Due spighe verdi e tre bandiere blu: all’interno del Parco del Conero grandi riconoscimenti

Agricoltura

ANCONA – «La bandiera con le due spighe verdi consegnate ai comuni di Sirolo e Numana incluse nell’elenco tra una lista ristretta di 59 località italiane sono un vanto per il Parco del Conero al cui interno sventolano anche tre Bandiere Blu».

Ecco come Daniele Silvetti, Presidente dell’Ente Parco del Conero ha accolto la notizia del riconoscimento da parte di Fee Italia - Foundation for Environmental Education e Confagricoltura

ai due comuni completamente all’interno del perimetro del Parco, premiati per la tutela e la valorizzazione del patrimonio rurale.

«Credo che in Italia non vi siano altre aree protette che possano vantare così tanti riconoscimenti diversi – insiste – e questo conferma da una parte che questi attestati sono il risultato di una politica del Parco attento a salvaguardare standard di qualità elevati ma, dall’altra, ribadisce le enormi potenzialità di un territorio che, pur affacciandosi su una delle coste più belle del mondo con un patrimonio paesaggistico, marino, naturalistico e turistico notevole, per il 50% è agricolo e, di questo, la metà è coltivato».

La sinergia con le principali sigle del settore disegna un percorso votato all’equilibrio tra tutela e valorizzazione delle attività produttive «di quello – insiste Silvetti - che è un piccolo laboratorio a cielo aperto ma che ha bisogno della modifica di alcuni strumenti normativi a cui la Commissione tecnica istituita da questo consiglio direttivo, sta lavorando con l’obiettivo di modificare il Piano del Parco». «L’intento – insiste - è quello di rimettere in moto la filiera agroalimentare a chilometro zero del Conero, un progetto per noi molto innovativo e che in passato era stato denominato “Terre del Conero” ma che successivamente era stato accantonato». 

La definizione del progetto è condivisa con gli agricoltori ai quale si riconosce il ruolo di custodi di un’ampia fetta del Parco. La sfida è ritrovare varietà antiche partendo dalla best practice dei “paccasassi” per passare al “gin del Conero”, a molti altri prodotti locali tipici da far conoscere completando la filiera della promozione che arriva ai ristoratori «ai quali chiederemo di allargare la propria offerta includendo proposte di piatti con prodotti tipici del Parco».

«Le spighe verdi – conclude Silvetti - sono un vessillo che premiano il lavoro delle amministrazioni comunali di Sirolo e Numana, dei sindaci Moschella e Tombolini, degli imprenditori agricoli locali, e che salutiamo come un punto di partenza per far emergere un Parco del Conero che ha enormi potenzialità sviluppabili col contributo di tutti».