ANCONA – «La conferma della bandiera con le due spighe verdi consegnate ai comuni di Sirolo e Numana incluse nell’elenco tra una lista ristretta di 72 “località italiane rurali virtuose” sono un vanto per il Parco del Conero al cui interno sventolano anche tre Bandiere Blu, oltre a Sirolo, Numana anche Ancona-Portonovo».
A dirlo è Riccardo Picciafuoco, Presidente facente funzione dell’Ente Parco del Conero, che ha accolto con favore la notizia della conferma del riconoscimento da parte di Fee Italia - Foundation for Environmental Education e Confagricoltura ai due comuni che insistono all’interno del Parco, premiati per la tutela e la valorizzazione del patrimonio rurale.
«Il riconoscimento non mi sorprende – ha detto - perché conosco l’impegno con il quale questo consiglio direttivo e la struttura diretta da Marco Zannini lavora da sempre a favore del territorio rurale di questa area protetta che, ricordo, per il 50% è destinato all’agricoltura, di concerto con le associazioni di categoria, gli imprenditori e le amministrazioni comunali».
Il Parco del Conero è capofila e partner di alcuni progetti come gli Accordi Agroambientali d’Area dedicati alla promozione dell’agricoltura biologica, al recupero della fertilità del terreno, progetti legati al recupero e all’incremento della biodiversità e il progetto Sistema, progetto ambientale, culturale e formativo, per la valorizzazione dell'ecosistema terra mare dell'area del Conero e Ancona promosso dal Comune di Ancona, in collaborazione con Parco del Conero, Cnr-Irbim, Csv Marche Ets, Polo9, Casa delle Culture - il Pungitopo, Hort, Scholanova di Varano e Sineglossa ed è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariverona.
«Credo che in Italia non vi siano altre aree protette che possano vantare così tanti riconoscimenti diversi – insiste Picciafuoco – e questo conferma la volontà dell’Ente di valorizzare tutte le eccellenze di questo territorio, non solo la costa».
«Sulla scia di questo percorso virtuoso – aggiunge l’Arch. Picciafuoco – mi piace ricordare che l’Ente Parco ha da poco acquisito la proprietà del marchio “Terre del Conero” intendendo mettere in campo una nuova filiera agroalimentare a chilometro zero del Conero, un progetto innovativo volto a garantire da un lato ulteriore riconoscibilità del territorio e dall’altro a migliorare la sostenibilità ambientale delle aziende agricole che insistono nel Parco e con questo valorizzarne le produzioni».
«Le spighe verdi – conclude - sono un vessillo che premiano il costante lavoro delle amministrazioni comunali di Sirolo e Numana, degli imprenditori agricoli locali, e che salutiamo come il successo di una filiera virtuosa che ha nell’Ente Parco un punto di riferimento e di indirizzo».