con un ruolo diverso per gli apicoltori che non è solo produrre miele ma fare cultura e divulgazione». Luigi D'Eramo, sottosegretario al Ministero dell'agricoltura ha assicurato: «Faremo il possibile a sostegno del comparto, a breve convocherò un tavolo al Ministero. Le Marche sono una regione premiata sui mercati nazionali e internazionali, che si distingue per un'altissima qualità della produzione».